Fare pubblicità in rete non è più un problema.
Almeno, non a livello tecnico.
Il problema è diventato invece scegliere quale piattaforma utilizzare, dividendo adeguatamente i propri sforzi tra Google AdWords e, beh, tutti gli altri social (Facebook, LinkedIn, Twitter, Pinterest tra tutti) che permettono l’esposizione di un messaggio mirato ai loro utenti.
Così, un buon modo di iniziare a riflettere sul tema è identificare il nostro potenziale cliente in base a due semplici aspetti: cosa fa e chi è.
- Cosa fa – Google AdWords ti permette di raggiungere un cliente colpendo un’intenzione d’acquisto. Nello scegliere il set di keyword più efficaci avvi un dialogo con una persona dall’altra parte del monitor già filtrata per una precisa esigenza. Se cerco “SPA Trentino agosto” voglio saperne di più su questo tipo di offerta. Se sei una struttura ricettiva, con SPA, in Trentino sono un tuo potenziale cliente e può interessarmi sentire ciò che hai da dire.
- Chi è – Facebook Ads, LinkedIn Ads e tutti gli altri sistemi di advertising su social network rincorrono l’utente sulla base di una precisa demografica. Interessi – prima di ogni altra cosa – che ci permettono di raggruppare gli utenti sulla base di ciò che sono (o dicono di essere). Se sono un uomo, 25-35 interessato a viaggi, SPA e attività all’aperto potrebbe interessarmi (ma non è affatto detto) scoprire l’offerta del tuo resort per l’estate 2015.
L’aspetto più importante è che se AdWords risponde a un’esigenza precisa, in linea temporale arrivando dopo la percezione di quest’esigenza da parte della persona, Facebook e gli altri social fanno esattamente l’opposto, anticipando o presentando un’esigenza a un target di potenziali interessati.
Qui sta il punto.
La domanda non è mai: “Da dove vuoi iniziare a raccogliere utenti?”, bensì “Quando, nel ciclo di acquisto di un utente, vuoi iniziare il dialogo?”.
La risposta non è una sola e dipende dal prodotto o dal servizio che hai in mano e da quanto questo prodotto sia in grado di rispondere a un’esigenza precisa. Se questo necessiti di un tempo di incubazione più o meno elevato, se sia di più facile comprensione anche per un target meno educato al tema.
Prima di valutare budget, banner, call-to-action e funnel di conversione chiediti semplicemente quando, non come, vuoi raggiungere il tuo utente. Dopo la nascita dell’esigenza, colpendo il suo “fare” o prima, in tempi non sospetti, colpendo il suo “essere”?
Scopri in quale punto del ciclo di acquisto vuoi posizionarti.
Scopri quando puoi spendere per portare un cliente a toccare il tuo sito.
Fai remarketing su tutto il resto.
Non conoscevo questa differenziazione tra Google AdWords e Facebook Ads!
Grazie !