Non cercare di mettere ordine

Tutto all’interno di un grande puzzle?

Pianificare presenza in rete
iStock.com/NMaximova

Da oramai diverso tempo ripeto, di tanto in tanto su queste pagine, una semplice considerazione: “Muoviti in rete come se tutta la rete ti stesse a guardare”.

Quando scrivo una cosa del genere, mi riferisco al semplice fatto di non sottovalutare il proprio blog o il proprio portale come strumento di espressione. Di non prendere sottogamba lavorazioni o decisioni che possano compromettere (o svalutare) la nostra immagine online.

Ragionare sempre come se l’intero universo ci stesse a guardare è il modo migliore per non fare scivoloni. Eppure, quanto sto per scrivere potrebbe sembrare in contraddizione con tutto ciò. Così non è, e proverò a spiegarmi.

Ordine! Ordine!

Un sacco di persone pensano al loro blog come a un modo di mettere ordine nel caos della rete.

Agiscono, anche nella più apparentemente semplice delle decisioni, come se dovessero rispettare una sorta di “Grande Regolamento Scolpito Nella Pietra” che li costringe ad agire sempre nello stesso modo, sempre in maniera coerente con quanto hanno già fatto.

Altrimenti, le persone se ne accorgeranno.
(sottintendendo “E crederanno che io non sia affidabile”).

Mi capita quindi di dover spiegare ad alcune persone come no, non sia affatto sbagliato valutare le proprie azioni in rete sulla base dei risultati che otteniamo. E cambiarle, se ciò non ci soddisfa abbastanza.

Cambiare è l’unica cosa che, soprattutto in rete, ti permette di sopravvivere a lungo e a lungo di essere soddisfatto di ciò che fai.

“Ma le persone si ricordano di ciò che ho fatto fino a ieri. E se poi non trovano più che che ricordano? E se fanno il classico 2+2 e si accorgono che manca una qualche coerenza globale in ciò che faccio?”

C’è chi si preoccupa parecchio di come poter gestire una comunicazione con i propri fan sulla propria pagina Facebook, chiedendosi se, da qui a diversi mesi, potrà ancora trovare spunti nella suddivisione giornaliera che si è dato.

Chi invece si fascia già la testa chiedendosi: “E se tutto va bene, ottengo visite, e poi le persone si accorgono che qualche mese fa sul mio Tumblr pubblicavo tutt’altri contenuti?”

Il mio approccio a questo tipo di preoccupazioni va da “Le persone si ricordano molto meno di quanto tu pensi” a “Alle persone non interessa così tanto la coerenza fine a sè stessa”.

Molti degli utenti, dei potenziai clienti o semplici interessati che colpiamo con i nostri contenuti non hanno (o non vogliono avere) ben chiaro il quadro generale del nostro blog, della nostra vita, del nostro business.

Neppure io, che seguo una buona manciata di portali e blog a tema marketing, saprei così a bruciapelo raccontarti i dettagli del cosa fanno, perché lo fanno, cosa facevano un mese fa e cosa vorrebbero fare in futuro.

Semplicemente mi limito a valutarli per quanto mi offrono, oggi, in un panorama complesso e quanto mai difficile da mantenere immutato.

Spesso le persone che mirano a mettere ordine hanno idee davvero buone dalla loro, ma sono congelate in questa logica della “coerenza sempre e comunque”, che li vincola nelle scelte (e nei risultati). Proprio perchè, come scrivevo in apertura, compiono le loro azioni come se l’intera rete li stesse costantemente a guardare.

Non sempre, non in questo caso almeno, è la scelta migliore.

Hai mai avuto la sensazione di autolimitarti nelle scelte e nelle strategie di promozione delle tue idee, solo perchè ti sembravano poco coerenti o leggermente lontane da quanto avevi già comunicato in passato?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

2 commenti

  1. Ciao Francesco,
    mi è capitato eccome, anche se non con il mio blog che è nato da pochissimo.
    Ho buttato via forse le iniziative potenzialmente di maggior successo, relegandole forzatamente a ruoli marginali e tenendole ben nascoste, apposta, nel miope tentativo di rimanere coerente ad una linea stabilita a priori e sicuramente troppo ingessata e codificata.

    È uno dei modi per avere la garanzia dell’insuccesso, a mio modesto avviso, anche quando l’idea di per sé è valida, come dimostra il fatto di ritrovarsela applicata in modo molto più furbo –e con maggior successo, da qualche concorrente.

    Anche così si impara.

  2. Ciao, molto molto valido e bello sia il blog che questo post in particolare. Vedi, l’ordine secondo me serve solo in certe situazioni, ma per il vero successo bisogna essere disposti a rischiare e a tralasciare tutte quelle regole che ci vengono imposte. Molto bello il ragionamento del tutto l’universo ci sta guardando, solo che non va frainteso con il fatto che realmente l’universo giri intorno a te, perchè altrimenti cadi nel pensare di essere al centro del mondo e che tutto ruoti intorno a te, brutta malattia delle persone egocentriche.
    E poi persino Jobs l’ha detto, “siate affamati, siate folli”. SIATE FOLLI “! lui stesso ammette che nessuna delle sue invenzioni piu geniali ci sarebbe stata se non fosse stato folle. Dalla Apple, all’iphone, alla pixar !
    Complimenti, ottimo articolo, passa da me se ti va, scrivo molto su questi argomenti.
    Emil