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Minimum viable marketing: giusto ciò che serve al tuo business

E niente di più

Cos'è importante in una prima strategia di marketing?
@Yaruta/Depositphotos.com

Quando il tuo business è agli inizi, le difficoltà sono soltanto due: rendere efficace il prodotto e stabilire le basi di una buona strategia di marketing.

Suona familiare?

Tutto parte da qui. Con il prodotto sbagliato in mano, nessuna azione di marketing potrà cambiarne le sorti. Anche con il prodotto migliore, se nessuno lo conosce o ne comprende le potenzialità, sarà piuttosto difficile sostenere l’investimento.

Se in passato abbiamo parlato di MVP, o di Minimum Viable Product, oggi ci basta sostituire un termine. Non hai solo bisogno di un prodotto da mettere alla prova: hai bisogno di un altrettanto efficace Miminum Viable Marketing.

1. Costruisci il meccanismo

Minimo marketing necessario non significa un sacco di vendite. Significa piuttosto ipotizzare e rendere concreto il meccanismo in grado di attrarre traffico e iniziare a convertirlo in contatti (o vendite) concrete.

Significa delineare le fonti di traffico – siano queste SEO/SEM, Email Marketing, attività social o quant’altro – e indirizzarle a qualcosa che possiamo considerare davvero nostro. Un sito, una landing in cui controllare ogni step e ogni micro-conversione effettuata. Ideare magari un follow-up, umano o automatizzato, al primo contatto dell’utente.

Non è importante il volume di lead, quanto il costo per lead. Nella prima bozza della tua strategia di marketing è molto più importante ciò che impari sulla nicchia in cui vuoi muoverti che il ritorno immediato del budget speso.

2. Scegli come valutare i risultati

È questo anche il momento in cui scegliere cosa tracciare e come farlo. In una prima fase potresti volerti concentrare su una serie di micro-conversioni utili a farti capire che tipo di interesse stai suscitando nel tuo target.

Potresti, quindi, valutare il tempo di permanenza sulla tua landing o il numero di pagine per visita sul tuo e-commerce. Potresti voler raggiungere, prima di ogni altra cosa, un CPC e una posizione media ideale in Google AdWords. O un costo-per-interazione ottimale sui tuoi contenuti promossi in Facebook Ads.

L’obiettivo finale saranno sempre conversioni e vendite (e il calcolo del loro reale ritorno economico). Tuttavia, è questo il momento per scegliere cosa monitorare per quantificare il successo o meno delle nostre future strategie.

3. Sbaglia parecchio

L’errore principale nei primi mesi di attività è considerare i fallimenti come qualcosa che capitano agli altri. Non è così. Quale che sia la qualità del tuo prodotto, la fedeltà dei tuoi utenti o l’efficacia intrinseca dei tuoi contenuti, le cose potrebbero non andare come sperato. Ed è fantastico. Capita a tutti.

L’importante non è sbagliare, ma ciò che impari da ogni errore. È irrealistico pensare di potersi sedere a tavolino, ipotizzare una campagna ADV e una strategia di avvicinamento al target, erogarla e poi sdraiarsi al sole attendendo i risultati. Abbiamo bisogno di sbagliare e di imparare per raffinare un’idea che – per il semplice fatto di non essere mai stata comprovata dai fatti – avrà quantomeno bisogno di qualche correzione.

Minimum Viable Marketing

L’obiettivo della tua prima, primissima strategia di marketing: testare. Perché nessuno possiede la strategia e il test è alla base di ogni cosa. Testare non richiede necessariamente un budget elevato, ma ha bisogno di tempo. Abbastanza tempo. È una costante, per qualunque attività di marketing e particolarmente preziosa nei primi tempi.

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.