Quello che segue è un guest post di Francesca Zadra. Oggi insieme a Francesca parliamo di content marketplace e di vantaggi per blogger grandi e piccoli. Mai usato uno? 🙂
Dopo aver parlato di quanto sia duro il lavoro del blogger, ecco un insider tip per creare post velocemente con un investimento in termini di budget flessibile. Si chiama content marketplace ed è il pane quotidiano di chi, per lavoro, ha bisogno di produrre contenuto testuale per il web.
Ecco quali strade può prendere un blogger per concedersi più di una sola pausa caffè durante la giornata.
Le quattro fatiche di un blogger
Ercole ne fece sette. Un blogger ne ha solo quattro; in compenso affronta i suoi demoni più volte alla settimana. Anche se le conosci già, ecco per chiarezza le quattro fatiche che ogni blogger deve affrontare per produrre un buon post:
- Ricerca delle informazioni;
- Scrittura della prima bozza;
- Correzione (ebbene sì);
- Pubblicazione, social newtork inclusi.
Quanto tempo si impiega mediamente per realizzare un articolo? Tanto, spesso troppo.
Grazie ad una rete di autori ben consolidata e ad un portale di interfaccia, portali come greatcontent.it lavorano con vari committenti che delegano una parte o tutta la scrittura degli articoli a terzi ed investono altrove il proprio tempo.
Blogger incontra autore
Un content marketplace è dunque un portale online dove un committente può mettersi in contatto con un autore per la realizzazione di un testo. Al contrario delle dinamiche freelance c’è una redazione interna che garantisce determinati standard di qualità e gestisce la burocrazia.
Il tutto vale sia in italiano che in alcune lingue straniere.
Paure Vs vantaggi
Dal punto di vista del blogger, l’unico ostacolo da superare è lo scetticismo o paura di delegare parte del lavoro. I vantaggi però sono molti. A partire dai diritti d’autore: i content marketplace sono strumenti anonimi e chi li utilizza può firmare con il proprio nome gli articoli anche se scritti da altri.
Vediamo tre scorciatoie per arrivare alla pubblicazione di un post, in base al budget a disposizione e al tempo che si può risparmiare:
1. Budget: minimo; Tempo risparmiato: mezza giornata
Il blogger a budget ridotto, spesso diciamo con i soli proventi Adsense, può ritagliarsi mezza giornata libera dalla stesura di un articolo con la scorciatoia numero uno: lasciando redigere la bozza ad un’altra persona. Far scrivere un contenuto ad un autore di buona esperienza costa un paio di centesimi a parola: basta fornire indicazioni sulla tematica e sulle fonti da cui attingere informazioni.
Questa scorciatoia è adatta a (quasi) tutte le tasche. Permette di mantenere il controllo sia delle fonti che della revisione, aggirando così la già citata paura di delegare almeno parzialmente.
Risparmiato il grosso del tempo, ci si potrà concentrare sulla limatura e sulla pubblicazione dell’articolo, integrando link strategici e immagini.
2. Budget: medio; Tempo risparmiato: il weekend
Se il budget a disposizione è un po’ più alto, si può delegare non solo la redazione della bozza, ma anche il lavoro di ricerca delle informazioni ad un autore esperto nell’area tematica del testo, indicando solamente il tema principale e riservandosi l’ultima parola sulle revisioni.
Questa opzione funziona bene anche su grande scala, permette di risparmiare molto tempo e richiede un investimento economico ancora modesto. È la soluzione che adotta la maggior parte delle agenzie web che deve scrivere o migliorare i contenuti per i propri clienti, o i proprietari di un network di blog difficile da tenere sotto controllo da soli.
Repetita iuvant, l’arte della perseveranza: infatti applicare questo metodo con una certa frequenza permette di imbattersi nell’Autore Perfetto che potrebbe diventare un grande alleato per la gestione dei post. E il tempo risparmiato aumenta.
3. Budget: generoso; Tempo risparmiato: una vacanza
Ecco la soluzione per blogger che si sono finalmente meritati una bella vacanza. Si concretizza nella possibilità chiedere che siano gli autori stessi del network a proporre le tematiche, dopo aver linkato o descritto brevemente il progetto. Con una sola fava due piccioni: il soggetto del post e la motivazione dell’autore, che automaticamente garantisce sulla qualità delle informazioni.
Se non ti capaciti di come il blogger “rivale” riesca a pubblicare ogni giorno su più domini, forse ha scelto questa scorciatoia per togliersi fino all’ultimo degli sfizi.
Quasi dimenticavo: questo guest post è stato scritto con la scorciatoia numero due. 🙂
Hai mai usato un content marketplace per supportare, in toto o in parte, la pubblicazione sul tuo blog?
mi sfugge un passaggio: ma il valore aggiunto di una riflessione, post, articolo, non è nella sua autorialità/autorevolezza espressa dal suo pensiero? mi sfugge il perché un blogger dovrebbe delegare il suo lavoro a un terzo se, a questo punto, un ‘azienda, una manifestazione o altro si possano rivolgere direttamente a agenzie come questa.
Personalmente lo vedo come un paracadute, non come la linfa vitale di un blog.
Non sono un grande fan della soluzione #3, al limite della #1 per lanciare un nuovo progetto cercando di arrivare a un volume minimo di contenuti nel breve/medio periodo. Su alcuni clienti che seguo il vero problema è scrivere. Scrivere nella forma più semplice dando una prima forma alle idee. Una volta vista la traccia, tutto diventa più semplice.
Ho provato a entrare in Great Content. Sono stato scartato. Potevano dirlo che cercavano giornalsiti professionisti. Il settore in Italia è terra terra, lavorano sempre gli stessie gli articoli sono pagati una miseria. In Usa , alcuni pagano anche 50/70 dollari per un articolo.
Se vuole rispondere evitiamo di dire che non sono titolato. Magari diciamo che c’e’ il tutto esaurito e di lavori non ce ne sono tanti perchè in Itaglia siamo alla preistoria.
Ciao Bruno, in effetti abbiamo degli standard di qualità molto alti. Non cerchiamo giornalisti professionisti, ma appassionati con ottime capacità espressive e buona capacità di ricerca. Fai centro anche con la povera Italia: la maggior parte dei nostri clienti sono stranieri che vendono in Italia (che gli italiani non abbiamo ancora capito a cosa serve il content?). Abbiamo un ottimo rapporto con i nostri autori, in particolare con quelli che sanno bene cosa stanno facendo e, ho visto i numeri, riescono a guadagnare cifre sensate.
@La_Rejna, vorrei cogliere l’occasione per concordare (da “blogger” io stessa) con Francesco. Le soluzioni #2 e #3 non sono però impossibili (solo fuori dal budget medio di un piccolo blogger): conosco autori veramente validi che, una volta scoperti, non sono secondi a molti proprietari di blogs. Alcuni di questi autori hanno una fama nel mondo del SEO copywriting, ed uno pseudonimo riconoscibile 😉
(grazie per gli interventi) @Francesca ha parlato di SEO pertanto ora mi è tutto più chiaro e quali potrebbero essere le finalità del subappalto.
Io mi ero limitata alla creazione e gestione del contenuto stesso (attività e attitudine intrinseche all’attività del blogger in quanto tale)
Io sono stata accettata ma non c’è mai nulla, vuoto cosmico. E se non scrivo non ho la possibilità di aumentare la mia valutazione (4+). Ogni tanto compare qualche direct order ma è sempre troppo specifico. Speravo ci fosse più mercato…
Ciao Eleonora, mi dispiace sentire che non stai trovando ordini ma mi piace la definizione di “vuoto cosmico”. Confermo che la gavetta sia, come tutte le gavette, non esattamente un tuffo nell’oro e che tendenzialmente lavoriamo con ordini di gruppo che i clienti limitano appositamente a pochi autori. Vero è anche che basta fare una chiamata o mandare una mail in redazione per scoprire i trucchi per ambientarsi sulla piattaforma nelle prime settimane… Non voglio annoiare i lettori di Francesco, ma se mandi due righe dicendoci chi sei ci faremo sentire subito! Buona serata 🙂
Ciao Francesca, mi associo all’osservazione di Eleonora.
Sono stata accettata anch’io (5 stelle) ma dopo i primi 2 articoli (valutazione committente ‘aspettative superate’) , nulla. Vi ho contattato tramite Facebook, nulla. Sarà per la pausa estiva, ma anch’io speravo ci fosse più mercato. Se fosse possibile rispondermi su Facebook con i trucchi per ambientarsi nella piattaforma, sarebbe un’ottima cosa. 🙂
Ciao Francesca (e chiunque voglia mettersi in contatto con noi),
il modo migliore per contattare la redazione è mandare una e-mail all’indirizzo [email protected] a cui rispondiamo, salvo sovraccarichi, entro il giorno lavorativo successivo.
Sicuramente hai fatto centro e si tratta della pausa estiva. La maggior parte dei nostri clienti lavora con piccoli teams e deve rallentare o interrompere la produzione in assenza di personale.
Come ti hanno già risposto le mie colleghe tramite Facebook, goditi a tua volta l’Estate e arrivederci a Settembre!
Francesca
Delusissima!!! Entro in greatcontent con livello 4+ riesco dopo mesi a prenotate due testi per un committente (entrambi accettati), poi il nulla.
Tuttavia l’assistenza greatcontent mi scrive avvisandomi che il mio livello è stato abbassato causa controllo qualità, dopo numerosi pareri negativi ricevuti dai committenti.
NUMEROSI!
Non ho neppure fatto in tempo a terminare la mia prima esperienza con voi, che già avevo deluso le vostre aspettative.
Ma chi vi credete di essere per mortificare la professionalità di un autore?
Cara Lucia,
a nome di greatcontent mi dispiace leggere della tua delusione.
Riusciamo a ricollegare a te un solo account creato meno di un mese fa, i cui pochi testi prodotti hanno purtroppo evidenziato un’incompatibilità rispetto alla collaborazione con i nostri clienti tipici.
Per motivi di privacy (tua e del ciente), e anche per non abusare troppo dello spazio commenti di Francesco Gavello :), per favore continuiamo la conversazione al telefono o per e-mail ai contatti 02 947 503 38 e info[at]greatcontent.it o assistenza[at]greatcontent.it. Abbiamo già risposto ad una richiesta di chiarimenti pervenuta oggi per email, probabilmente tua?
Un cordiale saluto,
Francesca Zadra