Una delle cose di cui sono sempre più convinto è che le pagine di un blog non siano adatte a vendere.
Alt.
Almeno, non direttamente.
Le pagine di un blog sono mediamente colme di link, frammenti di testo disomogeneo, immagini, riferimenti e call-to-action spesso contrastanti.
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Se stai cercando di vendere un prodotto e di monetizzare il traffico che riesci a generare (al di là di AdSense o delle singole affiliazioni) gli articoli e le pagine standard di un blog sono probabilmente il cavallo peggiore su cui puntare.
Ti serve, invece, una squeeze page.
Da Wikipedia:
“Squeeze Page(s) are a single web page with the sole purpose of capturing information for follow-up marketing; that means NO exit hyperlinks. Quality squeeze pages use success stories that the prospect would relate to when making a buying decision.”
Una pagina, dunque, che ha (cito) il solo scopo di convincere l’utente che la sta leggendo della bontà del prodotto in questione. Senza distrazioni, NESSUN link di uscita e focalizzando tutta l’attenzione sulla call to action da compiere.
Call to action che può essere (spesso, è vero, ma non sempre) l’acquisto immediato del prodotto o servizio, quanto piuttosto l’inserimento di un indirizzo email per un futuro contatto. Neanche a dirlo, landing page di questo tipo vanno da sempre a nozze con case-study, testimonial, le tecniche più basilari di email marketing e un bel po’ di ottimizzazione lato SEO.
Sono anche la naturale destinazione di una campagna AdWords e terreno fertile per lanciare A/B test analizzare i dati di ingresso con tool come ClickTale e CrazyEgg.
Nella loro semplicità, costruiscono un percorso che, poi, sì è possibile scolpire e migliorare giorno dopo giorno. Interpretando una precisa fetta di traffico e fornendogli esattamente ciò che questa desidera.
Pensaci un attimo.
Quante volte hai cercato di “vendere” qualcosa sul tuo blog, fosse stato un prodotto fisico, il tuo tempo o il click su un prodotto di affiliazione. Quante volte sei rimasto frustrato nel riconoscere come gli utenti tutto compiessero fuorché ciò che avevi tanto sperato?
Le pagine di un blog sono un ottimo veicolo promozionale “laterale”. Costruiscono autorevolezza, richiamano contatti e veicolano persone interessate. Devono però necessariamente farsi da parte quando si tratta di spingere al click sul pulsante “compra”. Devono diventare sqeeze-page.
Sul tuo blog hai previsto delle squeeze page (o landing più generiche) per spingere particolari azioni da parte dei tuo lettori?
Ciao Francesco!!!
Che bello il tuo pezzo 🙂
Sei pronto a fare una scommessa in modo tale che i possa completamente ribaltare on-line, da subito, la tua squeze Teoria?!
Sono pronta a metterci su un quadro de LOZOODISIMONA®….
Ti va?!
Spero a prestissimo, S.
Ciao Simona,
mi piacerebbe conoscere il tuo punto di vista sulla questione. 🙂
Stai portando avanti qualcosa di simile? Ti va di raccontarci un mini case-study?
Ciao a tutti
Bello il tuo post Francesco.
Contiene tante verità.
Il blog serve a farti conoscere, ad acquisire fiducia presso i tuoi lettori.
Io lo sto sperimentando sia in veste di semplice contenitore di contenuti sia come propositore di prodotti che pian piano sto costruendo e proponendo ai miei lettori.
Una semplice e normale pagina di blog vende più difficilmente di una landing page, di una pagina web in cui la persona atterra perchè attratta da quello che potrebbe trovarvi e non viene distratta da null’altro che sia semplicemente descrizione, caratteristiche e benefici del prodotto proposto.
La squezee page è la pagina che fa acquisire, se fatta bene, migliaia e migliaia di leads, di contatti, di indirizzi email a cui proporre successivamente e continuativamente i tuoi prodotti.
E’ un mondo affascinante quello del marketing su internet che necessita però di applicazione, costanza e impegno.
un saluto a tutti
Roberto
Scrivere sul Blog è un’attività meno vincolata da schemi rispetto alla composizione di una squeeze-page. Il Blogging è il costruire una casa giorno dopo giorno, in modi eterogenei e svolgendo tanti compiti diversi che si modificano costruttivamente col tempo.
La lettera di presentazione definita in una squeeze-page è come se fosse un atto di vendita, monolitico e senza sviluppi futuri nei contenuti. La squeeze è infatti un documento che attesta un obiettivo preciso, sia nei contenuti che nelle tempistiche.
Mi piace pensare alla sinergia totale tra Blogging e squeeze, quindi tra creazione (Blogging) e azione (squeeze)… Tuttavia ciò che ci piace potrebbe essere un freno, perché se siamo concentrati sul business on-line è necessario focalizzarsi su ciò che ‘produce’ piuttosto su ciò che piace… Produrre con ciò che piace, ecco, questo sarebbe il massimo 😉
In un mondo perfetto se hai speso tempo ed energie per avviare un business online (anche piccolo, per carità) questo dovrebbe perlomeno piacerti. 🙂
Il succo dei blog, o dei social media in senso più ampio, dovrebbe essere portare fuori la tua passione nel fare ciò che fai. Far vedere agli altri ciò che ti spinge a produrre e vendere specifiche soluzioni per i tuoi clienti. Rendere evidente la passione dietro un nome o un brand. O no?
Bell’articolo, mi ha messo proprio la pulce nell’orecchio… 🙂
Ma per andare nel concreto, quale può essere un esempio di squeeze page?
Ciao Alessandro,
un esempio di squeeze page può essere http://www.blogussion.com/from-planning-to-earning/ (anche se imho sono rimasti un po’ troppi link in header e footer, ma sono scelte). Un discorso costruito dall’alto verso il basso, scroll dopo scroll, che motiva (o continua a dare ulteriori spunti a) la call to action. 😉