Piccolo elogio della feature

Solo un’altra, dai

Come inserire nuova feature sito web
©Sentavio/Shutterstock.com

Più o meno da quando esiste WordPress, l’idea del “fare blogging” ha trovato tutta una serie di applicazioni limitate solo dalla fantasia. Community operose hanno dimostrato parecchie volte di poter presentare soluzioni (leggi, plugin & codice) a qualunque tipo di necessità del blogger moderno.

Insomma, ci riempiamo i siti e i blog di funzionalità al costo di qualche click o – quando va male – qualche decina di euro per l’acquisto di un plugin. Così, ritroviamo sidebar che superano triplicando la lunghezza di un post medio. Intestazioni e chiusure di post con più pulsanti del cruscotto di K.I.T.T. Suona familiare? 🙂

Feature su feature, che spesso semplicemente vengono lasciate a loro stesse. Hai mai pensato a cosa significa davvero aggiungere una qualunque nuova feature sul tuo layout? A cosa significa nell’equilibrio del tuo sito e della proposta che fai ai tuoi lettori?

1. Se esiste, la userò

Banale, vero? E cosa mi dici quando la tua meravigliosa funzione non, hem, funziona? Se mi proponi un pulsante di share in più, un modulo d’iscrizione, un blocco di post correlati, mi aspetto che ciò che mi stai proponendo funzioni. Che non mi faccia perdere tempo e click.

Domanda: quanto spesso controlli che tutte le feature del tuo blog stiano ancora facendo il loro dovere?

2. Se esiste, occupa spazio

Pià che rincorrere la chimera del “voglio che il mio sito faccia più cose, perché l’ho visto fare ad altri” ricorda che tutto ciò che aggiungi occupa spazio. E ne sottrae a parti di layout forse più importanti.

Domanda: sai indicare al volo dove e come stai chiedendo ai tuoi lettori di rimanere in contatto con te?

3. Se esiste, occupa attenzione

E in particolare, occupare spazio significa occupare attenzione. Vuoi davvero mostarmi l’ennesima widget o per te è più importante che decida d’iscrivermi alla tua newsletter, lasciare un commento o seguirti su un social?

La mia attenzione è limitata: non sprecarla ponendomi sotto gli occhi funzioni e accrocchi che non sono per te assolutamente vitali in ottica di conversione.

Domanda: in un layout, la dimensione è conseguente all’importanza che diamo a quel blocco. Quanto spazio occupano feature marginali?

4. Se esiste, va tracciata

Se una feature esiste, sul tuo sito, hai bisogno di tracciarla. Altrimenti non serve a niente ed è solo un esercizio di stile.

Tracciare significa comprendere le basi della web analytics e impostare eventi e pageview virtuali. Significa predisporre le giuste trappole per intercettarne l’uso e (soprattutto) il contesto da parte degli utenti. Così, alla fine, da scoprire se davvero qualcuno stia considerando utile la nostra proposta. E, eventualmente, avere l’onestà intellettuale di eliminare qualcosa che non viene semplicemente usato.

Domanda: Google Analytics è un ottimo strumento per iniziare a tracciare tutto ciò che è cambio-di-pagina. Stai tracciando tutto il resto, come click su pulsanti, widget e altri componenti di diverso tipo?

Equilibrio

Quello che cerchiamo, alla fine, è equilibrio. Un equilibrio che si raggiunge partendo dal minimo necessario. Da quel Minimum Viable Product di cui spesso scrivo e aggiungendo, e progressivamente tracciando, ogni nuova proposta al nostro target.

immagine: ©Sentavio – Shutterstock.com

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

1 commento

  1. Particolarmente d’accordo con il primo punto, c’è da considerare che il conflitto tra plugin non è raro, e quindi ogni volta che se ne aggiunge uno bisognerebbe controllare il corretto funzionamento di tutte le funzioni del sito/blog…