La web analytics spiegata con la pizza

Sì, con la pizza

Come analizzare le statistiche di un e-commerce in modo efficace
©yingko/Shutterstock.com

Che Google Analytics sia uno strumento fondamentale per analizzare le performance del proprio business in rete l’abbiamo già detto? Già detto, sì. Che con qualche perfezionamento e il giusto approccio riesca a rispondere a molte domande, lo abbiamo già detto? Check anche su questo. Di Hotjar, di report di base e di obiettivi? Check, check, check.

Eppure, mi accorgo soprattutto in aula che a molti sfugge ancora il vero senso del fare web analysis. Trasformare questi numeri in persone. Migliorare (davvero) i risultati della propria attività grazie a un’analisi dei dati. Cosa significa, sul serio?

Così, oggi lasciamo da parte i tecnicismi. Oggi ti parlo di pizza! 🙂

Questa sera pizza

Capita che un venerdì, di fronte alla prospettiva di una serata a là pizza & tv, si prenda in mano il menù della pizzeria da asporto di fiducia e – telefono alla mano – si proceda con il consueto rito dell’ordine a domicilio.

Sei un tipo abitudinario, per certi versi. Sulla pizza, poi, non si scherza e nel tempo hai identificato tra le decine di alternative disponibili la tua pizza preferita. Una sorta di corazzata mozzarella-prosciutto-funghi-spinaci-uovo e un altro paio di ingredienti da far impallidire Michelangelo delle Tartarughe Ninja. Ma sto divagando. 🙂

Così, procedi spedito per l’ordine. Solo per scoprire che la tua pizza preferita, quella che hai ordinato imperterrito per – hum, mesi di fila? – non la fanno più.

Silenzio da entrambi i lati della cornetta.
Dici che ci devi pensare, attacchi.
Questa sera si mangia fuori?

Ecco.

Per una pizzeria, la singola pizza è uno dei tanti elementi che compongono l’offerta. Nel tempo, sulla base di diverse priorità, un menù viene rinnovato. È fisiologico: il cambio del pizzaiolo, la voglia di svecchiare l’offerta. La necessità di differenziarsi, fondamentale soprattutto per le realtà locali.

Forse semplicemente una banale considerazione numerica sul quantitativo di ordini ricevuti da ogni singola pizza a menù. La tua pizza non c’è più.

Ritorno-per-pizza Vs ritorno-per-cliente

Nel fare ciò, quanto la pizzeria conosce davvero l’impatto che questa modifica ha nel tempo?

Intendo il reale effetto sulle persone a cui il dietro le quinte importa poco e ciò che importa è, appunto, solo la pizza? È in grado, la pizzeria, di interpretare il ritorno d’investimento rispetto al singolo cliente invece che rispetto alla sola pizza? Domande come:

  • quanti clienti ricorrenti ordinavano la specifica pizza che oggi manca?
  • quanto spesso questa era presente in ordini più voluminosi?
  • quanto spesso la pizza veniva riordinata in uno specifico lasso di tempo?
  • quali altri prodotti accessori (farinata, bevande, dolci) venivano ordinati insieme alla pizza?

E così via.

Insomma: quanto influiva l’esistenza di quella specifica pizza sul fatturato della pizzeria?

Con la dovute sostituzioni, rispondere queste domande è esattamente il compito della web analytics. 🙂

Interpretare il comportamento dei nostri clienti in uno specifico contesto. Separare il ritorno che abbiamo sul singolo prodotto dal ritorno per il tipo di cliente. Comprendere l’impatto di un prodotto o gruppo di prodotti nel ciclo di acquisto ideale e scoprire – inequivocabilmente – quali condizioni stiano portando i risultati attuali.

Se è tanto più complicato per una pizzeria da asporto 🙂 in rete, grazie a strumenti come Google Analytics, Hotjar e tutti gli altri possiamo fare grandi cose.

Buona pizza!

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.