Tra gli articoli di questo blog e quando mi trovo di fronte a un cliente torno spesso su un tema: fare le cose meglio è possibile. È un buon concetto: semplice, appetibile. Si passa in fretta durante una chiacchierata.
“C’è sempre spazio per farlo meglio.”
Con l’idea, in origine, di voler spingere le persone a essere ambiziose. A voler alzare la posta, quando si muovono in rete. A riflettere su quanto ancora oggi manchi, intorno a noi, in termini di prodotti e servizi davvero eccellenti.
Mi sono reso conto però di non aver mai davvero approfondito il tema.
Così, eccoci qua. 🙂
Cosa significa, in termini più ampi, che c’è sempre spazio per fare le cose meglio?
Significa che in rete, salvo rarissime eccezioni, esiste ancora un largo margine di miglioramento su esperienza utente, qualità del prodotto, qualità del messaggio. Non importa (o quasi) quale sia la tua nicchia: anche il più efficace dei tuoi competitor ti avrà lasciato aperti degli spiragli.
Significa anche che più passa il tempo, più si alza l’asticella dell’aspettativa del cliente: nuove meccaniche di comunicazione e coinvolgimento diventano assodate. Nuovi strumenti e opportunità diventano appetibili a costi minori. Terreno fertile per realtà snelle e reattive.
Più passa il tempo, più i modi per farlo meglio aumentano.
Tuttavia, non è affatto un processo scontato. “Farlo meglio” non significa lanciare qualcosa di già visto con un nome, grafica o logo diversi. Lanciare l’ennesimo clone-di-qualcosa sperando di pescare nel mucchio utenti desiderosi di cambiamento non è strategia.
Significa invece interpretare ciò che manca come offerta al target, analizzando i propri competitor e i loro metodi d’ingaggio. Scoprire dove (e possibilmente, perché) sussistano zone di miglioramento nei prodotti e nei servizi di chi già domina la nostra nicchia. E agire in maniera puntuale.
Se pensi di dover scavare a fondo, ti sbagli.
Spesso ciò che non funziona è sotto gli occhi di tutti. Solo, preferiamo non vederlo. Preferiamo bearci dietro un nuovo scintillante layout che nasconde meccaniche obsolete. Dietro a ristrutturazioni o startup che lavorano sul lucidare la carrozzeria sportiva montando sotto al cofano il motore di un’utilitaria.
La realtà?
Tieniti forte.
Le idee geniali sono concetti semplici, rifiniti e portati alla perfezione.
Cosa che è più difficile accettare di quanto non sembri.
Se vendi un prodotto, io cliente voglio poterlo comprare in fretta, al prezzo migliore, con consegna rapida. E voglio evitarmi magagne nel caso qualcosa vada storto prima o dopo averlo ricevuto. Amazon non è il leader su più nicchie per motivi misteriosi: fa tutte queste cose ovvie e banali da immaginarsi con eccellenti risultati.
Se vendi un servizio voglio che risolva il mio problema capendo quale realtà io, tuo cliente, sto vivendo. Voglio venire vincolato il meno possibile e mi aspetto un’assistenza robusta e capace di dialogare.
Non serve “di più” per farlo meglio.
Significa portare all’eccellenza concetti semplici.
“Fare le cose meglio” è in realtà un processo, non un punto d’arrivo. Più il tempo passa, più opportunità si aprono. E ancora, nuovi giocatori vorranno provare a fare ciò che fai, meglio.
È difficile giocare questa partita? Sì.
Richiede umiltà? Certo.
Ma è l’unico modo di pensare che cambia le cose.
Insomma, come si usa dire da qualche tempo, “Don’t work hard, work smart!” 🙂
Assolutamente d’accordo, copiare è un buon modo per arrivare secondi, ma per essere primi bisogna rispondere ad una domanda ancora irrisolta!
Grazie della lettura
Riflessione che condivido in pieno …… c’è sempre spazio per fare meglio ? si …. se si guarda il mondo con gli occhi di un bambino e l’esperienza professionale di un adulto, ma con tanta umiltà. Credo sia il giusto mix per guardare lontano e avere l’opportunità di ” fare meglio ” !
Come darti torto! C’è sempre spazio per farlo meglio… qualche tempo fa ho riletto i primi articoli del mio blog ed ho pensato “cavolo, potevo fare molto meglio”.
Eppure quando sono stati scritti ero convinto che tutto il contenuto creato era “il top” che potessi fare.
Per quanto riguarda le idee geniali… beh, la semplicità è linfa vitale. Spesso si fa una strana correlazione tra complessità e idea geniale, io sono del parere che un’idea geniale non è complessa, è innovativa, rivoluzionaria ed estremamente semplice! La complessità si lascia ai burocrati 🙂