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Basi di personal branding per blogger (parte prima) – introduzione

Come fare in modo che la gente si ricordi di te

iStock.com/danleap

Questo post fa parte della serie “Basi di Personal Branding per Blogger”. Ovvero, come fare in modo che la gente ti legga, ti apprezzi e che si ricordi di te una volta chiuso il browser. Sembra semplice, vero?

Personal branding, questo sconosciuto

In due parole, il personal branding comprende tutta quella sfera di attività che mirano a promuovere sé stessi come un vero e proprio brand (o marca) associando alla propria figura una serie di qualità e attributi concreti.

Migliori queste qualità, migliori le possibilità di stimolare passaparola, apprezzamento, vendite e riconoscibilità. Vale tanto per le marche (brand identity) così come appunto per le persone fisiche.

Tutti possiedono un personal brand più o meno definito. Alcuni decidono che non ne hanno bisogno. Altri che rappresenta il fondamento della propria attività.

Perché è importante per un blogger?

Se utilizzi il tuo blog per pubblicare lolcat o condividere qualche pensiero sparso di tanto in tanto, niente di male. Non hai bisogno di promuovere il tuo brand né di sapere a tutti i costi cosa comporti la gestione della tua immagine in rete (e non lasciare che nessuno ti convinca del contrario!).

Ma se miri a rafforzare la tua figura professionale -qualunque essa sia- o a promuovere un tuo prodotto o servizio, allora le cose cambiano. Il tuo personal brand diventa a tutti gli effetti un’estensione di te. Dipende strettamente da ciò che fai, dall’immagine che lasci ogni giorno nella mente dei lettori e può spingere (o affossare) ogni prodotto.

Naturalmente, comprendere chiaramente come gli altri ci vedano in rete non è per niente facile.

Dedicherò almeno un altro paio di articoli alle attività (concrete) di avvio e mantenimento di una buona identità digitale (con particolari riferimenti al mondo del blogging). Quello che mi preme sottolineare in questa introduzione sono invece due aspetti trasversali decisamente importanti per chiunque voglia iniziare a lucidare la propria immagine.

Ripeti con me…

1. La mia motivazione condiziona la percezione altrui

In sostanza: non puoi comunicare ad altri chi sei se non ci credi nemmeno tu.

La motivazione che riesci a darti in ciò che fai è uno dei primi aspetti che le persone notano. Non si scappa. Agisci in maniera svogliata e contribuirai a sbriciolare quel poco che rimane della tua brand identity giorno dopo giorno. Rimani costante, motivato, entusiasta di ciò che fai e potrai invece cominciare a valutare seriamente la questione.

2. Imparerò a gestire correttamente le critiche verso ciò che faccio

In sostanza: le critiche arrivano sempre e comunque, il succo è trarne il massimo.

Che si tratti di un attacco puro e semplice quanto piuttosto di un’obiezione tagliente e concreta, prima o poi sarai messo di fronte a qualcuno che non condividerà il tuo modo di fare le cose, i tuoi prodotti o semplicemente… la tua immagine.

È più facile criticare che rimboccarsi le maniche e costruire qualcosa di concreto, questo è vero. Tuttavia non tutte le critiche vengono per nuocere e anzi sono convinto che persino nell’attacco più feroce risieda “la scintilla del saggio consiglio” che dovresti fare tuo al più presto. Una buona gestione delle critiche sta alla base di una buona gestione del proprio brand personale.

Qual è il punto di tutto ciò?

Si potrebbero scrivere pagine su pagine sul perché il personal branding, o la brand identity, siano importanti per chi cerca di ottenere risultati concreti (non solo in rete e non solo attraverso i blog). Alla fine però torneremmo sempre a una sola considerazione: tutto ciò che metti online contribuisce a rafforzare (o diminuire) l’immagine che gli altri hanno di te.

È questo che rende tutto dannatamente complicato.

Spesso si impiega più tempo a pensare a come comportarsi in una determinata situazione che, effettivamente, nel fare qualcosa a riguardo.

Forse il discorso non si discosta troppo da quanto dicevamo qualche giorno fa, parlando della necessità che soddisfa il tuo blog. Anche questo aspetto potrebbe rivelarsi uno dei tanti buoni punti di partenza per ragionare sulla questione. 😉

Nel secondo appuntamento ti racconterò qualche aspetto più pratico dell’intera faccenda.
Se ancora non mi segui tramite feed questo è il momento ideale per iscriverti al volo.

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

11 commenti

  1. Bell’argomento !!!
    Continuo a seguirti con sempre più interesse !!!
    Speriamo solo di riuscire a mettere in pratica almeno una piccola parte.

    1. Mi fa molto piacere! Nel prossimo articolo vorrei infatti concentrarmi proprio su questo, cercando di capire quali siano le operazioni più a portata di mano per chi vuole sviluppare (o al meno non danneggiare 😛 ) il proprio personal brand anche con pochissimo tempo a disposizione.

  2. questo tema mi piace molto. Essere costruttivi e propositivi a volte non è sufficiente. Conquistare la fiducia e l’immaginario di chi legge un blog è il passaggio più delicato che dobbiamo affrontare. Credo che questa serie di post entreranno nella bacheca dei miei preferiti. Avanti con il prossimo 🙂

    ciao, Roberto

  3. E vero che io e te trattiamo temi differenti nel blog, ma comunque è sempre un piacere vedere con quanta professionalità scrivi, sei in grado di catturare la mia attenzione con qualsiasi cosa tu scriva, complimenti

  4. Francesco, credo che tu abbia discusso di una tematica fondamentale!

    Ho pensato tante volte al “personal branding” e all’importanza di riflettere su chi legge una “giusta” immagine di te, perchè anche se non vuoi fare soldi, in un modo o nell’altro, sei “sotto i riflettori”..!
    E lo sei ancora di più per quelli che ti invidiano..! La propaganda nera è sempre alle porte..!

    Ciao!