Ci siamo.
È di nuovo quel periodo dell’anno.
Quel momento in cui molte aziende là fuori stanno valutando insieme ai loro consulenti se e come gestire le proprie campagne PPC durante i mesi più caldi dell’anno. Se gettarsi tutto alle spalle e partire – ombrellone sotto braccio – alla volta di una spiaggia qualsiasi (spoiler: appetibile, ma sconsigliato) oppure spingere al massimo, perfezionando il comportamento delle proprie campagne in Google AdWords o Facebook Ads.
Ecco alcuni consigli per spendere al meglio le settimane a venire.
1. Guarda al tuo business
Due sono i casi: il tuo è un business attivo tutto l’anno, in cui i tuoi prodotti o servizi sono fruibili senza alcun problema anche d’estate, oppure fai parte di una nicchia in cui i mesi estivi presentano una sorta di calo fisiologico. Perché calano le ricerche e l’attenzione degli utenti. Perché il tuo prodotto non è adatto. Capita.
Questa è un’informazione che dovresti avere ben chiara a prescindere da eventuali attività PPC in rete, tuttavia il ragionamento in campo ADV si complica. La vera forza di una campagna ADV è data dal poter seminare nella mente dell’utente un’idea che nel tempo può diventare un contatto, o una vendita vera e propria.
Se progetti una chiusura in alcune settimane di agosto – perché non sei un e-commerce e i tuoi servizi hanno un calo naturale di interesse sino a metà settembre – non ha molto senso spingere imperterriti sino all’ultimo giorno con la stessa, identica, serie di campagne che impiegavi da inizio anno e poi… sparire del tutto. Non è granché rispondere a un lead arrivato il 12 di agosto con un “Hey, grazie per l’interesse, ma i commerciali tornano a settembre!”.
2. Valuta dati stagionali
Così, se è il tuo primo anno di attività, il rischio è di dover ragionare con la pancia più che con i dati. Se invece non è il tuo primo anno in campo ADV, avrai probabilmente dati con cui confrontati anno-su-anno per stabilire se, come e fino a quando spingere con le tue campagne.
Guarda in particolare a fluttuazioni legate a:
- CPC
- CTR
- Posizione media (in AdWords)
- Copertura (in Facebook Ads)
- Conversioni per settimana
Ovvero a dati che ti possano donare visibilità su una costante o minore reattività del pubblico quando di fronte alle tue campagne. Talvolta queste informazioni possono arrivare sotto forma di stimoli diversi da altri reparti, dai venditori, da esperienze parallele in altri canali pubblicitari. Attingi a ogni fonte necessaria a costruire un minimo scenario.
3. Rifletti sui dispositivi
Una cosa capita d’estate: la gente va in vacanza.
In altre parole, cambia il contesto.
Se in maggio, giugno e luglio puoi raggiungere una nutrita base di utenti ancora di fronte al monitor, potresti ragionare su quante di queste persone saranno ancora sedute alla scrivania (o in salotto) al 13 di agosto. Forse il tuo è un prodotto che ben si presta a una maggiore spinta su mobile durante i mesi più caldi. Forse hai una proposta specifica che ben si adatta a essere trovata su smartphone rispetto alla solita routine casa & ufficio.
Guarda alla tendenza dei dati: noti una crescita in termini di interazione su smartphone e tablet a ridosso dei mesi estivi?
4. Sfrutta il dayparting
Ovvero, la possibilità di dividere per giorno della settimana e per ora del giorno l’erogazione dei tuoi annunci. Se è vero che potresti notare un migliore utilizzo dei tuoi annunci da dispositivo mobile, è altrettanto vero che potresti notare una fluttuazione durante i weekend.
Se il tuo è un servizio poco “emozionale” rispetto a tanti altri, forse vorrai concentrare il tuo budget in orari del giorno e in giorni della settimana che permettano la giusta calma e tranquillità necessaria da parte dell’utente per interagire con i tuoi annunci.
Se il tuo è un prodotto fisiologicamente “estivo” (un locale a tema, un ristorante, un prodotto o servizio che trova particolarmente d’estate la sua vera natura) vorrai centrare ancora di più la tua offerta sulla fine della giornata e su tutti i giorni del solo mese d’agosto. Maggiore tempo libero, diversa la pianificazione giornaliera e oraria dei tuoi annunci.
5. Usa le regole automatizzate
Talvolta è necessario staccare, sapendo di poter contare su un nutrito set di automatismi per gestire le proprie campagne. Ricorda l’esistenza delle Regole Automatizzate in Google AdWords e Facebook Ads per intervenire sullo stato di attivazione di campagne, gruppi di annunci e annunci.
Con un po’ di pratica, diventerà piuttosto intuitivo programmare piccole – ma preziose – integrazioni ai messaggi mano a mano che scorrono le settimane più calde, ricevendo comodi alert senza dover necessariamente tornare ogni giorno, in prima persona, sullo strumento.
6. Valuta campagne separate
Il mio consiglio è di valutare, per attività spot pensate per i mesi estivi, campagne separate da poter programmare, erogare e archiviare al termine indipendentemente da quella che potremo definire “l’attività standard”.
Quando ne trarrai beneficio?
L’anno seguente, potendo confrontare la resa di attività anno-su-anno. Come scrivevo poco sopra.
7. Tieni a mente il remarketing
Infine, un aspetto non così banale. Se, come dovresti, hai attive più campagne che descrivono un’architettura ADV ben razionalizzata, ridurre semplicemente il budget a una cifra per te comoda o spegnere del tutto alcuni fronti non è la scelta migliore.
Considera le tue campagne come un meccanismo ben oliato, in cui l’eventuale mancanza di un ingranaggio per più settimane di fila può incidere anche pesantemente sull’ingresso di pubblico profilato in remarketing. Questo al di là delle conversioni ricevute o del loro costo. Superare un mese di vacanza del tutto privi di un’attività ADV avrà come unico risultato svuotare una corposa fetta dei tuoi elenchi rendendo molto più complessa la loro ripresa.
Con le pinne, fucile e occhiali
I mesi estivi possono essere incredibilmente proficui per brand che vedono nel ricambio stagionale il proprio punto di forza. Tuttavia, razionalizzare un investimento in mesi più spiccatamente vacanzieri non è così banale. Tu come hai scelto di comportarti?
Ciao, il mio sito è un po’ in contro-tendenza, funziona solo d’estate e spero produca tanti introiti.
Secondo me hai veramente ragione quando dici che bisogna imparare a capire la stagionalità delle nicchie, perchè spesso molti si allarmano quando notano un calo al loro sito, per poi scoprire che tale flessione puo’ essere fisiologica, perchè il loro sito (ad esempio) parla di torte al cioccolato e in estate possono subire un calo anche considerevole.