Leggevo giusto ieri su Site Sketch 101 un articolo di Frank Angelone dedicato al tanto discusso tema della credibilità online. Discusso e spinoso.
Abbiamo avuto già diverse occasioni di tirare in ballo il personal branding, di cosa sia e del perché non si possa (più) ignorare. Che lo si desideri o no, nel momento stesso in cui mettiamo sotto ai riflettori i nostri contenuti -magari qualche istante prima di farlo- dobbiamo porci delle domande.
- “Quanto sono credibile in ciò che sto dicendo?”
- “Questo contenuto migliora o peggiora la mia reputazione?”
- “Cosa si stanno aspettando i miei lettori?”
- “Ho davvero (davvero) fatto di tutto per soddisfare le loro attese nei miei confronti?”
E solitamente per colmare queste domande si gira intorno alla solita manciata di consigli. Scrivi ottimi contenuti. Curati della SEO. Fai in modo che i tuoi lettori si sentano trascinati nel vivo della discussione. Ottimi consigli, per carità, che già da soli potrebbero, se adeguatamente spremuti, esaurire il succo del discorso.
Ma se volessimo qualcosa di più?
Frank prova a dire la sua, portando l’attenzione su altre quattro strade “poco tradizionali”.
- Intervista un blogger di rilievo
- Usa del buon social networking per attirare guest blogger
- Costruisci una rete di collaboratori quotidiani (daily writers)
- Invia una email alle persone che commentano il tuo blog per la prima volta
L’attenzione, in questo caso, si sposta sul creare credibilità online rendendo evidente agli altri lettori la propria capacità di attirare a sé attenzione e partecipazione concreta (un bel gioco di parole, lo ammetto). Che si esplicita poi, in soldoni, in un’intervista ottenuta, in una serie di guest post sullo stesso filone, su collaboratori più o meno costanti che sfaccettino il proprio punto di vista come farebbe una boccata d’aria fresca.
Sul quarto punto, ho idee discordanti. Su blog la cui “notizia lampo” è tutto, una mail di benvenuto al primo commento in assoluto potrebbe apparire quasi un assalto alla privacy di chi nessuna intenzione al mondo ha di rimanere davvero legato al tuo blog. Diversa e probabilmente più efficace la mano tesa verso il nuovo commentatore da parte del blog riflessivo, scritto dal singolo e concentrato nello sfaccettare solo una precisa serie di argomenti.
E se di strade non già abusate dobbiamo parlare, perché non considerare anche:
- Non solo testo – Se ne hai la possibilità, non limitarti al solo scrivere. Registra un podcast, confeziona un video, alterna il tipo di contenuti che offri ai lettori dimostrando una volta di più il tuo impegno in ciò che fai. Come dire: “Molti possono scrivere buoni post ma solo alcuni possono contaminare il proprio blog con video costanti”.
- Costruisci risorse da diffondere – Nel momento esatto in cui il tuo blog compie un anno hai già probabilmente sufficiente materiale per sviluppare un primo e-book, un mini report o un saggio su quanto quotidianamente discuti con i tuoi lettori. Ancora troppo presto? Una ricerca di 5-10 pagine su un buon argomento otterrà ugualmente il suo scopo.
- Condividi i commenti – Dovresti considerare (in particolar modo agli inizi) i commenti che ricevi come puro-oro-colato. In questo senso, dovresti cominciare a interagire con essi pensando a come poter riproporre link e punti salienti -quando la discussione lo permette- sui diversi social che frequenti. Non solo passi il messaggio più importante con il minimo dello sforzo, ovvero una tua alta considerazione di ogni discussione scaturita, ma puoi aprire numerose nuove porte da (e verso) i social in questione. E poi, a tutti fa piacere vedere il proprio commento riportato in bacheca sulla propria pagina Fan o un buon appunto al post rilanciato su Twitter.
Il fatto è che quando si cerca di definire cosa contribuisca a migliorare la propria credibilità online, spesso si finisce nella solita manciata di buoni consigli che conoscono un po’ tutti. Buoni consigli che chiunque voglia aprire un blog ha già probabilmente sentito innumerevoli volte, ma che nel momento di metterli davvero in pratica (perché così semplice non è) diventano qualcosa di estremamente impegnativo sul lungo periodo.
Al punto che, arrivati al traguardo, si è così esausti da tralasciare la ricerca di nuove strade. 🙂
Hai mai avuto qualche intuizione geniale per spingere la fiducia nei confronti del tuo blog o sito web?
O, meglio ancora, stai tenendo sotto stretto controllo il tuo personal brand, il tuo livello di credibilità in rete?