La domanda, alla fine, sta tutta nel titolo: quanto conta l’ego di chi cura una strategia di digital marketing nel successo ottenuto?
Più cresce l’esperienza, più diventa difficile separarsi da un modo maggiormente consapevole di guardare alle cose. È naturale. Più si diventa esperti, più si vede tutto. Sempre. Così, diventa anche più complesso guardare a una strategia di marketing per ciò che è davvero, piuttosto che per come si muove dietro le quinte.
Il rischio è di dare attenzione esagerata a dettagli che soddisfano il nostro ego ma che il pubblico non noterà (oltre una certa soglia). Peggio ancora, fare nostro un pregiudizio sulla validità di tattiche alternative a quelle già sperimentate.
Il fatto è che per il cliente ciò che conta è ciò che si vede (e se non si vede non esiste, ricordi?). Il cliente non conosce tutte le infinite possibilità che avrebbe potuto incrociare, oltre quella che si è concretizzata nel suo caso.
Conoscere, da professionisti, questa incredibile varietà di scelte a nostra disposizione rischia di catapultarci in un loop dove cerchiamo la perfezione a scapito dell’efficacia. Una bolla in cui si cerca di applicare soluzioni consolidate per inseguire una facile gratificazione in termini di risultati, senza uscire troppo dal seminato.
Un programmatore potrebbe dare tutta la propria attenzione all’ennesima scelta progettuale, pure importante, dimenticandosi dell’impatto sul target (“Hey, rivediamo ancora una volta la logica di gestione del portfolio!”). Un designer potrebbe ricercare in campagne ADV l’ennesimo banner “bello”, senza ricordare che “bello” non significa necessariamente “efficace”.
Per un professionista coltivare il proprio ego e la propria sicurezza è fondamentale. Ma arriva un momento in ogni progetto in cui è bene riporre il proprio ego in favore dei risultati. O delle priorità più ampie della strategia in corso. Vale a tutti i livelli: quando il progetto è il nostro o quando coccoliamo quello di un cliente.
Tutto riguarda i numeri
Quando si scrive che fare marketing significa guardare ai numeri, per alcuni la cosa suona come fredda e arida. Tutt’altro. I numeri raccontano una storia. Solo, spesso questa storia non piace al nostro ego. O è troppo diversa dalle aspettative iniziali. O richiede di tornare sui propri passi, lasciando che sia il cliente a indicarci ciò che davvero funziona.
Quanto conta l’ego in una strategia di marketing?