Sono rimasto piuttosto sorpreso, per il semplice fatto che sinceramente non avevo mai colto l’associazione, dall’articolo di Jay Baer di qualche giorno fa per Convince & Convert.
Jay parte da una considerazione piuttosto semplice: tutte le azienda hanno in cantiere un’attività di e-mail marketing più o meno proficua, giusto?
E in un certo senso, il numero di like (fan) ottenuti da una pagina è paragonabile agli iscritti a una lista. E il numero di impression che un elemento condiviso in bacheca riceve non è poi così distante dal più classico degli open rate di ciascuna campagna.
E allora, proseguendo, se persino il numero di thumbs up e commenti può avvicinarsi di parecchio al concetto di CTR, perché non iniziare a valutare Facebook con le stesse metriche che già usiamo per valutare le performance di una campagna di e-mail marketing “tradizionale”?
Azzardato?
Forse, ma non così tanto.
Per creare un modello che potesse estrapolare questo valore Jay ha preparato un documento, scaricabile proprio dall’articolo o da Slideshare. Sostanzialmente, una volta stabiliti i parametri iniziali (aka, l’investimento e il ritorno attuale delle campagne di e-mail marketing di un’azienda) è possibile rapportare poi questi valori a Facebook.
(fatta esclusione per i costi di gestione dato che Facebook, come servizio, è gratis)
C’è da dire che volendo fare i pignoli, un’opt-in a una lista potrebbe dal mio punto di vista valere ben di più di un like su una pagina, in qualunque modo lo si voglia vedere. E ancora, se è così semplice dopotutto ignorare una visualizzazione in più nel proprio wall su Facebook, altrettanto non lo è ignorare una mail con un titolo allettante che attende quieta nella inbox sino ad un’azione diretta da parte dell’utente.
Insomma, Facebook si può valutare come una qualsiasi campagna di e-mail marketing?
Oppure dobbiamo tornare alle valutazioni empiriche e basate su sondaggi e previsioni?
immagine: r.classen – Fotolia.com