Ovvero “Come ti scopro le basi del promuovere sé stessi in una fiera di paese”.
Checché se ne dica, anche ai blogger piace stare all’aria aperta.
Soprattutto quando l’occasione, avvenuta più o meno una settimana fa, ti permette di visitare una delle più belle fiere artigiane d’Italia in uno scenario suggestivo come quello di Aosta.
E allora ti svegli all’alba, prendi la macchina, guidi per un paio d’ore e quello che scopri è che persino tra le montagne innevate, in una fiera così distante da quelle a cui sei solito partecipare, puoi trovare qualche buon insegnamento vecchio stile sul marketing e su come le persone si lascino influenzare da esso.
Una piccola precisazione a questo punto è d’obbligo.
La fiera in questione è nota nel resto d’Italia per permettere agli artigiani della regione di presentare al grande pubblico i propri lavori lungo le vie della città. Espositori più o meno grandi accolgono opere di diversa fattura, rigorosamente lavorate a mano e in tiratura unica. Veri oggetti d’arte esposti nel duplice desiderio di promuovere l’attività del maestro e nella maggior parte dei casi di vendere l’oggetto stesso.
Passeggiando tra gli espositori, l’occhio più attento potrà notare una particolare meccanica messa in pratica da alcuni artigiani: al fianco di ogni pezzo venduto comparirà presto un piccolo cartellino scritto a mano. Su di esso una sola parola: “venduto“, appunto; promemoria del fatto che per mantenere salva la completezza dell’esposizione, sarà possibile per colui che acquista ritirare l’oggetto solamente al termine della giornata.
Piccole etichette che cominceranno presto ad incuriosire i passanti. Tanti. Potenziali nuovi clienti attratti da quel perentorio messaggio trasversale. Un messaggio che recita più o meno: “Altri hanno già acquistato queste opere, quindi di me ti puoi fidare. E se non ti sbrighi perderai la tua occasione“.
Non c’è niente da fare; puoi mettere in piedi tutte le analisi di marketing che vuoi, ma alla fine scopri che un caro vecchio cartello “venduto” rappresenta ancora una delle più potenti esche mentali esistenti.
Uscire dalla zona di sicurezza
E’ che alle persone non piace dover fare il primo passo. Non gli piace doverlo fare soprattutto quando insieme alla fiducia devono mettere in gioco i propri soldi e il proprio tempo.
Tenere a mente questo singolo concetto può fare la fortuna o il fallimento di qualsiasi attività.
Anche se il prodotto in questione è veramente ottimo, anche se le garanzie a riguardo sembrano davvero le migliori, il tuo potenziale target non si sentirà esattamente al sicuro fino a quando non potrà toccare con mano esperienze (possibilmente positive) altrui.
Ho voluto qui di seguito espandere il concetto in una piccola lista. Credo che possa tornare utile a chiunque voglia intraprendere un nuovo progetto che comporti il guadagnarsi la fiducia altrui (cioè praticamente tutto ciò che attualmente ruota sul web).
- Comprendi le “zone di sicurezza”. Le persone durante la loro vita quotidiana tendono a crearsi una sorta di zona di sicurezza, all’interno della quale rifugiarsi in ogni momento non abbiano fattori a sufficienza per valutare una situazione. Non costringerle ad uscire da questa loro “bolla” verso un territorio inesplorato, ma dimostra invece che ciò che proponi già sta funzionando per altri, e che funziona piuttosto bene.
- Fai parlare gli altri per te. Sia che tu venda spazi pubblicitari sul tuo blog o che tu abbia impostato il progetto più rivoluzionario degli ultimi tempi, lascia che siano le parole di chi ha già lavorato con te a parlare. Rimarresti sorpreso della facilità con la quale è possibile ottenere una piccola citazione da inserire tra le tue pagine semplicemente chiedendola, o di come possa tornarti utile linkare ad articoli che raccontano le tue qualità scritti spontaneamente dopo un ottimo lavoro.
- Rimani realista. Discorsi in pompa magna e pieni di paroloni pseudo tecnici tirati fuori da un libro di marketing ti serviranno a ben poco, perché le persone alle quali stai puntando hanno bisogno di rassicurazioni e di valori reali con i quali rapportarsi. Fornisci numeri, Non gonfiare le tue statistiche, e vendi solo ciò di cui disponi.
- Mantieni le promesse. Tratta tutti i tuoi clienti con uguale rispetto. Ricorda che ognuno di essi ha a disposizione un network di influenza potenzialmente vastissimo, e può aprirti nuove porte con molta facilità. Una volta che hai instaurato buoni contatti, mantienili solidi rispettando ogni singola promessa fatta (se non ci riesci, torna al punto precedente e valuta cos’è andato storto).
- Non mentire. Ultimo ma non meno importante: non mentire mai. Non si tratta di simulare una risposta che manca, quanto di trarre il migliore dei vantaggi da quella (si, anche poca) che già invece è presente. Rispetta i tuoi potenziali clienti e tutto andrà bene.
Francesco,
il tuo blog è stupendo ed i contenuti molto interessanti, complimenti.
Carmine
Sai dove ho notato l’effetto “cartello venduto” Francesco?
Nei commenti? Avere il primo commento ad un proprio articolo è piuttosto difficile… ma poi, tutti vogliono dire la propria.
Ottimo articolo, come sempre.
Andrea
@Carmine: Grazie! 🙂
@Andrea: Credo che si dovrebbe sempre sfruttare l’occasione di lasciare il primo commento ad un articolo. E’ a volte un piccolo gesto che viene ripagato ampiamente da visibilità e click.
Non vorrei sembrare eccessiva, ma ti meriti davvero il titolo di Maestro Jedi del blogging !! Gli ultimi articoli sono uno meglio dell’altro .. davvero complimenti.
Non è molto differente realtà in cui abito io da quella fiera, ti sei dimenticato una cosa Francesco tra i punti: l’assaggio, prima di comprare un prodotto danno sempre l’assaggio, ed assaggiare il buono, il buono devi dare (quello che fai assaggiare) o non vendi 😉
La particolarità degli articoli scritti in questo blog è che in qualche modo infondono serenità.
Noto che effettivamente il lavoro di Francesco è davvero un ottimo lavoro in quanto scrive con passione e autocritica, realizzando degli articoli utili.
Conosco molti blogger e sono in contatto con molti blogger, ma questo è uno dei blog che mi piace leggere proprio per la semplicità e utilità con cui è scritto. Complimenti e… i pareri sul mio blog sono sempre graditi 😉