Quello che segue è un guest post di Andrea Giuliodori. Il blog di Andrea compie oggi un anno esatto di vita, e condivide con te alcuni degli insegnamenti che ha tratto nei mesi passati durante il lancio di Efficacemente.com.
“Quando perdi, non perdere la lezione.” Dalai Lama
Sono ormai passati quasi 12 mesi da quando ho pubblicato il primo articolo del mio blog. In questi 12 mesi ho commesso tutti gli errori che possono essere fatti da un blogger alle prime armi, ma ho anche imparato lezioni importanti che mi hanno fatto maturare e hanno fatto maturare il mio blog.
Ecco le 5 lezioni che ho imparato sul blogging nei miei primi 12 mesi da scrittore in erba.
1. Un nome che conta
Insomma hai deciso di creare il tuo primo blog? Mille idee ti frullano per la testa, la motivazione è alle stelle e non vedi l’ora di scrivere il tuo primo post; ma manca ancora qualcosa: il nome, già… il nome. “Che caspita di nome posso usare per il mio blog?!” Per quanto mi riguarda, scegliendo il nome del mio blog mi sono concentrato su 3 caratteristiche:
- Un nome facilmente memorizzabile.
Per quanto tu possa tenere al tuo piccolo progetto, senza un nome memorabile, in pochi ricorderanno il tuo blog dopo una prima visita. Se hai scelto di non utilizzare il tuo nome, hai bisogno di un nome che rimanga impresso: prova a giocare con le parole (es. PocaCola), oppure utilizza parole di uso comune (il dominio superfragilistichespiralitoso.it dovrebbe essere ancora libero). - Un nome che evocasse immediatamente gli argomenti del blog. La prima cosa che si chiede chi ti visita è: “di cosa parla questo blog?“. Prima rispondi a questa domanda e meglio è.
- Un nome “SEO friendly”. Grazie al solo nome del mio blog ho ricevuto più di 20.000 nuove visite negli ultimi 12 mesi e ho ottenuto la prima posizione della SERP per una keyword che in media ha un volume di 1.600 ricerche al mese.
Insomma, con in mente queste 3 caratteristiche, dopo un’oretta di brainstorming e una decina di nomi improbabili… boom!
Il nome del blog è arrivato come un fulmine a ciel sereno: EfficaceMente.
2. Evita di strafare: meglio pochi ma buoni
Beh ma il nome non basta, hai bisogno di riempire il tuo blog nuovo fiammante di contenuti: contenuti di qualità. Già perché il vecchio adagio “pochi ma buoni” calza a pennello per il blogging, o almeno per il tipo di blogging a cui mi ispiro.
Inoltre, voler strafare nelle prime settimane dalla nascita del tuo nuovo progetto, postando 723 nuovi articoli al giorno, può avere effetti deleteri nel lungo periodo. Passato infatti l’entusiasmo iniziale, avrai bisogno di molta auto-disciplina per sopportare il peso del tuo stesso blog! Ecco allora alcuni consigli per chi inizia la maratona del blogging:
- Pensa a quanti articoli potresti scrivere in una settimana ed inizia scrivendone uno in meno. Farai sempre in tempo ad aumentare la tua frequenza di posting.
- Scegli una lunghezza target per i tuoi articoli e cerca di rispettarla ad ogni post. Per quanto mi riguarda, evito di pubblicare articoli più brevi di 500 parole.
- Creati un magazzino di articoli per i periodi in cui sarai poco ispirato. Fidati: arriveranno.
3. Fai crescere il tuo blog scrivendo per altri blog
- Nome del blog? Fatto!
- Contenuti di qualità? Fatto!
- Visitatori… visitatori?! Ehm… 4 gatti!
Esistono decine di strategie per aumentare il traffico del tuo blog, ma quella che si è dimostrata per me più efficace è di certo il guest posting: scrivere articoli di qualità per blogger affermati ti aiuta a far conoscere il tuo piccolo progetto, ti permette di creare relazioni all’interno della blogosfera, senza parlare dei vantaggi in termini di nuovi iscritti o posizionamento su google.
4. Social network si, o social network no?
“Ok, il guest posting è carino, ma è una strategia troppo lenta e faticosa, io voglio migliaia di nuovi visitatori subito!” Ho ricevuto il mio primo vero spike di traffico postando un articolo sulla lettura veloce sull’odiato/amato OKNOtizie, il più noto sito italiano di editoria sociale.
C’è poco da dire: il trucchetto funziona. Pubblichi il tuo articolo, cerchi di farti votare da più persone possibili e come per magia ti ritrovi migliaia di visitatori sul tuo blog. Bello, vero? Eppure i visitatori di OKNOtizie hanno caratteristiche molto particolari: navigano il tuo sito per pochi secondi, difficilmente visitano più di una pagina e puoi anche scordarti che si iscrivano al tuo feed RSS.
La domanda allora sorge spontanea: vale la pena perdere il tuo prezioso tempo su questi social network? la risposta è ni. Se i visitatori di OKNOtizie si affezionano poco al tuo blog, altri social network come Facebook e Twitter ti permettono di creare vere e proprie community di fedelissimi, che possono garantirti un traffico costante e ad alto valore nel medio-lungo periodo.
5. Questione di stile
Secondo l’ultimo rapporto di Technorati sulla blogosfera, 184 milioni di persone in tutto il mondo hanno creato un blog (blog più, blog meno). Te lo ripeto, nel caso avessi letto male: CENTOOTTANTAQUATTRO milioni.
Eh già… Qual è la probabilità che uno di questi 184 milioni di blogger tratti il tuo stesso argomento?
Beh, diciamo… una probabilità del 150%?! Anche se pensi di aver trovato una nicchia sconosciuta, esisterà sempre almeno un altro cugino blogger.
Come distinguersi allora? Dando per scontata la qualità dei tuoi post, cerca di trovare un tuo stile di blogging e sii persistente. Trovare un proprio stile significa strutturare i propri articoli secondo uno schema ben congegnato, significa creare titoli efficaci, significa far trasparire dagli articoli la propria personalità.
Chi legge non è interessato solo a cosa viene detto in un blog, ma anche a come viene detto e soprattutto a chi c’è dietro quello che viene detto. Se anche tu sei un blogger, che ne dici di condividere le tue lezioni nei commenti? Grazie.