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Lead generation con chatbots e Mailchimp su Facebook messenger

Chatbot in Messenger

L’unica giustificazione plausibile se non hai ancora iniziato ad esplorare il mondo dei chatbot e ad integrarli nella tua proposta di social e digital marketing è che sei stato in letargo per un paio di anni.

Se invece sei un marketer sveglio e attento ti sei accorto del fermento che vive intorno a questo fenomeno: da Facebook Messenger a Cortana, da WeChat a Slack, sono ormai numerosissime le piattaforme di instant messaging e chat che permettono ad aziende, professionisti e developer di creare “chatbot” – ovvero sistemi automatizzati che sanno intercettare le comunicazioni con gli utenti, interpretarle con algoritmi dal diverso grado di intelligenza e rispondere a tono con testi, immagini, video, link e quant’altro, guidando il prospect in un percorso definito e aiutandolo a percorrere un pezzo del funnel che lo porta verso la conversione.

In questo articolo parleremo di un particolare aspetto del mondo dei chatbot su una specifica piattaforma e utilizzando uno tool ben definito – ovvero come e perché generare lead con chatbots su Facebook Messenger e inviarli automaticamente ad una lista Mailchimp.

Perché i chatbots, perchè Facebook Messenger, perché Mailchimp

Tanta specificità potrebbe sembrare un po’ curiosa e limitante, ma ci sono delle ragioni ben definite per cui abbiamo scelto di entrare così nel dettaglio.

  1. I chatbot sono già diventati uno strumento che permette a brand, aziende e professionisti di avere un canale di comunicazione diretta con prospect e utenti. Poter avere un modo autonomo e automatico per consentire ai visitatori di ricevere un immediato feedback alle loro domande, che li guida e interagisce con loro all’interno di una piattaforma di chat è, se ci si pensa bene, una modalità davvero rivoluzionaria di presentare la propria offerta, acquisire contatti e creare relazioni. In più, non sono molte le risorse che ne parlano in maniera concreta e pratica come faremo noi – e quindi ecco spiegata la scelta di partire dai chatbot.
  2. Facebook Messenger ha circa 1,2 miliardi di utenti che lo usano quotidianamente, in tutto il mondo. Le piattaforme su cui fare chatbots marketing sono tante, da WeChat a Amazon Alexa, Skype e Telegram – ma possiamo permetterci di non partire da questo immenso bacino di contatti?
  3. Mailchimp è il tool di email marketing più diffuso del web, usato da professionisti e piccoli e medi business di tutte le dimensioni, budget ed esigenze. E’ possibile creare un account facilmente e velocemente, iniziando ad inviare newsletter alle proprie liste in 5 minuti. Anche se oggi ci sono piattaforme ancora più evolute la piccola scimmietta con milioni di utenti fa ancora molto bene il suo lavoro.
  4. Infine, questo post vuole essere soprattutto uno stimolo ad approfondire il tema chatbots per capire come e perché iniziare ad inserire anche questo strumento nel proprio arsenale di social media e digital marketing: vedere quanto può essere semplice, innovativo ed efficace creare un meccanismo di acquisizione lead fondendo strumenti innovativi e piattaforme più tradizionali ci auguriamo possa spingervi ad esplorare questi nuovi mondi, a prescindere dalla scelta di Messenger o Slack piuttosto che Mailchimp, Aweber o GetResponse.

Acquisire lead su Messenger con un chatbot

 

Ma che cosa vuol dire usare un chatbot e, soprattutto, come si fa ad acquisire automaticamente lead su Messenger?

Come abbiamo detto all’inizio di questo post, un chatbot è un software che “intercetta” le comunicazioni che vengono inviate in chat ad una pagina Facebook (in questo caso), ricevendo il messaggio che l’utente digita e invia. Una volta ricevuto il messaggio, il bot (cioè questo software, tecnicamente una Facebook app) lo analizza e lo processa utilizzando le regole che sono state preventivamente definite – utilizzando in alcuni casi funzionalità di Intelligenza Artificiale, come ad esempio il Natural Language Processing – e risponde sempre in chat con un messaggio adeguato, inserendo testi, immagini, slider, bottoni e link.

Oltre a fornire informazioni in risposta a domande dell’utente, un chatbot progettato e scritto bene può anche acquisire informazioni: pensiamo ad esempio ad una web agency che voglia ricevere richieste di preventivi direttamente dalla sua pagina Facebook, mostrando ai prospect il suo portfolio e poi guidandolo nella compilazione di un “form” (ovvero una serie di domande predefinite) in cui gli si chiede il budget, il tipo di progetto, la tempistica e i riferimenti di contatto.

Ed è proprio qui che entra in gioco il nostro meccanismo di integrazione con Mailchimp: attraverso alcuni strumenti che vedremo subito qui di seguito, nel momento in cui l’utente inserisce il suo indirizzo email e altri dati, questi possono essere automaticamente inviati ad una lista Mailchimp alimentando così il nostro bacino di lead che possiamo coltivare, nutrire e portare alla conversione.

Il bello di questo sistema è che funziona molto bene sia in ambito B2C che B2B: alla fine dei conti, la relazione è sempre “H2H” (human-to-human) – e anche se un lato dell’equazione in questo caso è più robotica, cosa c’è di più diretto che chattare su una piattaforma di messaging e ricevere immediatamente risposte e feedback alle proprie azioni?

Facciamolo!

Fatte tutte queste premesse teoriche e concettuali, vediamo adesso di mettere in pratica ciò che abbiamo detto fino ad ora. Le modalità tecniche per creare bot sono diverse, dalla programmazione da zero del software che alimenta il chatbot integrandosi con le API delle varie piattaforme all’implementazione di framework un po’ più astratti, fino all’utilizzo di strumenti online – una sorta di “WordPress per chatbots” – che consentono di gestire il tutto in maniera un po’ più vincolata ma probabilmente più efficace e sicuramente molto più semplice e veloce.

È proprio usando questa modalità che vi proporremo ora due soluzioni per creare un chatbot che sa utilizzare le risposte degli utenti per alimentare una lista su Mailchimp.

Chatfuel + Zapier

Integrazione tra Chatfuel e Zapier

Chatfuel è una piattaforma abbastanza diffusa per creare chatbots di varia complessità e per svariate piattaforme. Sebbene l’integrazione richieda un po’ di lavoro, si può fare e una volta completata il tutto funziona piuttosto bene. Il meccanismo si basa sull’utilizzo di Zapier, un tool online che funge da collante fra varie piattaforme (ad esempio WordPress e Slack, o Mailchimp e Instagram e così via) e che funziona a “zap”, ovvero combinazioni di “trigger” (azioni) e “events” (eventi, conseguenze di certe azioni).

Lo “zap” che ci interessa in questo momento può essere creato e configurato da questa pagina, dove si devono specificare:

  • Il risultato che si vuole ottenere (iscrivere un utente, annullare l’iscrizione, creare una nuova lista e altro)
  • Il “trigger” che scatenerà questa azione
  • I dettagli dell’integrazione, come ad esempio la lista

ChatbotsBuilder

Una soluzione più rapida e ancora più efficace è utilizzare ChatbotsBuilder, una piattaforma tutta italiana per creare bot in maniera veloce e semplice e che dispone di una integrazione “nativa” fra Mailchimp e chatbots per Facebook Messenger.

Fra le varie funzionalità che questo sistema offre c’è infatti la possibilità di creare dei veri e propri “form”, ovvero una serie di domande che il chatbot pone in sequenza all’utente, salvando i dati e inviandoli automaticamente al titolare della pagina Facebook.

MailChimp API

È proprio qui che, in maniera molto semplice e veloce, si può “attaccare” Mailchimp: nelle “integrazioni” di ogni form che si crea basta inserire la propria chiave API, scegliere la lista in cui si desidera far finire i lead e mappare i campi del form con i corrispondenti campi della lista – e il gioco è fatto. Da questo momento quando un visitatore risponderà alle domande del bot verrà automaticamente aggiunto su Mailchimp, pronto per essere contattato e inserito nel nostro funnel di informazione, cura e conversione.

Bene, speriamo di aver stimolato la vostra curiosità e avervi anche fornito una serie di indicazioni concrete per iniziare subito a creare chatbot efficaci e utili, per voi e per i vostri clienti. Che ne pensato di questo nuovo strumento? E dei tool di cui vi abbiamo parlato? I commenti sono aperti!

Silvio Porcellana si occupa di digital marketing e web dal 1999. Nel 2017 ha creato ChatbotsBuilder, la prima piattaforma per costruire chatbots – totalmente in italiano.

Silvio Porcellana

Silvio Porcellana

Silvio Porcellana è il fondatore e CEO di mob.is.it, il sistema online utilizzato da oltre 1.000 agenzie e professionisti per costruire siti mobili e app native per i clienti di tutto il mondo. Dalla sua sede nel Monferrato avvia con passione idee imprenditoriali, ama scrivere su web e mobile marketing e aiuta i clienti ad avere successo online. Seguilo suTwitter: @silvioporcellan

2 commenti

  1. Non avevo ancora pensato a ChatbotsBuilder, ma lo userò sicuramente per implementare la mia startegia di customer care anche per la sua compatibilità con MailChimp

  2. Sulle chatbot ho una esperienza non approfondita con l’azienda dove lavoro ma quello che ho visto chiaramente è che la chatbot funziona se abbinata ad una livechat finale. Laddove i percorsi automatizzati non dovessero risolvere il problema dell’utente è necessario l’intervento di un operatore. Ovvio che tutto questo comporta una analisi dei costi e dei benefici.

    E poi, i motori delle chatbot hanno ancora ampi gradi di miglioramento.