Quello che segue è un guest post di Luca Panzarella: oggi parliamo di Ebook, di strategie e di esperienze concrete. Vuoi proporre un guest post per queste pagine? Punta il browser qui. Buona lettura! 🙂
Un anno e mezzo fa decido di vendere un ebook online, si chiama “Vivere Freelance” ed è una guida romanzata. Su cosa significhi guida romanzata non ci giurerei neanch’io; ma suonava bene e comunque poco importa ai fini di questo post.
Quello che conta è che il giorno del lancio vendo due copie e così sarà ogni giorno nei trenta successivi.
In poco più di un anno vendo 500 copie, prezzo di copertina tra i sedici e i ventuno euro a seconda della versione ebook o cartacea. Fai tu i conti.
Ma veniamo a noi.
Tu sei qui per capire come far funzionare le vendite del tuo ebook, mica del mio.
Tipo: dei giudizi su cosa ha funzionato e cosa no. E dei consigli. E una morale alla fine.
Fantastico.
Ci piace.
Si comincia.
I Marketplace dei libri
Siti come Ilmiolibro.it e amazon.com sono delle ottime vetrine per gente distratta e troppo varia. Difficile trovare la persona giusta, al momento giusto e con la voglia di acquistare.
Così finisce che su questi canali vendo solo quattro copie in un anno.
Dice: perché è un libro italiano. Non so. Ho anche una piccola esperienza con un libro in inglese: zero vendite. Infine del tuo acquirente non conosci nulla: nessuna email a cui puoi inviare offerte successive, niente di niente.
I marketplace di libri sono degli ottimi carrelli della spesa, ma non mi pare abbiano una community così forte da far convertire un navigatore disattento in un cliente felice.
Quindi: una volta che hai messo il tuo libro lì, il lavoro è appena cominciato.
Il prezzo di copertina
Capiscimi: settimane di studi per individuare il prezzo perfetto e poi scopri che la realtà è molto più semplice di come la immagini.
Chi ha interesse a comprare il libro pensa che il prezzo sia onesto e lo compra; chi non ha interesse ti accusa di essere un ladro e non compra. Magari lo ruba.
Ecco un dato che mi ha sempre colpito: alla fine della demo (scaricabile gratuitamente) c’è un sconto del 10% per convincerti ad acquistare il libro. È un piccolo sconto, e va bene; ma stupisce che delle 500 copie solo in tre lo abbiano effettivamente utilizzato.
A chi compra il libro cartaceo do la possibilità di regalarne una copia con uno sconto del 40%: nessuno lo ha fatto. Eppure almeno il 40% delle vendite sono avvenute grazie al passaparola.
Dunque? Dunque il prezzo è un dato meno sensibile di quanto siamo istintivamente portati a pensare.
C’è chi compra e chi non compra. A prescindere del prezzo.
Lulu.com
Lulu.com, altro marketplace di libri, è senza dubbio il migliore. Ti regala un codice ISBN e con pochi click metti subito in vendita il tuo libro.
Il problema è nei costi: prende il 20% per ogni acquisto della versione ebook e quasi 10 euro di costo fisso per pubblicare un libro e spedirlo con tempi lunghissimi. Un disastro.
La stampa dei libri
Dopo i primi mille euro decido di fare sul serio.
Chiudo l’account Lulu e costruisco un ecommerce in WordPress.
Ordino le prime cinquanta copie stampate su Pressup.it.
Non sono miei amici e credo che come loro ce ne siano tanti; però mi sono trovato bene, fanno un preventivo immediato e allora si beccano questa citazione. Costo totale per copia: 3,50 euro.
Spedizioni
Devo confessare una cosa.
Che siccome sono un maniaco, non mi bastava scrivere un libro, impaginarlo e ordinare le copie a casa.
No.
Così sono andato su ebay, ho ordinato cento buste gialle a dieci euro e ho cominciato a spedire.
Come? Con le Poste Italiane.
Calma con quei pomodori, posso spiegare tutto.
Servizio “Piegolibro” a 1,60 €. Spedisci in tutta Italia in tre-quattro giorni.
Ed è vero.
La lista
Una cosa che ti chiedono tutti quando vuoi fare un business del genere è: “Sì, ma ce l’hai la lista?”. La lista altro non è che una sfliza di email a cui promuovere il tuo libro. Di solito quando fai scaricare un libro dai una demo in cambio dell’email: e così cominci a popolare la tua lista.
Il problema però è che ti perdi l’aspetto social: chi scarica la tua demo potrebbe volere condividere l’azione che sta facendo.
La soluzione finale è un po’ articolata, non credo l’abbia mai usata nessuno e non so se vale più del metodo classico.
Ad ogni modo funziona così: per scaricare l’anteprima gratuita di Vivere Freelance devi prima condividere un tweet o uno status su Facebook tramite il servizio Pay with a Tweet. Alla fine della demo c’è una pagina con scritto: vuoi leggere la seconda parte della demo? Lascia la tua email.
Alla fine della seconda demo c’è un link all’acquisto diretto.
Personalizzazione
Sono stupidaggini, lo so che sono stupidaggini. Vezzi da scrittore romantico.
Ma questo è.
Scrivo un pensiero su ogni libro che spedisco. Inserisco nella busta un adesivo. Contatto l’autore rassicurandolo che riceverà presto il suo libro.
Lui mi scrive che grazie, che sai, sto decidendo proprio adesso se questa è la vita che fa per me, che ha paura, che mi farà sapere.
Di solito a fine lettura mi rimanda un’email.
Delle volte mi racconta la storia della propria vita.
Così.
Non c’è una domanda alla fine.
Storia della vita: punto.
Qualche volta mi ringrazia.
Ora: non c’è niente che indichi che questa attività si traduca in più vendite.
Ma io sono un tipo che va a sensazioni.
E la sensazione è quella di essermi meritato il passaparola che lega una vendita all’altra.
Morale
Prima di auto-pubblicare Vivere Freelance avevo chiesto a qualche casa editrice simpatizzante.
Nessuno mi ha mai risposto.
Se qualcuno avesse accettato probabilmente oggi avrei venduto il doppio delle copie, guadagnando l’equivalente di una pizza. Scrivi libri per guadagnare, per parlare a quante più persone possibili o per acquisirne lo status symbol? A te la scelta.
Quello che ho capito io è: fai le cose da solo.
Che poi è la lezione di tutta la mia vita.
È più difficile, faticoso e rischioso.
Ma decisamente più gratificante.