Come (ma soprattutto perché) devi creare una comunità online

Come (ma soprattutto perché) devi creare una comunità online
©Photoroller/Adobe Stock

Quello che segue è un guest posti di Stefano Mini. Stefano ci parla oggi della sua visione su community online e fidelizzazione dell’utenza. Buona lettura! 🙂

Sono convinto che il blogging sia divertente. Mi diverto a parlare con le persone, con chi lascia un commento, con gli altri amministratori. Sono fatto così.

Nel corso dei mesi e degli anni, mi sono accorto che questa mia attitudine mi ha portato a sviluppare delle ottime relazioni con gli utenti abituali del mio blog. Li conosco per nome, ci scambiamo email e parliamo del più e del meno, non solo di argomenti relativi al blog. E questi utenti rimangono, leggono i nuovi articoli settimana dopo settimana.

Oltre al fatto che mi fa molto piacere vedere che qualcuno apprezzi quello che scrivo, ho capito che questi utenti fidelizzati sono un’incredibile opportunità per il sito sotto due profili: la SEO e i guadagni.

Vediamo un po’ questi due aspetti separatamente.

Come far leva sui propri fan per la SEO

Ottenere un link non è semplice. Ci sono gli scambi fra siti simili, article marketing, directory, guest post. Ma le possibilità sono limitate per due ragioni:

  • Ci sono troppi siti internet per conoscerli tutti;
  • In molti portali è difficile ottenere un backlink.

Questi problemi vengono risolti quando si ha un gruppo di appassionati che credono nel tuo sito.

Immagina di avere cinquanta utenti che ti seguono da più di un anno, sono affezionati, ti conoscono per nome e ti considerano più un amico che un tizio che scrive cose interessanti su internet. Pensi che non ti vogliano aiutare? Metteranno il tuo URL ogni volta che si parla dello specifico argomento che tratti tu, consiglieranno il link agli amici, diffonderanno la tua popolarità. In altre parole, saranno dei link builder a costo zero.

In più otterrai backlink da siti che non hai mai sentito nominare, e che mai avresti conosciuto se un tuo ammiratore non ti avesse sponsorizzato.

Come si fa a massimizzare questo vantaggio? Semplicemente, chiedi. Le domande accompagnate da un “per favore” hanno un potere incredibile su chi già ti conosce e ti considera un amico. Io ad un amico che mi chiede 50€ in prestito gli do la somma senza garanzie, se chiedi ai tuoi fan un link o una condivisione su Facebook difficilmente ti diranno di no.

Basta usare il tono giusto: chiedere un favore da un amico, in cambio di tutti gli articoli gratuiti.

Come guadagnare di più grazie ai fan

Un miglior posizionamento significa più visitatori, e più visitatori significano più introiti (si spera). Ma anche a parità di accessi giornalieri, un pubblico fidelizzato è molto più redditizio dei nuovi visitatori provenienti da Google.

Questo perché le persone, soprattutto in Italia, si fidano molto poco a comprare su internet. Sono cresciuti in una cultura che ti insegna a vedere la fregatura dietro ogni angolo, fino a rasentare la paranoia. Non siamo nel bellissimo mercato nordamericano, qui la gente penserà al tuo sito come ad una truffa.

Questo finché non li convinci del contrario, e questo richiederà del tempo. I tuoi fan sono le persone ormai convinte che il materiale che proponi è di altissima qualità e meritevole di essere acquistato. Quando fai uscire un nuovo ebook, saranno i tuoi fan i primi a procedere all’acquisto.

L’esempio più lampante è quello di Apple: se iniziasse a produrre spazzolini da denti, milioni di persone li comprerebbero anche a 200€.

E non è finita qui. Mettiti nei panni di un navigatore che trova per puro caso il tuo blog su Google. Entra, legge l’articolo interessante, e vede:

  • 37 fan su Facebook;
  • 4 follower su Twitter;
  • 0 commenti, 1 quando va bene;
  • PageRank 0 (se è un utente evoluto).

Cosa penserà? Che il sito non vale niente. Non ci sono visitatori, nessuno se lo fila, perché dovrei farlo io? Non dimenticare che l’uomo vive in società, e per questo cerca la riprova sociale e l’effetto branco: se lo fanno tutti lo faccio anch’io, se non lo fa nessuno meglio lasciare perdere.

Se lo stesso utente entrasse sullo stesso sito con duemila fan su Facebook e trenta commenti per articolo, avrebbe l’impressione di una comunità attiva e numerosa. Sarà incuriosito e leggerà i nuovi articoli, si iscriverà alla newsletter, magari diventerà fan a sua volta.

Come creare il tuo personale esercito di fan

Sto andando un po’ a ritroso qui: sono partito dai benefici di avere dei fedeli appassionati, adesso vediamo come ottenerli.

Il metodo è solo uno: conversazione, conversazione, conversazione. Parla con i tuoi fan, interagisci con loro in tutte le occasioni possibili. Rispondi ai commenti e alle email, ma soprattutto stimola la conversazione. Quello che ho notato è che molti fan non ti contattano mai per svariate ragioni: magari non hanno tempo o voglia, magari pensano di infastidirti. Al massimo lasciano un commento all’articolo, e anche questo è piuttosto raro.

Sei quindi tu a doverti prendere carico di questo problema. Fai domande alla tua lista di email, e rispondi personalmente ad ogni messaggio che riceverai (magari con un’osservazione personale), incentiva a lasciare un commento a fine articolo, chiedi il parere di chi ti segue sui social network.

Questo non potrò mai sottolinearlo abbastanza: parla come se avessi di fronte un tuo amico, non come un giornalista o una grande compagnia. Su internet le persone vogliono parlare con altre persone, sono stufe della pubblicità e dei giornalisti così distaccati dai loro problemi. Parla col cuore, senza curarti di apparire professionale a tutti i costi: è controproducente.

Più parli con le persone più loro si ricorderanno di te, e prima o poi inizieranno a considerarti un amico con cui discutere di qualsiasi cosa.

A chi serve avere una comunità attiva e numerosa

Ci sono molti modi per guadagnare con un sito internet:

  • Banner pubblicitari;
  • Promuovere prodotti altrui (affiliazione);
  • Vendere i propri prodotti.

Un gruppo di fan serve solamente alla terza categoria. I banner pubblicitari vengono cliccati praticamente solo dai nuovi visitatori, e promuovere prodotti altrui significa lasciare ad altri l’onere di sviluppare il marketing.

Ma vendere qualcosa di proprio è più remunerativo e dà soddisfazioni decisamente maggiori. Certo è più difficile: oltre alla campagna di marketing dovrai sviluppare un prodotto degno di essere venduto. Ma io dico che ne vale ampiamente la pena.

Conclusione

Se hai in mente grandi progetti per il tuo sito internet, allora il primo passo è quello di creare una comunità che ruota attorno a te e al tuo sito. Ci vuole del tempo, e per i primi 6 mesi non vedrai alcun risultato. Ma a lungo termine lo sforzo verrà ripagato.

Tu credi di avere un buon seguito?
Se hai un blog, in media quanti commenti ricevi per articolo? 🙂