Brainstorming: la tua mente è un luogo

o: di come attraverso le sessioni di brainstoming si arrivi alle grandi idee

iStock.com/lisegagne

Questo venerdì ti presento il secondo dei due guest post di Riccardo Tommasini. Se solo qualche giorno fa abbiamo tirato in ballo alcuni metodi per rimanere motivati e coccolare le proprie ispirazioni, oggi tocchiamo -come dire- l’altra sponda parlando di …brainstorming. Come si smussano le idee dalla loro forma grezza? Come si tira fuori il meglio da ogni processo creativo?

Anche questo articolo è stato, come il precedente, commentato dal sottoscritto. I corsivi sono miei, tutto il resto è farina di Riccardo. Buona lettura!

La cosa più importante oltre a selezionare i contenuti con cui veniamo in contatto è sicuramente la vostra capacità di rielaborare, la creatività, il vostro tocco personale.

Infatti, se per il primo ingrediente è “sufficiente” il tempo da impiegare, per il secondo le cose stanno un po’ diversamente.

Dipende soprattutto dalla nostra esperienza e anche da come ci organizziamo per sfruttare al meglio le capacità, ma soprattutto dal modo in cui tiriamo fuori le nostre idee.

Personalmente mi piace considerare la mia mente come un luogo (e non è solo una pratica new Age!).
Questa metafora si sposa perfettamente con la tecnica del brainstorming che è proprio ciò di cui voglio parlarvi oggi.

Considerare la mente come un posto ci rendere facile capire che per andare da un punto ad un altro dobbiamo tracciare una rotta, identificare un percorso.

Il brainstorming ed in particolare la tecnica del mind-mapping ha proprio questa funzione; costruire un diagramma a ragno dopo aver studiato dei contenuti ci può aiutare a riepilogare i punti salienti della ricerca per tradurlo poi nel nostro articolo.

E non solo in un articolo, aggiungerei. È un metodo di “tirare fuori” le idee dalla propria mente che si adatta alla grande anche nella prima definizione di un progetto a 360°, di un processo di vendita, di un percorso verso acquisizione del target. Una volta presa dimestichezza con la tecnica, personalmente la trovo quasi un flusso di coscienza: niente musica, interruzioni, distrazioni. Solo io e un foglio di carta (o MindNode) e tante possibili strade da indagare.

Inoltre è possibile costruire una scheda durante la ricerca con diversi vantaggi:

  • Note rapide e di facile ricostruzione
  • Velocizzazione del pensiero e dei collegamenti
  • Ordinamento dei propri pensieri: se fatto spesso aiuta a definire uno schema mentale ordinato.

Il brainstorming combina un approccio informale con il pensiero laterale. Così puoi rivalutare quelle idee che potevi considerare assurde o strane nella tua quotidianità.

La cosa importante è seguire alcuni accorgimenti per poterlo svolgere in maniera efficace: anzitutto prediligete un brainstorming individuale che elimina le difficoltà di un’esposizione di nuove idee in pubblico (imbarazzo, opinioni divergenti, giudizi affrettati).

Il che solleva un punto fondamentale: non fate brainstorming se non trovate una o più persone capaci di di dire apertamente ciò che pensano o si trovano, per condizione lavorativa, impacciate nel proporre “al boss” o “al responsabile” idee non già condivise o vagliate.

Non date neanche per scontato che le buone idee debbano venire solo dal gruppo di persone che sta lavorando sul progetto a livello concettuale. Cercate di coinvolgere quante più persone possano avere qualcosa da dire a riguardo e mantenete tutti i livelli di produzione (da chi stila la press-release a chi sviluppa il codice) integrati nel processo creativo. Ne abbiamo già parlato qualche tempo fa riguardo una certa Happiness Machine. 🙂

Quindi bisogna definire i problemi o gli argomenti centrali del nostro problem solving. La rilassatezza è fondamentale oltre che ad un certo tipo di concentrazione informale. Bisogna divertirsi!

La cosa più importante quando si svogle questo tipo di attività è che la valutazione delle idee deve avvenire a lavoro finito.

La parola chiave è spontaneità. Niente idee cassate a priori o porte chiuse perché “tanto non si può fare”. Non puoi mai sapere dove una sessione di brainstorming caricata a dovere ti dovrà portare. Per questo è anche importante (anche se a scriverlo sembra quasi scontato) fare i brainstorming a mente fresca. Evitate sessioni lunghe e frustranti all’interno delle quali far uscire la soluzione a tutti i costi. E non incastrate a forza meeting di questo tipo pensando di poter spremere le menti sino allo stremo.

E tu come costruisci il tuoi post? Come organizzi le tue ricerche?

Altre risorse

Questa sezione la aggiungo io 🙂 Di seguito trovi una manciata di altri spunti interessanti sui diversi metodi di brainstorming, sui servizi online più utilizzati e un paio di contenuti che esplicano, nel concreto, cosa voglia dire “mappare un progetto” prima ancora che questo nasca.

Vuoi pubblicare anche tu un guest post su queste pagine?
Non devi fare altro che leggere le linee guida e propormelo oggi stesso!

Riccardo Tommasini

Riccardo Tommasini

Riccardo scrive per e fa parte della redazione di Dynamick, un portale che tratta quotidianamente di SEO, marketing e design. Scrive di numerosi argomenti e non ha mai smesso di amare i blog come metodo di condivisione di esperienze.