5 Cose che può ancora insegnarci “Una poltrona per due”

Trading Places - Una poltrona per due
Trading Places - Una poltrona per due

È una favola di Natale, a modo suo.
È un classico della programmazione televisiva italiana.

E un film che semplicemente adori, anche dopo tutti questi anni.

È “Trading Places” (aka “Una poltrona per due”), film del 1983 diretto da John Landis e interpretato, tra gli altri, da Dan Aykroyd, Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis.

Ed è, probabilmente, anche il miglior film esistente che parla di business. Ecco cinque cose che, dopo 37 anni, può ancora insegnarci.

La trama, in trenta secondi

Mortimer e Randolph Duke, due finanzieri di Philadelphia anziani, facoltosi e annoiati, scommettono di poter scambiare la vita del loro giovane manager Louis Winthorpe III (Dan Aykroyd) con quella dell’imbroglione senzatetto Billy Ray Valentine (Eddie Murphy), convinti che sia l’ambiente a determinare l’uomo e non i suoi geni.

Nella discesa verso la disperazione del primo e l’inaspettato successo del secondo, soltanto la prostituta Ophelia (Jamie Lee Curtis) prima e il maggiordomo Coleman (Denholm Elliott) poi aiuteranno i due a ritrovarsi, scoprire l’inganno e organizzare insieme un’elaborata vendetta finanziaria.

Dai, c’è ancora qualcuno che non l’ha visto? 🙂

1. Non puoi controllare tutto

Portava la mia cravatta di Harvard! No, dico, la mia cravatta di Harvard! Dio, che orrore! Come se ci fosse andato lui, ad Harvard, quell’imbecille!
-Louis

Lascia guidare i numeri

Lo realizza molto bene Louis, vittima della scommessa (da un dollaro!) dei fratelli Duke che mette in moto gli eventi della pellicola.

Chi lavora nel marketing – imprenditori e dipendenti, poco cambia – rischia spesso di finire nella trappola del controllo a tutti i costi.

Eppure, ci sono aspetti della tua vita e del tuo lavoro su cui hai influenza diretta (e che puoi controllare) e aspetti che per quanto ti possa sforzare semplicemente non dipendono da te.

Non puoi controllare tutto. E va benissimo così.

2. Cura i dettagli

Fà vedere le mani. Mani morbide, con tanto di manicure. Tu non hai lavorato un giorno in vita tua, giusto? Io lo so che me ne pentirò… – Ophelia

C’è sempre spazio per farlo meglio

Il povero (ora letteralmente) Louis sarebbe rimasto per strada se non avesse incrociato per puro caso Ophelia – vera eroina! – e questa non avesse notato un dettaglio fondamentale.

Il dettaglio a cui i Duke non avevano pensato? Le mani di Louis. Mani di chi lavora con i numeri e non di uno squattrinato: valeva forse la pena ascoltare la sua strampalata storia.

I piccoli dettagli fanno tutta la differenza. Magari non li noterà ogni persona là fuori, ma chi per te è davvero importante, credimi, ci farà caso.

3. Insieme vai più distante

Sono stati i Dukes! Sono stati i Dukes! Sono stati i Dukes! – Billy Ray
Tu sei un uomo morto, Valentine! – Louis

Come lavorare con persone interessanti

Una scena epica arriva poco dopo la metà, in cui Louis e Billy Ray si ritrovano finalmente insieme a dipanare le fila dell’inganno che li ha visti vittime.

È il momento del “Sono stati i Dukes! Sono stati i Dukes!” e di un cambio scena che vede Louis intendo a pulire la canna di una carabina mentre Coleman consegna altri fucili e Ophelia mangia un’insalata di fronte alla TV.

Il loro riscatto avverrà grazie a un elaborato lavoro di squadra, che muoverà la seconda parte della pellicola tra improbabili travestimenti e un treno di festeggianti diretto a New York.

Spesso, si pensa che a fare da soli si faccia prima.
È vero, da soli si è più veloci. Più agili.

Eppure, insieme si va più distante. E con meno peso sulle spalle.
Non ti accorgi della differenza fino a che non ci provi davvero.

4. Non essere arrogante

Tu e il tuo cavolo di Premio Nobel! Brutto idiota! -Mortimer

L’ego del marketer nel successo di una strategia di web marketing

Ah, i Duke. Dietro al loro impero finanziario, alla villa, al circolo riservato e alla servitù, pensavano di essere indistruttibili.
E invece no. Nessuno lo è.

Sai, si può fare business e avere empatia.
Si può lavorare nel marketing e farsi molto più di una risata.

Si può prendere la vita seriamente, ma con il cuore leggero.
Non essere arrogante, pensa ai Duke.

5. Pensa alla grande, sii ottimista

Pensa alla grande, sii ottimista! Non dare mai segni di debolezza, mira sempre dritto alla gola. Compra a poco e vendi a molto. La paura è un problema che non ti riguarda! Nessuna esperienza precedente può averti preparato per assistere alla carneficina a cui assisterai fra poco – Louis

Diventa un esperto

Sì, è vero, la citazione prosegue dipingendo l’immagine un po’ stereotipata di chi lavora nel campo della finanza. Di chi deve mettere da parte amicizie e sentimenti perché “sono solo affari”.

Eppure, quel “Pensa alla grande, sii ottimista” piazzato lì in apertura l’ho sempre visto come un… ricordarsi delle cose importanti.

Come per ricordarsi che, alla fine, vince chi è resiliente, sogna in grande e non demorde.

Buon Natale!

Nel mondo del digital delivery fa un po’ sorridere pensare di rimandarci alla sera della vigilia di Natale, per ripercorrere ancora una volta la cara vecchia avventura di Louis e Billy Ray, impegnati ciascuno a fare del proprio meglio nel pasticcio in cui si è venuto a trovare.

Eppure, sì, anche quest’anno “Una poltrona per due” è confermato in TV.
Stesso posto, stessa ora.

Mica si può mancare.
Buone feste!