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5 cose da sapere per iniziare a usare Linkedin, oggi stesso

Non solo curriculum

Come iniziare su LinkedIn

Qual è la differenza tra un’azienda di successo, sui social, rispetto a una che galleggia semplicemente nel mare magnum delle proposte commerciali? Il fatto che un’azienda che vende non cerca, di fatto, di vendere, quanto di costruire relazioni durature.

Oggi, il social migliore per costruire relazioni che godano di un substrato commerciale è LinkedIn. LinkedIn. Che non è solo il terzo incomodo rispetto ai colossali Facebook e Twitter, ma un network con una sua precisa identità, innate potenzialità e, soprattutto, un target tra i più reattivi in assoluto.

Su LinkedIn ci sono oggi 259 milioni di professionisti. Sul pianeta, in totale, ce ne sono 600 milioni. Si, un terzo di tutti i professionisti esistenti oggi è iscritto a LinkedIn.
Eppure, ancora oggi in molti lo etichettano come “quel Facebook brutto, dove infilare il curriculum”. Come se l’interazione, quella vera, fosse rimasta ferma in quel frangente. Lo sapevi che i contenuti condivisi sul social, in bacheca, generano sei volte tanto l’interazione che avviene sui curriculum?

Insomma, un mezzo complesso e sfaccettato, con cui è spesso difficile avere a che fare proprio per la sua natura spiccatamente commerciale. Dove il succo è, per l’appunto, esserci per fare business in maniera ragionata. Dove il meme, evviva, ha vita breve e un effetto boomerang mica da ridere.

Di alcune di queste statistiche ha parlato Kevan Lee nel suo ultimo articolo per Search Engine Journal giusto un paio di giorni fa. Vediamo insieme quelle più interessanti? 😀

1. Traffico referente verso la homepage

LinkedIn è oggi quattro volte più efficace di Facebook e Twitter nel portare traffico direttamente sulla tua homepage. Abbiamo parlato qualche tempo fa delle Pagine Vetrina come utile canale per spingere proprio questo tipo di interazione: usale!

2. Analisi di mercato

Il tipo di contenuto più efficace? È quello relativo alla tua nicchia lavorativa. Siamo su LinkedIn per trovare numeri, dati, insights. In seconda posizione la news aziendale (quella ben scritta, coinvolgente). Solo terze le semplici news sul rilascio di nuovi prodotti o servizi.

Quand’è stata l’ultima volta che hai condiviso una riflessione sul tuo ambito lavorativo, commentato una notizia di settore valutandone i numeri? La gente vuole sentire ciò che hai da dire come professionista nel tuo settore!

3. Settimane lavorative

LinkedIn è maggiormente efficace durante gli orari di lavoro, all’interno della settimana lavorativa. Ci perdoneranno gli stacanovisti, ma la distribuzione massima dei nostri contenuti viene raggiunta quando il nostro pubblico è seduto (o intorno) alla scrivania in orario d’ufficio.

4. Venti post al mese

Venti post al mese sono sufficienti -e lo dice LinkedIn stesso nella recentissima Sophisticated Marketer’s Guide to LinkedIn– per raggiungere il 60% del tuo pubblico. Mica male. Verrebbe da chiedersi quanto questi dati siano mitigati dall’attuale minore adozione di tutte le strategie più comuni, ma tant’è.

Venti, non duecento.
Venti post mirati al mese sono quanto ti serve per iniziare.

5. Reach organica

Un singolo aggiornamento di stato raggiunge oggi su LinkedIn il 20% del tuo target. Un po’ pochino, ma almeno è quanto serve per iniziare a sviluppare una pianificazione editoriale distribuita e mirata allo stesso tempo.

Apparire professionali non basta

Il più grande fraintendimento è quello secondo cui LinkedIn sia utile solo per “apparire professionali”. Ho sentito quest’espressione più volte e credo sia il motivo per cui molte aziende fatichino a comprenderne le logiche.

Il succo non è “apparire” professionali. I social non sono delle bacchette magiche secondo cui la sola presenza (o conformità alle aspettative degli utenti) ci farà vendere di più. I social sono delle lenti, delle cartine tornasole il cui unisco scopo è farci apparire esattamente come siamo davvero.

LinkedIn è uno strumento fondamentale per dare un’immagine unitaria di noi stessi. Una piattaforma, oggi preziosissima, per gestire e spingere la nostra presenza lavorativa in rete.

Si tratta solo di iniziare.
Quand’è stata l’ultima volta che hai rivisto il tuo profilo LinkedIn? Entriamo in contatto?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.