Quanto è difficile scoprire una buona nicchia a cui rivolgersi? Ha ancora senso farlo e quali leve dovresti muovere? Ce ne parla oggi Alessio nel suo guest post. Vuoi pubblicare un articolo su FrancescoGavello.it? Questa è la pagina da cui iniziare! 😀
I problemi per un business online sono tantissimi, traffico, conversioni, visitatori di bassa qualità ecc. ma alla fine la causa di tutti questi problemi (o che contribuisce) è l’errata scelta della nicchia di mercato.
Perché dico questo?
Per il semplice fatto che le persone sono su internet per cercare soluzioni ai loro problemi, e ormai non si accontentano più di trovarne una che sia abbastanza efficace, ma la vogliono su misura per i loro problemi.
Per semplificare quello che intendo dire prendi come esempio una persona che vuole imparare a pescare tonni. Un blog, corso, ebook o altro che parla della pesca in maniera generale, non avrà sicuramente lo stesso successo di uno che tratta questo tema specifico, proprio perché è studiato e indirizzato appositamente per quel tipo di desiderio.
La stessa cosa funziona per tutti i tipi di pesca (nei laghi, in barca, da riva, tipo particolare di pesce ecc). Insomma ogni business specializzato in una di queste aree precise, potrà “rubare” clienti al business che tratta di pesca generica.
Che cosa significa questo?
Che se cerchi di raggiungere un gran numero di persone trattando argomenti generici, non raggiungerai effettivamente nessuno e anche se riuscirai, ad avere un buon pubblico rimarrai comunque in una situazione di vulnerabilità, visto che chiunque può prendersi una fetta del tuo pubblico offrendo un servizio o prodotto più specifico e adatto alle loro esigenze.
Ora torniamo a noi, come si lega la scelta della giusta nicchia di mercato con i problemi di un internet business?
Inanzi tutto se i contenuti sono solo una “minestra annacquata e insipida” (come nel caso della pesca generica) le persone non saranno incentivate a condividere con i loro amici, ad aprire una discussione a continuare a leggerti o ascoltarti e questo si riflette su tutte le aree del tuo business.
Prima di tutto sul traffico, visto che uno scarso interesse da parte del tuo pubblico sarà interpretato da google come scarsa qualità, quindi i motori di ricerca stessi saranno meno propensi a indicizzarti.
Anche utilizzando la pubblicità non avresti vita facile, visto che le persone sarebbero più attratte da un’offerta diretta e specifica.
Poi per non parlare delle conversioni che sicuramente ne risentirebbero, visto lo scarso interesse nei confronti di un prodotto cosi generico. Per questi motivi ho detto che tutti i problemi sono da ricondurre (almeno in buona parte) alla scelta della nicchia.
Al contrario se ti comporti come nel caso del business focalizzato sulla pesca dei tonni, quindi se tratti contenuti per una certa categoria di persone e per un problema ben specifico, sarà più facile avere risultati.
Infatti traffico verrà aiutato dalla viralità scuscitata in alcune persone, e in questo modo incontrerai anche meno resistenze nella vendita, visto che la tua risorsa è stata consigliata da una persona di fiducia e non da un venditore senza scupoli.
Insomma se vogliamo riassumere quanto detto, alla base del successo (questo vale sia per business online che offline) ci sono le persone che sono alla ricerca di una soluzione per il loro problema, e se riesci ad offrire una soluzione su misura per quel tipo di problema, puoi star sicuro che buona parte dei tuoi pensieri se ne andranno e il successo sarà a portata di mano.
Ok, ma come comportarsi dal punto di vista pratico?
Premesso che non esiste un metodo standard che funzioni in tutti i casi e per chiunque, voglio comunque indicarti i passaggi che io stesso utilizzo, quando mi trovo di fronte ad un nuovo progetto:
- Trova un gruppo di persone a cui rivolgerti;
- Scopri qual è il più grande problema per questo gruppo: cosa non le fa dormire la notte?
- Cerca di comprendere come offrire una soluzione a quel problema in modo unico.
Magari partendo dalle passioni o dalle esperienze, la prima cosa da fare è stabilire un gruppo di persone a cui vuoi rivolgerti (nell’esempio precedente sono le persone interessate alla pesca).
Il passaggio successivo prevede l’analisi dei volumi di ricerca (grazie allo strumento di Google per la ricerca delle parole chiave), delle discussioni su forum, community, altri blog ecc per scoprire a cosa le persone sono interessate e qual è il problema più grande.
(nd Francesco: ti consiglio anche l’ottimo -e gratuito in parte- Keyword Eye 😉 )
A questo punto rimane solo da ricercare potenziali concorrenti che già hanno blog, prodotti o servizi sull’argomento.
Nel caso non ce ne siano prendi questo dato come un campanello di allarme, perché potrebbe non esserci mercato. Invece trovare concorrenti è sicuramente un buon segno, perché significa che esistono persone disposte a spendere denaro per la soluzione ai loro problemi.
Una volta trovati chiediti: “Che cosa posso offrire che le persone non hanno ancora a disposizione?”
Questo serve per trovare la tua unicità che può essere di qualsiasi tipo, per esempio offrendo dei video, un supporto online, di persona, il raggiungimento di un risultato particolare ecc.
Se nessuno offre questo tipo di prodotti o servizi, utilizza questa mancanza per proporti in modo unico.
Come dicevo questa non è l’unica strada per trovare la giusta nicchia, proprio per questo mi piacerebbe sapere come ti comporti tu. Ci vediamo tra i commenti? 😉
immagine: © Fotolia.com
E’ stato il mio primo obiettivo! Trovare una nicchia di persone che non potesse fare a meno di me.
In realtà chi ha conoscenza approfondita di Marketing e di Marketing operativo, a mio avviso, non dovrebbe avere problemi a fare questo tipo di analisi e ad avere una storia di “successo” come la sto avendo io….tutto il resto è, secondo me, mancanza delle basi!
Basi sia di marketing che di SN, di comunity, ect ect…certo che chi pensa di essere un Marketing Manager perchè ha acquistato un pò di pubblicità su un giornalino lovcale, o porta il farfallino, o si veste strano è destinato ad essere un fallimento…
Come dici tu Pietro trovare la propria nicchia dovrebbe essere il primo obiettivo da raggiungere, e chiunque voglia fare business online deve pensare in questi termini.
Hai colpito in pieno il senso del mio post, sembra però che sempre troppi aspiranti marketer non abbiano appreso questo concetto con il risultato di vivere un fallimento.
Chissà forse proprio questi fallimenti potranno aprire le porte del successo? Spero di si, ma succederà solo se cabieranno rotta verso una nicchia che non possa fare a meno di loro, proprio come hai fatto tu.
C’è un’evoluzione in questo campo che non possiamo e dobbiamo perdere. Dallo smanettone (vero o presunto) che si dedicava a tutti i rami del web (marketing, social developer ect ect) ora è necessario che ci sia una competenza specifica. Non serve più fare il sito più bello, ma quello più funzionale a quella nicchia e per farlo bisogna avere competenze precise e pregresse.
Parlo del mio campo, automotive, è un fiorire di società che lavorano con le Case Madri,o grandi Concessionarie, che non fanno altro che eseguire ordini e non aggiungere valore…ma questa, forse, è un’altra storia!
“Nel caso non ce ne siano prendi questo dato come un campanello di allarme, perché potrebbe non esserci mercato. Invece trovare concorrenti è sicuramente un buon segno, perché significa che esistono persone disposte a spendere denaro per la soluzione ai loro problemi”
Pensa se l’avesse fatto Steve Jobs quando si è inventato l’iPad! 🙂
Hai ragione, come nel caso dell’ipad, non è detto che non esistano nicchie “vergini” e inesplorate ma si tratta comunque di rari casi e spesso difficili da trovare.
Questo è un dato importante ma non vincolante, perché la presenza di concorrenti (logicamente stabili) ci indica che un mercato esiste, invece il dato contrario non garantisce la certezza nel senso opposto, altrimenti non esisterebbe innovazione 🙂
Battute a parte, il tuo articolo è molto interessante. Ho dato un’occhiata a quello che fai, in che senso “seguire le proprie passioni è il metodo migliore per fallire”? Per una questione di mancanza di obiettività o per motivi più…empirici?
Ti ringrazio per i complimenti. Il motivo di un’affermazione del genere è più semplice, in pratica seguire le proprie passioni è sicuramente un’ottima cosa ma incompleta, non basta infatti avere una passione se poi questa non è monetizzabile.
Per esempio se la mia passione è allevare le formiche, come posso riuscire a crearci un business? La passione è importante ma non sufficiente. Molto semplificata è questa l’intenzione di quella frase.
Io ho cominciato da quello scegliendo articoli specifici per persone specifiche e poi abbinare un blog specifico su gli stessi contenuti. Non sono un esperto seo spero di seguire una buona linea.
Per il momento ho dei discreti risultati. Secondo me oggi le persone sono particolarmente esigenti e cercano online la soluzione ai loro problemi e tante volte come migliorarsi dai problemi stessi.
Salve Alessio, ascolta io vorrei sapere come nel mio caso facendo network ma nn vendendo prodotti ma benzi’ regalando fidelity card che danno dei benefici economici raccogliendo punti come potrei ottenere una nicchia di persone online di tutta l’italia ? a cui far conoscere il progetto.
Ciao Francesco, non so bene se svolgi questa attività come venditore o se gestisci l’intera attività. Nel primo caso credo si possa fare ben poco, nel secondo invece potresti, ad esempio, dirigere i benefici economici verso un settore specifico.
Questo ovviamente è quello a cui ho pensato su due piedi, se vuoi farmi domande più specifiche puoi scrivermi anche via email, sarò felice di risponderti :-).