(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T3Z2SL');

Pensa come Google (ovvero: come migliorare la ricerca sul tuo blog)

Eureka! (cit.)

iStock.com/ZoneCreative

La maggior parte dei blog che si muovono con WordPress ha un problema: la ricerca.

Diciamolo chiaramente: nonostante il team di Automattic abbia fatto (e continui a fare) un gran lavoro e WordPress sia sicuramente un ottimo prodotto, una pecca continua a trascinarsela da troppo tempo.

Perché i risultati restituiti dal form di ricerca (standard) lasciano parecchio a desiderare.

E se a questo poi si aggiunge una scarsa cura del form stesso a livello di layout da parte di molti blogger -spesso considerato solo un male necessario da infilare alla meno peggio tra un blogroll e un banner in sidebar- ci si può immaginare quale sia lo stato delle cose su moltissimi blog presenti in rete.

Così, qualche giorno fa ho cominciato a guardare con occhi nuovi a quel piccolo box lassù in alto nel layout: come lo intendono gli utenti? cosa si stanno aspettando da me?
Come posso renderlo uno strumento di nuovo utile a chi legge?

E ragionando sul come e sul perché, mi sono detto: “Hey, qual è attualmente il form di ricerca più conosciuto e apprezzato?”

In quale ambito gli utenti stanno già godendo di un’ottima esperienza legata alla ricerca?

È presto detto: stiamo parlando di Google. 😀

Follow the leader!

A conti fatti, non c’è stato nessuno che nel corso degli anni abbia saputo eguagliare il team di big G. sul proprio terreno. In quanto a risultati e a feeling. Milioni di utenti ogni giorno effettuano ricerche attraverso Google, selezionano i risultati in SERP e ottengono le informazioni che desiderano nel minor tempo possibile.

E sono soddisfatti. Non chiedono di meglio. Non chiedono (nella maggior parte dei casi) altro.

Quindi, cosa possiamo imparare sul campo da Google?

Sintetizzando le sue caratteristiche principali, potremmo dire che la ricerca in Google è:

  • spaziosa
  • chiara
  • efficace & veloce
  • prominente
  • ridondante (nell’interfaccia)

Tutte, neanche a dirlo, caratteristiche di buon design.

Quante volte, piuttosto che affidarti alla scarsissima ricerca inclusa in WordPress, hai dovuto scartabellare a mano un archivio sterminato? Quante volte hai desiderato l’immediatezza e la “freschezza” (in termini di user experience) goduta altrove, e invece ti sei trovato di fronte a qualcosa di assoutamente trascurato nell’aspetto e nell’efficacia?

1. È spaziosa

Google è da sempre stato un fortissimo sostenitore degli spazi bianchi. Spazi bianchi intesi non certo come “spazio vuoto” ma come “spazio di decompressione visiva”.

Un form di ricerca adeguatamente separato a livello di layout da altri elementi nelle vicinanze è già un buon inizio per cominciare a rilassare l’occhio del lettore. Così come una manciata di pixel di padding all’interno e di margine all’esterno della input box evitano di trovarsi a digitare ammassati ai bordi.

La prima valutazione (anche inconscia) che i tuoi lettori daranno al tuo sistema di ricerca parte proprio da qui: dal primo carattere che inizieranno a digitare. Punta quindi su una piacevole prima, seppur statica, buona impressione.

2. È chiara

Allo stesso modo, i risultati di ricerca sono presentati all’utente con lo spazio e la cura che meritano. I blocchi sono divisi tra di loro a livello visivo e testuale. L’ultima query è indicata in alto (se non riportata nella stessa input box) e le azioni disponibili sono messe in bella vista pronte per essere usate.

Allo stesso modo, nella pagina dei tuoi risultati di ricerca (search.php) dovresti curare i dettagli quanto in homepage. Assicurati che la resa dei blocchi e degli elementi-articolo sia coerente con i tuoi archivi di categoria e di tag. Evita di confondere l’utente con nuovi layout, rese visive troppo “artistiche” o semplici elementi chiave mancanti.

3. È veloce

Dicevamo, la ricerca di WordPress lascia a desiderare. Un bel po’.

Esistono però delle interessanti alternative, come Search Unleashed, in grado di migliorare parecchio la qualità dei risultati. Semplicemente installa questo plugin e comincia a offrire ai tuoi lettori risultati migliori, indicizzati con più criterio, e che evitano di presentarsi sempre uguali a loro stessi quale che sia la keyword di ricerca.

Search Suggest si cura invece di offrire delle alternative credibili nel caso in cui il termine di ricerca differisca di poco da uno più conosciuto.

4. È prominente

Lascia che la tua search-box sia un elemento di layout visibile e effettivamente …utilizzabile.

Evita di relegare uno strumento così utile a fondo sidebar, in una pagina dedicata o addirittura nascosto al click con una qualche diavoleria in ajax. Rendilo evidente, chiaro, netto. Piazzalo di fronte al naso del lettore in una posizione frequentata, e invita gli utenti al suo effettivo utilizzo ricordandone l’esistenza.

Non renderlo semplicemente parte di una serie di “sotto-feature” di cui nolenti o volenti non si può fare meno.

5. È ridondante

Di nuovo, rendi le cose semplici agli utenti.

Riproponi persino, se lo desideri, il form di ricerca prima e dopo i risultati nella pagina search.php. Non ha dopotutto granché senso dover continuamente digitare keyword dalla sidebar o dall’alto di un menù di navigazione, quando l’interesse si è già spostato verso il contenitore centrale (così come desideravi, sui tuoi contenuti).

Rendi le cose semplice agli utenti fornendogli gli strumenti giusti laddove già stanno guardando.

Al lavoro!

Quanto è in salute la ricerca sul tuo blog? Stai monitorando gli utenti che sfogliano i tuoi articoli per keyword tramite tool come Google Analytics?

E soprattutto, quante volte hai usato tu stesso la ricerca del tuo blog per risalire a un tuo articolo? (e quante volte ti sei affidato a un “site:” su Google perché più efficace? 😛 )

Sto pensando da parecchio tempo di rivedere questa funzionalità, e il flusso di coscienza di cui sopra credo mi aiuterà in tal senso.

Che ne pensi?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

7 commenti

  1. Quoto ogni parola giovane amico. Io proprio recentemente ho cercato di applicare quanto da te descritto su Ricette 2.0 e devo dire che la gente sembra aver apprezzato (caffeine strunz a parte…).

  2. Io personalmente ho risolto utilizzando Google Ricerca Personalizzata.
    In questo modo ho creato un motore di ricerca personalizzato (si può scegliere quali siti includere o se estendere la ricerca a tutto il web), ma che è caratterizzato da caratteristiche già note agli utenti.
    E’ possibile personalizzare il layout e collegare un account adsense.
    Google fornisce un codice html quindi è possibile piazzare il motore di ricerca dove vogliamo.