Dice: “Cosa ci fai con 2.2 milioni di campagne DEM in archivio?”
Beh, Se ti chiami Campaign Monitor, selezioni tra tutti 100.000 iscritti in grado di generare almeno il 50% di aperture e il 5% di click e guardi alle statistiche. Con un sacchetto di pop corn bello grande.
Il risultato è un interessantissimo guest post pubblicato la settimana scorsa su KissMetrics in cui Agata riversa letteralmente una tonnellata di informazioni utili. Quasi una checklist pronto uso per chiunque voglia iniziare a spedire oggi la propria newsletter.
- 1. Inserisci la chiamata all’azione above-the-fold
- 2. Beh, ripetila anche below-the-fold, idealmente a chiusura del messaggio
- 3. Inserisci link su precise chiamate all’azione
- 4. Distribuisci link di minore importanza su tutto il layout
- 5. Utilizza oggetti concisi, la media rilevata è di 39 caratteri per 7 parole totali
- 6. La tipografia è la chiave per guidare l’occhio verso l’azione desiderata
Ancora più interessante?
Non sembra avere nessuna rilevanza l’uso di una singola colonna o di colonne multiple. Se è vero che personalmente propendo per la singola colonna, i dati non sembrano raccontare granché in questo senso.
Allo stesso modo non influisce la composizione di messaggi forzatamente estesi o estremamente compatti, siano questi composti da sole immagini, puro testo o un mix di essi.
Costruire una campagna DEM efficace è qualcosa di estremamente …sottile. Per chi ci lavora ogni giorno, trovare confermati alcuni capisaldi fa sicuramente più che piacere, ben sperare per il futuro.
Quello che vedo nel report è soprattutto una conferma al fatto che la newsletter efficace è ancora quella che sottende contenuto efficace. Per l’utente, non sembra cambiare. Per fortuna.
Che ne pensi?
Quante delle newsletter che leggi ogni giorno rispettano questa checklist? 😛