Di tanto in tanto ricevo richieste da parte di qualche lettore che ha deciso di gettarsi anima e corpo in una nuova avventura.
Generalmente, la domanda che prima o poi arriva verso metà email è più o meno questa: “Ho visto che altri hanno avuto la mia stessa idea, mi conviene continuare per questa strada?”
La grande paura è quella di non avere, semplicemente, metriche.
Di spendere un paio di mesi nel cercare di focalizzare un obiettivo -senza magari neppure metter giù una riga di codice- e poi scoprire di non possedere alcun vantaggio competitivo.
Di poter auspicare, al meglio, a qualche posizione nelle retrovie.
Finché non passa la voglia.
Finché il sogno non scompare.
Per fortuna, non credo che questo sia l’unico degli scenari. Certo, la rete non è più giovane e con gli strumenti di cui disponiamo oggi è possibile che con un po’ di (s)fortuna tutti abbiano già fatto tutto in tutti i modi possibili.
Dovresti per questo darti per vinto?
No, perché c’è sempre spazio per chi fa le cose meglio.
Se hai pochissimo tempo da dedicarmi oggi, puoi fermarti tranquillamente qui. Sul serio. Altrimenti, ti spiegherò perché credo che ciò non sia soltanto un’illusione. 🙂
1. Vantaggio competitivo
Stai cercando di entrare in una nuova nicchia?
Il vero succo del discorso è saper riconoscere l’altrui vantaggio competitivo.
Diffida di chi di propone figure imprenditoriali simili a caterpillar in grado di superare ogni ostacolo semplicemente provandoci. Il carisma in questo caso non è così importante quanto vogliono farci credere. Si tratta di saper stabilire a priori dove conviene dirigersi e con quali carte da giocare.
(significa anche capire quando non vale la pena giocare ma, hey, qui sta l’approccio di un giocatore responsabile)
È il budget?
Qualche volta, si tratta semplicemente della portata degli investimenti economici. In questo caso, il gioco è semplice. Non puoi competere direttamente con qualcuno che è pronto a investire parecchie volte più di quanto tu hai in mente. Come dire: è semplicemente irrealistico pensare di competere con il portale di prenotazione viaggi più grande del mondo mettendo insieme un designer e uno sviluppatore per un paio d’ore la settimana.
È il numero di persone?
Altre volte è semplicemente il volume di fuoco che il progetto mette in campo. Se dall’altra parte vedi uno o più staff di persone che dedicano otto ore (o più) della loro giornata alla produzione di nuovi contenuti e alla promozione di ciascuno di essi, forse dovresti rivedere la tua idea di prenderli di petto iniziando a scrivere e pubblicare come se non ci fosse un domani.
È la loro posizione lavorativa?
Altre ancora è semplicemente una posizione lavorativa rilevante che è in grado di aprire ai tuoi competitor diverse porte a te (ancora) precluse. Non puoi competere ad armi pari in nicchie altamente specializzate se i più grandi giocatori in quelle nicchie sono esperti affermati del settore e tu stai ancora cercando di capire quale esperto coinvolgere per iniziare una lunga, lunga, scalata.
È il numero di connessioni?
E poi c’è tutta la questione delle reti sociali che coinvolgono le singole persone in rete. Mi riferisco a una sorta di visibilità intrinseca che alcuni hanno grazie a …quanto hanno già fatto in passato, regalata per così dire da tutte le loro connessioni naturali. Se vuoi competere con altri professionisti che promuovono progetti a tutto spiano da anni, dovresti avere ben chiaro quanto il loro semplicemente “esserci” possa dargli l’ennesimo vantaggio competitivo.
2. Davvero non c’è altro?
Credi sia tutto qui? No, affatto.
Talvolta è qualcosa di ancora più …sottile.
- È la visibilità già acquisita in altri campi;
- È una stretta cerchia di contatti di fiducia;
- È qualcosa che non emerge direttamente in rete.
Studiare sufficientemente a lungo ciò che altri hanno già fatto fa scaturire prima o poi quella scintilla del “e se io invece…”. Diventare loro utente, lettore o cliente ti permette di scoprire quale aspetti di quella nicchia, quale feature o proposta non sia stata ancora sfruttato adeguatamente.
Vale tanto per il progetto esclusivamente commerciale, quanto per il piccolo blog che vuole, oggi, iniziare a parlare di cucina, marketing, gossip e chi più ne ha più ne metta.
E le possibilità che ci sia uno spiraglio tutto da sfruttare è più alta di quanto pensi.
Prova a porti questa domanda: davvero non c’è niente (niente!) di meglio di quanto puoi oggi stesso immaginare nella nicchia che hai preso di mira? Davvero chi presiede quella nicchia non ha lasciato nulla di intentato, e fornisce già semplicemente il miglior servizio possibile?
Terreni di gioco
Quattro aspetti fondamentali di ogni sotto-nicchia o possibilità lasciata scoperta?
- Perché è (per loro) antieconomico;
- Perché le risorse umane coinvolte non hanno questa flessibilità;
- Perché il progetto ha troppa gerarchia;
- Perché i lettori o gli utenti …non lo hanno ancora chiesto esplicitamente.
Tutto sta nel comprendere se ciò che per loro è antieconomico, troppo rigido nella gestione o legato a infinite catene di comando è invece per te un’opportunità commerciale perfettamente sfruttabile (magari su range più piccoli), legata a decisioni che puoi prendere tu stesso o con pochi intermediari e via discorrendo.
È il motivo per cui il piccolo brand con un paio di buone idee e tanta lungimiranza riesce a fare ancora il didietro a strisce a molti colossi troppo lenti nell’adottare o inseguire nuove possibilità.
Dormire la notte
Scopri cosa non fa dormire la notte i tuoi utenti.
Scopri ciò che gli attuali giocatori non gli stanno dando per i motivi di cui sopra.
C’è sempre spazio per fare le cose meglio. La storia stessa -non solo della rete- ci insegna che tutto ciò che conosciamo è sempre pronto a venire messo in discussione da chi affronta il problema in modo diverso, migliore, più vicino alle persone e ai loro bisogni. Bisogni che cambiano nel tempo, e che proprio per questo aprono continuamente nuovi spiragli in cui guadagnare la tua visibilità.
Mi permetto di aggiungere (per i meno creativi).
Se vuoi offrire un prodotto/servizio che già utilizzano, fallo su altri canali, altre piattaforme o altre modalità. Insomma, se poprio non riesci a creare qualcosa di nuovo, re-inventa e rendi DIVERSO qualcosa che già esiste.
Insomma – deve “valer la pena” aprire il tuo sito/app e passarci del tempo sopra.
E’ una vecchia storia che ho letto spesso qui – porta il TUO valore aggiunto.
Un ottimo articolo che da non speranza perché quella è per cose più importanti della vita, ma che tuttavia evidenzia che Davide contro Golia è una storia sempre attuale. La mia filosofia in merito, e lo ribadisco spesso quando scrivo i miei libri , è che per trovare il nuovo guarda indietro.
Scopri strategie applicate anche 1 secolo fa , e ridimensionale ad oggi in un altro ambito.
Usare una strategia decontestualizzandola e reinserirla in un altro contesto. Si tratta di elaborare, di essere creativi. tutti si ispirano a qualcun altro. Spesso in un altro settore.
Poi un altro mio credo è che cerca di vedere un tuo problema e vedi di risolverlo con un servizio o un tuo prodotto. Se ti avrà soddisfatto stai tranquillo che quel problema ce l’hanno moltissime altre persone.
E cosi si tratta non di trovare una nicchia e poi chiedergli che prodotto vogliono, ma di intercettare chi ha il tuo problema, quindi non devi andare in giro a cercare problema e soluzione. e offrirgli la tua soluzione.
Secondo me in questo modo c’è solo da trovare chi ha quel problema, il prodotto o il servizio lo hai già pronto perché è stato utile per te.
Un grande articolo: secondo me tutto sta nell’acquisire una mentalità “aperta” al nuovo, cosa purtroppo limitata dalla nostra abitudine di pensarla sempre alla stessa maniera. Bisogna imparare nella vita di tutti i giorni a sviluppare una mente creativa, che guardi le cose nei 1000 + 1 modi possibili. Capire poi quali sono i “bisogni” degli utenti, le esigenze che ancora non sono state soddisfatte, è fondamentale come dice Daniele.