Non sono mai stato il tipo di persona che considera i social network dei misteriosi mondi a parte dominati da altrettanto misteriose ed elitarie regole.
Men che meno sono così propenso ad ascoltare annuendo tutti quei professionisti che concretizzano le loro attività di marketing in rete in qualcosa del tipo: “Hey, conversiamo di più e vediamo che succede!”.
“If it doesn’t makes dollars it doesn’t make sense” dicono con lo sguardo truce gli americani.
E hanno una gran ragione.
Se non sei in grado di determinare il punto di partenza in cui ti trovi e stabilire un punto di arrivo, tutta la tua fantastica attività di marketing in rete non varrà granché. E durante il tragitto verso il tuo obiettivo i ROI, anche se non sempre così semplici e precisi da determinare come in altri ambiti, ci sono e vanno considerati se vuoi apparire credibile.
Tuttavia, pur con queste (scontate?) premesse, ancora moltissime aziende si perdono nel più classico dei bicchieri d’acqua quando si tratta di decidere come valutare le proprie performance.
Queste aziende scelgono le loro metriche solo dopo aver iniziato a muoversi online.
Con il risultato che quasi inconsciamente finiscono per adottare metri di valutazione che già indirizzano a risultati positivi. Valori che non richiedono un così grande sforzo per essere migliorati e che, in definitiva, non risolvono granché dei problemi alla base.
Invertendo il processo, e confrontandosi con i propri clienti sui metodi di misurazione dei risultati prima di aver anche solo accennato qualsiasi tipo di attività si può ragionare a mente sgombra. Anche il meno tecnologico dei brand può dopotutto andare dritto al succo del discorso e formulare la più semplice delle richieste del tipo: “Voglio che i miei utenti passino più tempo sulle mie pagine” oppure “Voglio portare più gente verso la mia nuova newsletter” o ancora “Voglio che la mia newsletter mi porti più reali clienti”.
Niente di così pauroso, non è vero? 🙂
Stabilire a priori le metriche sulle quali confrontarsi non è solo un modo per lavorare meglio su un progetto, concentrandosi su ciò che davvero conta togliendo dalla scacchiera ciò che può apparire (per il momento, magari) irrilevante; è soprattutto un modo per rendere davvero conscio il cliente di cosa comporti la nostra attività di consulente o partner nelle sue attività di promozione.
Con buona pace di quel: “Conversiamo di più e vediamo come va”.
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