Quanti articoli servono per iniziare a bloggare? (spoiler: 5+5+5)

Sulla linea di partenza

Quanti post servono per iniziare a bloggare?
Foto di Kolleen Gladden su Unsplash

Una delle domande che ho ricevuto più spesso su queste pagine riguarda la fase di avvio di un blog.

In particolare, la paura di arrivare su quel trafficato palcoscenico che è la blogosfera oggi con troppi o troppo pochi post da presentare. Qual è il numero ideale?

Una volta scelto un buon layout e raffinato a lungo i temi, quanto “caricare la molla” prima di presentare al mondo il proprio pupillo? Conviene attendere e scrivere di più o lanciare il tutto non appena si hanno pronti un paio di buoni post?

Solitamente a questa domanda rispondo: cosa vede il tuo utente, davvero?
Nel senso: quando arriviamo su un nuovo blog, cosa percepiamo come rilevante?

Cosa determina la nostra fiducia nei confronti di una nuova possibile fonte?

Percezione

Inizialmente, tutto è basato su tre fattori:

  • ciò che vedo online ora
  • ciò che vedrò online domani
  • la frequenza con cui questo ritmo si ripeterà nel tempo

Carica la molla troppo a lungo, scrivendo bozze su bozze senza farle vedere a nessuno e starai sprecando tempo prezioso. Tempo con il quale avresti potuto testare meglio la tua prima ipotesi. Scrivi poco e di rado per l’ansia di andare online e l’impatto verso i tuoi lettori sarà minimo.

Come trovare un buon equilibrio?
Cinque-cinque-cinque. 😀

1. Prepara 5 post da pubblicare

Tutto inizia da qui. Questi articoli saranno ciò che l’utente vedrà non appena atterrato sulle tue pagine per la prima volta. Disporrai così di un minimo archivio con il quale impostare il tono e gettare già un po’ di carne al fuoco in termini di sviluppi futuri.

2. Prepara 5 post da lasciare in bozza

Questo primo “livello di sicurezza” ti permetterà di avere altrettanti articoli semi-lavorati da mandare in pubblicazione, uno a uno, secondo la frequenza che avrai stabilito. Concentrati più sul testo che sulle finezze di contorno. Una volta completato il cuore del tuo articolo, impostare un’immagine, qualche categoria o meta-dato è mentalmente meno affaticante e più prevedibile come investimento di tempo.

3. Prepara 5 mappe mentali

Infine, altrettante mappe mentali in cui siano stati definiti i temi centrali di futuri articoli. Una sorta di secondo livello di sicurezza in cui rimpolpare spunti più o meno lontani dal diventare articoli degni di questo nome. In alternativa, c’è chi usa Evernote o una manciata di fogli su Google Drive. Tutto, purché ti permetta di raccogliere una serie di idee in modo organizzato.

Insomma cinque-cinque-cinque. 🙂

Per te, com’è andata?

In questo modo, nel momento in cui un nuovo post va online si libera immediatamente uno “slot” per modellare una mappa mentale in bozza-quasi-finita. E definire a grandi linee una mappa mentale del tutto nuova.

Anche in caso di estrema necessità, un blog che segue questo ritmo sin dall’inizio ha un “buffer” di pubblicazione di almeno cinque articoli e altrettante buone idee alle spalle. Il che, per molti “one man band” è più che sufficiente.

Quanti post avevi quando hai iniziato?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

5 comments

  1. Ciao Francesco,
    questa tecnica del 5+5+5 potrebbe tornare utile anche in corso d’opera. La programmazione dei post da pubblicare è importante per evitare di rimanere senza contenuti e senza ispirazione.

    Il calendario editoriale dovrebbe essere un must per tutti i blog.

  2. Ciao Francesco,

    Beh si il 5+5+5 è un’ottima tecnica, però io non mi limiterei solo al 5+5+5. Farei il calcolo in base alla frequenza per trovarmi avvantaggiato in futuro, ovvero se io ho deciso di pubblicare un articolo al giorno (quindi 7 a settimana in sostanza) partirei dal 7+7+7, in modo da avere sempre margine d’anticipo man mano che si va avanti. Naturalmente questo, almeno secondo me, solo quando si ha una frequenza di pubblicazione piuttosto alta.

    E’ sempre un’ottima strategia, giocarsela d’anticipo di sicuro salva quando non si ha il tempo di scrivere altri articoli!

  3. Buongiorno Francesco!
    Bell’articolo… ma quanti articoli pensi che bisognerebbe pubblicare prima di iniziare a portare traffico sul blog tramite adv? Sempre 5 o sono pochi?

    Premetto che il traffico sará direzionato su una squeeze page e non direttamente sugli alrticoli.

    Grazie.

  4. Penso che come strategia di base possa andare bene.

    Io avevo iniziato con 7 articoli programmati per essere postati nel giro del primo mese.

    Fosse per me l’ideale sarebbe 10 pronti da pubblicare :5 in lavorazione : +5 titoli pronti (anziché mappe mentali – ma questo perché le mappe mentali non sono un mio modo di organizzare le idee).

    Ovviamente non inizierei nemmeno mai a postare nulla senza almeno avere pronto una strategia di leadgeneration.