Quello che stai per leggere è un guest post di Paolo Lattanzi. Paolo ci parla oggi di monetizzazione di un blog, della cosiddetta blog outreach e più in generale di content marketing. Buona lettura! 🙂
Il blog marketing é un concetto che col tempo ha acquisito una complessitá e un’importanza notevole e che va analizzato e preso in attenta considerazione sia da parte degli inserzionisti che intendano portare avanti campagne efficaci di marketing online, sia da parte dei blogger che vogliano rendere remunerativo il loro blog nel modo migliore possibile.
Come dimostra questa ricerca pubblicata da IAB Italia, i blog sono ormai uno dei canali più importanti, insieme ai social network, dove gli inserzionisti investono il loro budget pubblicitario online.
Un’altra ricerca, condotta invece indagando le tendenze da parte dei blogger, mostra come non solo l’85% dei blogger tragga guadagno dai loro blog, ma quasi la metà, il 43 %, lo faccia attraverso la pubblicazione di contenuti. Solo il 22% attraverso i metodi di advertising online “classici”, banner PPC o PPV ecc.
Ciò dimostra che il marketing sui blog é sempre più diretto ad una strategia di content marketing e di gestione delle “digital PR” che deve prevedere una attenta selezione dei contenuti da pubblicare e dei blog su cui si ha intenzione di pubblicare. Una logica molto diversa dall’advertising classico del pay-per-link e del pay-per-view; così come diversa dal semplice acquisto di link in ottica SEO. Come emerge anche dalle novità in ambito Google (vedi aggiornamenti degli algoritmi Penguin e Panda, ma non solo), la semplice pubblicazione di link indicizzati non basta per migliorare il posizionamento sulle SERP e rendere efficaci le azioni di SEO; anzi, il puro disseminare link può danneggiare la valutazione da parte del motore di ricerca.
Alla scoperta del Blog Outreach
Da queste tendenze e considerazioni ne segue che sempre più attenzione dovrà essere posta sulla ricerca dei blog appropriati sui quali pubblicare contenuti. Contenuti per quanto più possibile di qualità e appropriati alla strategia che si vuol seguire.
Ne consegue che sia da parte degli inserzionisti, sia da parte dei blogger che vogliano rendere remunerativi i loro siti, diventa fondamentale rendere efficiente quel fenomeno che viene chiamato Blogger Outreach: ovvero la ricerca e l’approccio che si intende avere con i blogger.
Questo concetto comprende tutte quelle attività di analisi e di contatto che concernono la relazione tra inserzionista e blogger. Ci sono vari fattori che influiscono questo tipo di relazione, e sono fattori diversi quelli che determinano le scelte da parte degli inserzionisti da quelli che vengono presi in considerazione dai blogger.
I fattori che determinano la ricerca da parte degli inserzionisti sono soprattutto:
- le metriche SEO
- la presenza sui social network;
- la tematica e il tipo di pubblico;
- il tipo di pubblicazione da effettuare;
- il prezzo.
Da parte dei blogger, invece, fondamentale é l’affidabilità e la serietà dell’inserzionista che propone la pubblicazione.
Come si può infatti vedere nella ricerca di cui sopra, essi sono tendenzialmente restii ad accettare richieste dirette loro via email (che resta il mezzo più efficace per contattarli) e quando lo fanno vogliono la avere la garanzia che il contatto sia in buona fede e che rispetti i patti. Oltre a ciò, ovviamente, vogliono stabilire condizioni di pubblicazione e di prezzo adeguate alla loro linea editoriale.
Strumenti utili
Ora, il “problema” della Blog Outreach sta proprio del poter mettere insieme, nel poter far incontrare nel modo più efficace possibile gli interessi e i fattori che entrano in gioco da entrambe le parti. É qui che possono risultare molto utili, se non indispensabili, piattaforme online come Rankseller, che forniscono un marketplace online dove blogger e inserzionisti possono registrarsi e incontrarsi potendo scegliere immediatamente i modi e i fattori con cui desiderano impostare la propria “raggiungibilità”.
Attraverso piattaforme dedicate, viene velocizzata e resa efficiente proprio l’attività di Outreach. Gli inserzionisti possono cercare i blogger selezionando in base ai fattori (SEO, tematiche, social network ecc.) che interessano loro, i blogger possono ricevere offerte da inserzionisti controllati e garantiti dalla piattaforma, che rispecchiano le loro richieste di prezzo e di impostazione editoriale.
Questo genere di strumenti e questo tipo di attività si diffonderanno sempre maggiormente non solo nell’ambito del marketing online, ma più in generale nell’ambito dell’editoria online, la quale sta sorpassando l’editoria tradizionale cartacea e che, attraverso queste nuove forme di sponsorizzazione, dovrà trovare finanziamenti in modo più efficace ed efficiente.
Qualche suggerimento
Veniamo ora a delineare alcuni degli aspetti più utili e significativi per raffinare il Blogger Outreach e poter attirare gli interessi degli inserzionisti più adatti ai propri blog e viceversa. Sicuramente l’aspetto social é fondamentale: essere attivi nei social network e interagire con gli utenti sarà sempre più utile per migliorare tutti quei “segnali sociali SEO” e aumentare nel contempo la visibilità naturale del blog.
Il vero carattere, peró, che determina un buona Outreach resta quello che é il “core business” di ciascun blogger: il contenuto. Il marketing su blog sta diventando sempre più targhettizzato e attento alla qualità (vedi ricerca sul content marketing lassù in alto di IAB Italia); ciò significa ancora una volta che da parte dei blogger é necessaria un’attenzione sempre maggiore nei confronti del contenuto e della forma:
- il blog deve essere ben confezionato a livello grafico e presentare una struttura chiara e il più possibile semplice;
- il tema o i temi trattati nel blog devono essere espliciti. Più il tema é definito, più il pubblico é definito e questo permette agli inserzionisti di determinare più facilmente il target a cui si andranno a rivolgere;
- il blog deve essere aggiornato e trattare argomenti “caldi”, o di attualità o che vadano a soddisfare interessi specifici e per quanto possibile particolari.
É molto importante sottolineare l’aspetto della precisione degli argomenti trattati. Nel marketing é fondamentale andare ad intercettare quel target di pubblico che in gergo é definito “long tail” (coda lunga), ovvero quel pubblico di nicchia che, quantitativamente é minore rispetto al target di massa tradizionale, ma che é caratterizzato da una forte specializzazione di interessi.
É qui che il blogger può fare la differenza: avere un contenuto fortemente caratterizzato e ben impostato (e trattato nel blog), non solo migliorerà la parte “social” e SEO ma avrà molte più possibilità di intercettare quella “long tail” che la maggior parte degli inserzionisti va cercando.
Conclusioni
Possiamo concludere individuando due tendenze che riguardano i blogger e che incidono sul fenomeno del Blogger Outreach, una positiva e una negativa:
- quella positiva é che i blogger che curano il contenuto e riescono a caratterizzarsi proprio per i loro contenuti aumenteranno il proprio Outreach e potranno attirare più facilmente gli inserzionisti;
- quella negativa é che i blogger che non fanno questo o lo fanno poco (un esempio lampante sono i blog creati ad-hoc per scopi esplicitamente legati alla SEO) saranno sempre più penalizzati sia a livello di visibilità generale, sia a livello di Outreach.
Hai mai sentito parlare di Blog Outreach?
Stiamo andando sempre più a valorizzare i contenuti: i blogger saranno pronti?
MI è piaciuto molto questo post perché riflette quello che penso io già da tempo, e cioè che si può monetizzare con un blog in modo lecito e senza fare delle marchette pubblicitarie, o meglio, si possono pubblicare dei post a pagamento, ma che offrano comunque del contenuto utile e di qualità al lettore.
Dalla mia esperienza con il mio piccolo network di blog tematici, concordo al 100% con quanto suggerito da Paolo: il blog deve raggiungere un pubblico mirato e focalizzarsi nel rispondere alle esigenze e ai loro reali bisogni.
Il blogger o l’azienda che gestisce il blog, deve fare molta attenzione al tipo di contenuti che vengono pubblicati e alla facilità di navigazione del sito.
Lavorando in questo modo, io stesso noto, per i blog che curo di più in ogni aspetto, dal design ai contenuti non tralasciando il posizionamento nei motori di ricerca, che ricevo contatti da aziende che vogliono in qualche modo interagire con me, o tramite guest posting o tramite recensioni a pagamento.
Aggiungo un consiglio per chi vuole monetizzare tramite i contenuti e non solo tramite banner o adsense:
– non accetto mai un guest post gratuito (perché come per Francesco qui, accetto anche dei guest post, ma i contenuti devono essere di alta qualità e ben curati) se l’azienda che mi contatta mi propone una semplice pubblicità ai loro prodotti e servizi.
– se scelgo di pubblicare un post pubblicitario, deve essere strettamente legato ai contenuti del mio blog altrimenti non lo accetto, perché poi google non capisce bene dove piazzare nei risultati di ricerca quel contenuto, che non è affine a ciò di cui parlo nel blog.
Ringrazio poi Francesco perché mi ha fatto conoscere Rankseller, vado subito a vedere come funziona e quali sono per me i vantaggi nell’iscrivermi al sito.
Buon blogging!
Ciao Mirko,
ti ringrazio per il commento positivo e concordo perfettamente.
Penso che la qualitá e soprattutto la coerenza tematica dei post (siano essi guest post o post propri) sia fondamentale e imprescindibile: sia per curare la qualitá editoriale del blog e aumentare il suo pubblico, sia per migliorare la visibilitá sui motori di ricerca come Google.
Pubblicare post che siano sconnessi o che offrano un contenuto povero e approssimativo, non solo non é “etico” e non risponde alle esigenze editoriali del blog, ma puó danneggiare la valutazione, in termini di SEO, che i motori di ricerca attribuiscono al blog e ai link presenti nel blog.
Curare il contenuto e trovare il giusto posizionamento “tematico” é fondamentale sia per i blogger che vogliono costruire blog di successo, sia per gli inserzionisti che vogliono impostare strategie di SEO e di content marketing efficaci.
Esatto Paolo, la pensiamo allo stesso modo ;).