Ah-hem.
Quanto rischiano di essere noiosi tutti quegli articoli che ti raccontano come l’archivio del tuo blog possa ancora darti soddisfazione? 🙂
Ok, l’idea in sé è buona: ciò che poltrisce sonnacchioso nelle pagine del tuo archivio è una vera e propria miniera d’oro – spesso sottovalutata – ancora tutta da sfruttare.
Solo, si torna spesso a ripetere quello che generalmente è buon senso applicato al blogging:
- Seleziona di tanto in tanto gli articoli in archivio ancora validi;
- Rilanciali sui social media, commentandoli da un nuovo punto di vista;
- Aggiorna e ripubblica gli articoli che meritano una svecchiata;
- Scrivi un nuovo articolo e collegati alle puntate precedenti, indirizzando agli archivi.
…e ancora, se usi Google Analytics (e dovresti davvero farlo):
- identifica articoli le cui pagine possiedono un maggiore tempo di permanenza;
- scegli articoli che generano un numero di pagine per visita superiore a una certa soglia;
- se stai tracciando obiettivi di conversione, identifica quali articoli siano in grado di scatenarli.
…e così via. Non ho ragione? 🙂
Tutte ottime idee. Ma …se facessimo un passo in più?
Magari legando il tema alle nostre campagne di email marketing?
Ipotesi.
Può essere complesso all’inizio ma vedrai che tutto quadra.
Possiedi una lista di utenti fidelizzati, giusto?
Possiedi anche un blog, su cui scrivi di temi piuttosto verticali e si suppone ben archiviati.
Periodicamente raggiungi questi utenti attraverso newsletter più o meno focalizzate.
Hey, perché non coinvolgere questo target sui migliori contenuti del tuo archivio?
Magari sulla base di una loro scelta volontaria?
Senza spendere dal tuo lato troppo tempo, quotidianamente, nel seguire l’intero processo?
Il contesto
Chi punta il browser a questi lidi da più tempo sa come apprezzi particolarmente l’approccio di MailChimp nel gestire campagne DEM con i fiocchi. In MailChimp, una feature davvero utile sono i cosiddetti Automation Workflow (prima chiamati Autoresponder).
Premessa: vorrei cercare in questo caso di descrivere l’idea senza concentrarmi troppo sugli aspetti tecnici. Da un lato perché MailChimp evolve nel tempo, dall’altro perché quasi certamente puoi fare tesoro di quanto segue e applicarlo nel software o servizio che utilizzi attualmente.
Gli Automation Workflow sono potenti meccanismi in MailChimp – inclusi in uno qualsiasi dei piani a pagamento – che ti permettono di spedire email mirate alla tua lista sulla base di un vasto set di condizioni: data odierna, giorni passati dall’iscrizione, attività sulla campagna, variabili su misura dettate da un acquisto. E molto altro ancora.
In particolare, possono spedire email automatiche a tutti coloro che hanno cliccato uno specifico link all’interno di una campagna. Provo a dirlo ancora più chiaramente: nel momento in cui ricevo una newsletter, il mio click su uno dei link presenti può scatenare l’invio nei giorni seguenti allo stesso indirizzo di una precisa serie di email. Automaticamente.
L’idea
Ora immagina di procedere in questo modo.
- Definisci un gruppo di articoli focalizzati su uno stesso tema, contenente non più di 5-7 post;
- In MailChimp, crea una nuova neswsletter in cui presentare questo nuovo filone di contenuti paralleli, proponendo un link da cliccare per avviare l’erogazione delle email. Questo link rimanda al tuo sito e non è importante che contenga in sé grandi contenuti: può anche trattarsi di una semplice pagina “Grazie per aver scelto di approfondire questo tema”;
- Definisci un nuovo Automation Workflow in MailChimp affinché riconosca il click su quello specifico link, in quella specifica campagna;
- Definisci il set di email per lo specifico Automation Workflow, che vada nel concreto a presentare ciascun articolo della serie: puoi includere un estratto del testo, risorse aggiuntive, spunti commerciali. Ricorda: una mail automatica, un solo contenuto.
Una volta attivato il Workflow e spedita la prima email di presentazione, gli utenti potranno cliccare autonomamente il link all’interno, venire indirizzati al sito, leggere un semplice messaggio di conferma e iniziare a ricevere le email successive.
Tutto ciò che dovrai fare è ripetere periodicamente l’invio della newsletter iniziale, con qualche ritocco a distanza di diverse settimane, cardine dell’invio automatico.
Semplice, tutto sommato.
Ma molto, molto efficace. 😀
Grazie Francesco, mi hai fatto venire in mente una bella idea 🙂
Pier