Più o meno tutti conosciamo FailBlog, blog di punta di quello che è diventato nel tempo un vero e proprio ecosistema fatto di meme, tormentoni, risate dissacranti e soprattutto gente che cade dalla bici nell’eterno tentativo di saltare una rampa.
Pochi invece conoscono Ben Huh, il nome dietro Failblog e l’intera Cheezburger Network, un autentico colosso in grado di macinare più di 10 milioni di visite al mese solo da parte del grande pubblico americano.
Ben tempo fa è anche riuscito, nel corso di un’intervista rilasciata a nientemeno che il Chicago Tribune, a concentrare in una singola semplice frase l’intero successo del progettino da lui creato.
“We’re trying to make the world happy for five minutes a day”
ovvero
“Noi cerchiamo di rendere il mondo felice per cinque minuti al giorno”
Semplice. 🙂
Quello che forse è l’elevator pitch migliore di tutti i tempi -perlomeno se a pronunciarlo è lo stesso Ben- lo si vede soprattutto incarnato nell’idea di fondo dello stesso network. Voglio dire: nessuno ammetterebbe che un blog come FailBlog sia attraente da vedere. Nè che insegua chissà quali canone di ricercatezza o di gestione avanzata dell’utenza.
Anzi, assomiglia un po’ a un rullo compressore. È …solido. È fatto per macinare utenti e resistere a qualunque costo, senza fraintendimenti sull’obiettivo finale: intrattenere, senza altre distrazioni, il proprio pubblico per almeno cinque minuti al giorno.
E riesce a farlo dannatamente bene. Con buona pace di chi progetta risultati ambiziosi basati su logiche complesse, fiducia da guadagnare tramite qualche ultimo trick diffuso in rete o meccaniche fallaci e basate su motivazioni incredibilmente più futili.
Ci riesce perché con molta probabilità i lettori desiderano esattamente questo. Desiderano poter trovare ogni giorno qualcosa che li distragga, che li soddisfi, che li renda partecipi della tua idea di community anche solo per pochi minuti. Non vogliono necessariamente il mondo intero. Vogliono qualcosa che sia abbastanza buono da distrarli dal mondo reale per un tempo ragionevole.
E questo non vuol dire, per chi questo risultato insegue, riposarsi sugli allori e agire al risparmio. Non significa neppure limitare l’impegno o lo sforzo dedicato al proprio progetto. La Cheezburger network non fa mistero di avere un ricambio elevatissimo di progetti in cantiere che spariscono nel momento esatto in cui falliscono nell’intrattenere i loro lettori.
Una capacità di adattarsi rapidamente e una visione estremamente lucida hanno fatto di FailBlog il colosso (apprezzabile o meno, questo è chiaro) che oggi conosciamo.
Tu in che modo stai cercando di regalare qualcosa ai tuoi lettori, anche solo per pochi minuti al giorno?
Sono i commenti il punto di forza del tuo blog? O cerchi di pubblicare giornalmente almeno una piccola news? Oppure cerchi di far fluire qualche spunto dai social network nei giorni meno pieni?
Cinque minuti spesi bene valgono moltissimo.
Soprattutto per i tuoi utenti. 😉
e 5 minuti sono già tanta roba sul web 😀
Ciao Francesco,
ottimo articolo: stavo ragionando su questo aspetto proprio nel weekend. L’obiettivo del mio blog mi è chiaro, quello che mi chiedevo è come poter trasmettere quel messaggio ogni giorno, dati i vincoli di tempo naturalmente.
Grazie ancora,
Andrea.
Ciao Francesco,
le tue considerazioni ( per nulla scontate, soprattutto per chi vuole tuffarsi nell’avventura del web ) mi trovano perfettamente daccordo. La strategia dei 5 minuti ha due sostanziali vantaggi: da un lato spinge chi produce il contenuto a svolgere un lavoro migliore, dall’altro consegna all’utente qualcosa che gli piace e che non gli fa perdere tempo prezioso.
Complimenti per l’articolo.
C’è una frase stupenda del film Vanilla Sky che dice:
“Ogni minuto che passa è un’occasione per rivoluzionare tutto completamente”.
Si è vero Francesco, concordo completamente con quanto scrivi, possono bastare 5 minuti al giorno per intrattenere i lettori, però credo anche che possa bastare 1 solo secondo per creare grandi cose (come per distruggerle).
E questo vale per ogni cosa, non soltanto per la gestione di un blog.
Ciao Francesco,
io sono entrato nel mondo blog da poco, quindi non posso parlare per esperienza personale.
Però la frase che reputo racchiuda uno dei fini del mio blog e a cui punto è proprio questa:
PS. Complimenti per gli articoli, mi stai dando notevoli punti di riflessione 😉
Ottimo articolo come sempre e ottimi spunti di riflessione, grazie Francesco!