Quello che stai per leggere è un (meta-guest) post di Michele de GliAffidabili.it. Hai una buona idea da parte e vuoi vederla pubblicata su queste pagine? Parliamone!
In Italia è una pratica che fatica a decollare, negli Stati Uniti è ormai un must dei canali di promozione della propria attività su internet o del proprio blog.
Stiamo parlando del guest blogging; forse il metodo più autentico e sano per generare valore su internet. Il motivo che probabilmente sta determinando da sempre il successo di questa strategia SEO è il fatto che, se inteso come un processo non sistematico e volto alla creazione di contenuti di qualità, porta benefici sia per chi intende ospitare guest post sul proprio sito, sia per chi decide di scrivere articoli per blog affermati.
[Se sei interessato ad approfondire le ragioni per cui vale la pena intraprendere la carriera di guest blogger, puoi leggere questo guest post (non a caso 😉 ) ]
Hai già trovato il blog che ospiterà il tuo articolo? Il tuo target ha i requisiti che ti sono più congeniali? Vediamo allora quali sono le caratteristiche fondamentali per la creazione di un buon guest post.
Il tema: come lo scelgo?
Uno dei fattori discriminanti che determinerà l’accettazione o meno del tuo articolo sul blog per cui stai scrivendo è l’allineamento rispetto agli argomenti trattati.
- Quali sono i temi più affrontati?
- Qual è il taglio che l’autore da di solito ai sui post?
- Quali sono i contenuti che vanno per la maggiore?
E’ fondamentale saper rispondere a queste domande per avere successo in questa pratica. Ricordati sempre, non stai cercando di ottenere solamente un link: un articolo ben scritto può generare un sacco di hype e buzz sui social. Molte condivisioni non solo possono generare un flusso di traffico importante verso il tuo sito, ma sono generalmente molto apprezzate dal blogger che ti sta ospitando.
Diventa cruciale quindi conoscere il sito per cui si sta scrivendo e comprendere i gusti dei suoi lettori.
Quindi, prima di contattare il tuo target, iscriviti alla sua newsletter, diventane fan su Facebook, seguilo su Twitter e cerca di frequentare il suo sito il più possibile. Solo in questo modo sarai in grado di proporre un articolo non solo adatto, ma di eccezionale valore.
Se credi di non averne il tempo e pensi che mi stia spingendo troppo oltre, ecco alcuni accorgimenti sempre validi per cercare di non andare fuori tema:
- Controlla le categorie del sito;
- Dai un’occhiata ai “top articles” del blog;
- Monitora su OpenSiteExplorer le top pages;
- Leggi attentamente le linee guida per la pubblicazione dei guest post (se presenti)
- Cerca i guest post già pubblicati (se sono stati approvati c’è un motivo!).
Ok ma, qual è l’obiettivo di tutta questa attenzione al sito?
Se da un lato è importante proporre un pezzo che risalti per la sua qualità e non per la lontananza in termini di stile e di argomento, esistono chiaramente dei requisiti fondamentali affinchè gli sforzi impiegati per scrivere il post vengano ricompensati. Uno di questi riguarda senza dubbio il tema dell’articolo: più l’articolo tratta tematiche affini al sito o alla pagina che intendi promuovere, più il link presente nel testo del post passerà link juice. “La tematizzazione è il primo comandamento SEO”.
Un altro invece concerne lo stile con cui il post viene presentato: in genere gli articoli scritti sotto forma di guida o tutorial “scadono” più lentamente e sono informazioni realmente utili a chi legge.
Sono assolutamente da evitare i post autopromozionali e autoreferenziali.
Originalità e qualità
Originalità e qualità sono due termini spesso abusati nel mondo dell’article marketing; nel caso del guest blogging sono due condizioni necessarie.
Il contenuto del tuo pezzo non solo non deve essere copiato da un’altra fonte e non deve essere il risultato di un “copia e incolla”, ma deve spiccare per ricchezza di informazioni e novità di sostanza. Solo così potrà essere premiato dai motori di ricerca e dai lettori del blog.
Il guest post deve donare valore al blog per cui si sta scrivendo non solo per i motivi già discussi sopra ma anche perché non c’è niente di meglio di un buon pezzo su un buon sito per promuovere la propria attività. Quindi, scrivi di argomenti che conosci o di temi su cui ti sei documentato con passione. Proponi il tuo pezzo forte.
Chiarezza e struttura
Invia la tua proposta di articolo solo quando avrai dotato il post di una struttura chiara. Per comprendere al meglio cosa ci si sta aspettando da te dai una letta ai guest post pubblicati in precedenza per farti un’idea di come sono stati impostati.
In genere la divisione per punti e l’utilizzo dei grassetti sono di grande utilità per i lettori: permettono una lettura più agile e piacevole del post. Fai in modo di essere il più chiaro possibile riguardo a quello che stai scrivendo e cita/linka le fonti da cui hai attinto le informazioni più importanti in modo da arricchire la tua pubblicazione.
Infine, se richiesto, provvedi al reperimento di immagini riguardanti l’articolo che stai scrivendo e accordati con l’autore del blog rispetto al loro posizionamento. Inutile dire che una corretta ortografia è una necessità imprescindibile: fai controllare eventuali refusi ai tuoi colleghi.
I link
Il motivo che probabilmente ti ha portato alla lettura di questo articolo è che sei alla ricerca di qualche back link di valore per il tuo sito. La cosa più importante che avresti già dovuto verificare in fase di selezione del tuo “blog obiettivo” è la sua inclinazione a rilasciare link dofollow!
Sono questi infatti che hanno un peso migliore ai fini di un miglioramento del tuo posizionamento nei risultati di ricerca di Google. Se non l’hai ancora controllato, “NoFollow Checker” può fare al caso tuo. E’ un’estensione di Google Chrome (ne esistono molte altre, anche per Firefox) che evidenzia i link nofollow facilitandoti il processo di selezione.
Verificato? Perfetto.
Di solito l’autore del blog impone delle condizioni prestabilite sul numero e sulla posizione dei link. Vediamo brevemente però quale sarebbe il risultato ottimale a cui mirare ponendo di essere nella situazione ideale di un guest post che tratta i temi del sito che stai promuovendo.
La posizione del link conta parecchio: widget, footer e insiemi di link sono da evitare soprattutto dopo l’ultimo update di Google Penguin. Più ottimale invece, perché ritenuto più naturale ed autentico, un posizionamento all’interno del testo tenendo bene a mente che in generale i link più in alto sono quelli che vengono premiati maggiormente.
Anche il numero di link è un fattore cruciale. Non ha nessun senso riempire il tuo guest post di link verso il tuo sito; c’è il rischio che questo porti più penalizzazioni che benefici.
Ma quale tipologia di link è più adatta? Branded link o Anchor text tematico?
Per un guest post di valore, consiglio l’inserimento di un link con anchor text tematico (con le keyword principali del tuo sito o della pagina del tuo sito a cui punta il back link).
Inoltre ricorda che più la pagina in cui è presente il link è vicina per gerarchia alla home page, più il link acquista maggiore peso. Di conseguenza, una controllatina alla struttura del sito è d’obbligo per capire l’incidenza effettiva del back link che si sta andando ad acquisire.
Una nota finale: nonostante il link dofollow sia il tuo fine ultimo, ricordati che esiste una controparte (il blogger che deciderà o meno di ospitarti) che è molto meno attenta a questo punto. Quindi evita di farcire la tua creazione di troppi link, consulta le policy di guest posting del sito (se presenti), guarda ciò che è stato fatto in passato e infine accordati per una soluzione ottimale ed equilibrata.
[Qui trovi un ottimo approfondimento se sei interessato all’ottimizzazione del tuo backlink]
Hai mai scritto guest post per blog simili al tuo?
Qual è stata la tua esperienza?
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