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Come usare google alert per monitorare te stesso e le tue fonti d’informazione

Cos’è e perché ti serve sapere come funziona

Di tutti i servizi che Google ci offre, credo che Alert sia probabilmente quello più sottovalutato.

Ingiustamente relegato a poche paginette tra i servizi eternamente in beta, offre nella propria semplicità uno strumento estremamente efficace per sopperire alla necessità di monitorare i social media e le diverse fonti di informazione che scorrono sul web.

Ci sono infatti una serie di buone domande che chiunque lavori online non può sottovalutare:

  • Chi sta parlando di me?
  • Chi sta linkando al mio sito o blog?
  • Cosa si sta dicendo di un mio particolare prodotto?

Domande le cui risposte ci si danna quotidianamente per ottenere. Alert, aspetto non da poco, non richiede uno sforzo attivo nel reperire tali informazioni. Configura a puntino un avviso, indica un metodo di ricezione adeguato al tuo modo di lavorare e aspetta di vedere tutte queste preziose informazioni venirti recapitate direttamente sotto al naso.

Sia che tu desideri seguire una precisa nicchia di argomenti, trovare nuove idee per i tuoi post, o magari scoprire se il tuo stesso portale sia stato preso di mira da spammer o hacker, Google Alert può darti una grande mano.

Punti chiave

google-alert-setup

Il tool, neanche a dirlo, è di una semplicità disarmante per quanto riguarda la configurazione.

  • Crea una query per uno specifico argomento: la sintassi segue quella di Google
  • Indica la sfera all’intero della quale attivare l’avviso (tra Tutto il web, News, Blogs, Aggiornamenti e Discussioni)
  • Indica la frequenza di ricezione (tra: Occasionale, Giornaliera e Settimanale)
  • Indica la lunghezza delle e-mail ricevute (tra 20 e 50 Risultati)
  • Indica la consegna (a un indirizzo e-mail o tramite feed RSS)

Tutto qui.
Nessun’altra opzione nascosta.

Tuttavia, dietro questa manciata di parametri, si nascondono alcuni interessanti aspetti.

La query di ricerca segue passo passo quella che utilizzi giornalmente su Google stesso, per cui il modo più efficace di determinare ciò che ci serve seguire è di effettuare una ricerca e rifinirne i risultati con operatori avanzati. Quando sarai soddisfatto del risultato, incolla l’intera stringa in Alert.

La sfera di ricerca ha diverse opzioni tra cui scegliere, relative soprattutto al genere di argomento che decidi di monitorare. Notizie quotidiane legate al gossip beneficieranno probabilmente di una ricerca selettiva in “News”, mentre un pochino di ego search troverà il giusto sfogo in “Blogs”.

La frequenza di ricezione è abbastanza esplicativa e per il monitoraggio di riferimenti legati al proprio blog anche una frequenza giornaliera potrebbe essere più che sopportabile. Nota che l’orario di consegna dipende semplicemente dall’orario in cui l’alert stesso viene creato. Agisci di conseguenza per impostare una consegna in orari serali o di prima mattina.

La lunghezza delle mail può essere ristretta a soli 20 risultati (tra i più trusted e rilevanti), o tra i 50 risultati (più generici e meno focalizzati). Per monitoraggi “spinosi” vorrai probabilmente ricevere entrambi i tipi di avvisi, a costo di masticare qualche falso positivo di troppo.

Il metodo di consegna, direttamente nella inbox dell’account Google attualmente loggato o tramite feed RSS, dipende solamente da come sei solito lavorare. Conosco persone che non abbandonerebbero la inbox neanche nei momenti peggiori, mentre altri preferiscono consultare i loro avvisi recapitandoli direttamente in Google Reader via XML. Qualche che sia la tua scelta, dovresti impostare adeguati filtri su Gmail o cartelle su Google Reader (giusto un esempio) per inscatolare a dovere questo nuovo, periodico, materiale in ingresso.

Utilizzo concreto

Ora. Che ne diresti di vedere qualcosa di concreto? 🙂

Di seguito ho riportato alcuni Alert che utilizzo quotidianamente per monitorare la mia presenza online. Puoi usarli come base per sviluppare i tuoi o sostituire dove necessario URL e keyword.

https://francescogavello.it site:it-it.facebook.com

Recupera tutti i riferimenti al mio blog presenti su Facebook. Nota la presenza del sottodominio it-it prima di facebook.com: ci permette di filtrare link provenienti da applicazioni (il dominio inizia per app.) e restituire risultati di ricerca derivati da note e pubblicazioni sul wall.

link:https://francescogavello.it

Il più banale, ma efficace, metodo per monitorare chi inizia a linkare un tuo nuovo articolo.

gavello site:twitter.com -site:twitter.com/gavello

Voilà. Filtra per una keyword (un URL, o il tuo stesso nome) su Twitter, escludendo con l’operatore “-” (ma solo nel caso tu voglia utilizzare il tuo stesso username) la tua pagina profilo e tutti i tuoi tweet presenti sotto di essa.

francescogavello.it {site:it-it.facebook.com OR site:friendfeed.com}

Segui tutti coloro che indicano un riferimento al tuo sito solo su più portali selezionati. Utile l’utilizzo dell’operatore OR per appendere più domini nel caso il carico di contenuto non sia così elevato.

gavello -gioielli -comune -Moncalvo -Meteo

La più classica delle vanity search, che agisce per operatori negativi rimuovendo nel mio caso una gioielleria, un comune e diverse attività nei dintorni di Moncalvo. Sempre nel mio caso potrei utilizzare (e lo faccio) tranquillamente anche nome e cognome e andare ugualmente sul sicuro, ma con soprannomi e ominimie le cose potrebbero richiedere maggiore …selettività.

Questi sono solo alcuni degli esempi che puoi mettere in pratica. Imposta un alert sul tuo nome o sulla tua firma agli articoli, escludi il tuo nome e avrai un rilevatore di contenuti copiati a costo zero. Setta un avviso su un paio di keyword a te care restringendo la ricerca a tre, quattro blog per capire come i tuoi competitor affrontano un argomento. La fantasia e il tempo, come si suol dire, sono i tuoi soli limiti.

Alcune cose che dovresti ricordare

Che tu ci creda o no, questo è tutto ciò che ti serve sapere per iniziare a utilizzare Google Alert. Ci sono tuttavia ancora una manciata di cose che voglio ricordarti prima di rimandarti alla pagina ufficiale e consigliarti di creare quanto prima i tuoi avvisi.

  • Il succo è la precisione: sii quanto più specifico possibile
  • Impara a usare i filtri negativi per rimuovere elementi legati al tuo business
  • Usa virgolette (“termine”) per cercare precisi frammenti di frasi
  • Se utilizzi la consegna via e-mail, imposta al più presto adeguati filtri per estrapolare gli avvisi dal resto dei messaggi.
  • Migliora i tuoi Alert padroneggiando le richerche avanzate. Usa il Cheat Sheet fornito da Google e poi copia la query di ricerca direttamente in Google Alert.
  • Raffina i tuoi alert nel tempo. Se non stai ottenendo informazioni utili dai tuoi Alert, probabilmente hai scelto keyword troppo generiche o troppo ristrette.
  • Non essere intimorito dall’usare i feed RSS come output anziché le e-mail. Se ti trovi a lavorare su Google Reader più spesso che all’interno del tuo client di posta, non c’è motivo di riempire la tua inbox di ulteriore contenuto. Piazza i tuo alert laddove stai già guardando, piuttosto che modificare il tuo flusso di lavoro.
  • Gli alert vengono consegnati a intervalli regolari sulla base della loro definizione. Questo significa che se confezioni un alert alle tre di pomeriggio, sarà a quell’ora che riceverai le successive e-mail. Se vuoi evitare che queste interrompano il tuo flusso di lavoro o comunque ricevere alert durante altri orari, dovrai configurarli proprio in quegli specifici orari.

P.S. Mentre mi guardavo intorno alla ricerca di chi avesse già scritto di Google Alert, ho scovato questo post di Andrea che evidenzia un bug (se così si può chiamare) relativo al setup degli avvisi quando si lavora all’estero attraverso l’interfaccia di Google in lingua estera. Un utile promemoria.

Non rimane che provare, no? 😀

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

55 commenti

  1. Ciao Francesco ottimo articolo, utilizzo anch’io Google Alert (via email) per monitorare alcuni argomenti di mio interesse.
    Non avevo mai pensato ad utilizzare pero’ combinazioni di operatori per filtrare meglio i risultati…. mi sa che dovro’ fare alcuni aggiornamenti 🙂
    Ciao e buon lavoro,
    Massimo Previato

  2. Lo uso da quando esiste! Per mè è fondamentale!
    So sempre dove, come e QUANDO parlano di me!

    Utile per capire che reputazione hai su internet!

  3. Grazie Francesco, grandissimo post, io lo usavo da mesi Google Alert, ma a quanto pare, al 10% della sua potenza, disconoscevo tutte quest’altre strumentazioni aggiuntive 😀

  4. splendido argomento!

    ho messo un alert così: Laboratorio InfoProdotti

    e mi da un alert anche quando c’è solo una delle due parole o se ci sono entrambe, ma separate.

    come posso fare per fargli capire che deve dirmi solo quando ci sono tutte e 2?

    con le virgolette?

  5. Ciao Francesco,

    io uso Google Alert da molto tempo, è uno strumento davvero eccezionale! Ricevo notifiche praticamente ogni giorno (lo uso per i miei vari brand e per clienti politici).

    Probabilmente è uno dei servizi di Google più utili!

    1. Dal giorno 13.10.2013 non ricevo più Google Alerts. Sapete dirmi il perchè? Ho anche inviato un avviso di intervento a Google. Attendo una risposta. Aiutatemi! Per me, pensionato e …. casalingo, gli Alert di Google era unano una manna dal cielo.

  6. Davvero un’articolo molto utile, anch’io utilizzo Google Alert da alcuni mesi per mantenermi aggiornato sugli argomenti che più m’interessano, ma non sapevo della possibilità di monitorare la propria reputazione online e le voci che circolano in rete sul tuo blog personale.

    Sto preparando il mio blog personale, non appena l’avrò creato e messo online apporterò queste modfiche su Google Alert sicuramente…

  7. Molto sottovalutato, come dimostra il fatto che in giro se ne leggono veramente poche a riguardo.
    Io lo uso da molto, ogni giorno è un piacere verificare la propria reputazione online.

  8. Sei sempre di più un mito. Lo usavo già per le chiavi di ricerca, ma non avevo mai pensato di usarlo per facebook.

    Dopo un’escalation viral avvenuta la settimana scorso sulla paginafacebook di Avvocatogratis lo ho trovato utilissimo per capire gli effetti della propagazione del messaggio su migliaia di nuovi fan.

    Come sempre: un grazie di cuore.

    Ciao.
    A.

  9. Grande Francesco, complimenti! Ottime le info offerte su FB. Davvero un pezzo di gran valore.
    Volevo sottolineare quanto sia importante scegliere bene le key,,,è molto facile sbagliarsi e quindi o ricevere troppe informazioni (key troppo generiche, o troppo poche) oppure riceverne troppo poche (troppe key specificate o key troppo complesse).
    Ancora complimenti
    un saluti
    Emmanuele

    1. Ciao Emmanuele. Già, in questi casi più lo si utilizza più si coglie la sfumatura con cui utilizzarlo. Query troppo generiche rischiano di intasare inutilmente i risultati. Query troppo strette di non presentarsi mai all’appello.

      Personalmente, una delle feature che attendo per il futuro è la possibilità di definire l’orario di ricezione, che sin’ora è preimpostato su quella in cui si salva l’alert.

      A rileggerci! 😉

  10. Ciao, ho la necessità di monitorare una pagina web, per l’esattezza quando vengono aggiunti dei documenti da scaricare, ma questi documenti non hanno un nome specifico, nella maggior parte dei casi, hanno un nome di questo tipo 234eed345de4uthjjhg8754.zip . Non ho la più pallida di come impostare gli alert. Mi puoi aiutare?

    1. Ciao Federico,
      bella domanda. 🙂

      Non esiste nessun altro appiglio che puoi far puntare ad Alert per notificarti un qualche cambiamento della pagina? Il nome con cui quei file vengono linkati è prevedibile o segue un pattern?

      1. Grazie per la risposta.
        Non ne ho la più pallida idea, credo che quando vengono uplodati questi file il nome venga assegnato automaticamente dal sistema, ma non riesco a capire che metodo adotti, non credo che quel nome venga dato manualmente. In pratica, cambia l’elenco dei nomi (ma non sempre), che sono parole di senso compiuto, ma i file .zip collegati non capisco come vengono generati.
        Con queste nuove informazioni, hai qualche idea come impostare alert?
        Grazie.

  11. Siete completamente fuori strada.
    Io parlo di elettronica valvolare, le per così dire vecchie valvole, tubi termoionici, vecchie per i modernofili poltroni, ma sempre attuali:
    senti come suona bene una chitarra elettrica con un amplificatore valvolare piuttosto che con uno a stato solido.
    Quando parlo di “trasformatore audio” intendo “trasformatore d’uscita” quello strumento che serve per adattare l’alta impedenza delle
    valvole alla bassa (piccola) impedenza dell’ altoparlante, esiste anche il “trasformatore di alimentazione” che negli ampli valvolari ha
    delle caratteristiche molto particolari come quello d’uscita, niente a che vedere con i trasformatori HI-FI.
    Fino ad oggi mi avete inviato una caterva di informazioni praticamente inutili.
    Quando Vi ho chiesto come costruire un trasformatore…….. l’ho fatto in quanto ho a disposizione macchine bobinatrici che mi
    consentono di potermi fabbricare questi strumenti senza avere i consigli di vari Marconi perchè dovete sapere che una cosa è leggere
    un libro, una cosa leggere un manuale, una cosa avere un confronto con altri che hanno fatto la tua esperienza, anche perchè la teoria
    è una cosa ma la pratica è tutta differente. Nella mia esperienza ho potuto toccare con mano che quello che costruiscono le Fabbriche
    non è proprio quello che trovi spiegato nei libri, anzi è molto diverso. PERCHE’?
    Grazie per la pazienza di avermi letto

    Michele Ulargiu

  12. Ciao Francesco, ho provato ad impostare tutto ma non ricevo nessun aggiornamento…
    Ho così provato ad inserire una tua query ma nell’anteprima non compare niente (ma non ho provato a farmi arrivare gli aggiornamenti nella mail con la tua query)…

    Quindi ho pensato che il problema non fosse mio, è così? Te ricevi ancora gli aggiornamenti per le tue query?

  13. ciao, post interessante, utilizzo già alert ma vorrei trovare un plugin che posti i risultati della ricerca nel mio blog , sai se c’è qualcosa disponibile per wp?

  14. ciao francesco, è possibile limitare la riceca ad una zona specifica? ad esempio se io volessi sapere che concerti vengono organizzati nella sola città di bologna o in emilia romagna, si può utilizzare qualche sistema avanzato?
    Grazie

      1. Ciao Marco, Google Alert si basa sulle query di ricerca che poi digitare direttamente in Google. Anche se su Google stesso è possibile filtrare i risultati per ricerca geografica, credo che per il moment ciò non sia possibile in Alert.

  15. ciao a tutti e se volessi monitorare su un sito come subito.it quando viene pubblicato un annuncio su un oggetto prestabilito ma essere avvisato TEmpestivamente ?? cioè non ina volta al giorno ma pochi miniti dopo la pubblicazione ? secondo voi è possibile ?? grazie

  16. In effetti Google alert è un importante novità. ti semplifica la vita. Ma apprendo soltanto ora da te che è possibile fare ricerche anche per i link e quindi monitorare chi ti cita nel web. Ma una domanda : ma alert ti segnala tutte le fonti o solo quelle autorevoli ? potrebbe essere che non restituisca qualcosa ? ciao e complimenti per il post

    1. Ciao Davide,
      Google Alert non è poi chiarissimo su come agisca il filtro “Quantità” (tutti i risultati/solo i migliori). È possibile che non tutti i risultati vengano restituiti dalla ricerca.

  17. Ciao, complimenti per la completezza dell’articolo; conoscevo pochissimo questo strumento e dopo la lettura di questo vademecum, mi sono reso contro dell’enorme potenzialità di questo Tool.

    seguendo i tuoi esempi ho creato alcuni avvisi (nr. 11) utilizzando come base le query da te suggerite modificate in funzione delle mi ricerche, o semplicemente chiavi di ricerca comuni, abilitanto la notifica giornaliera.

    Ora a distanza di circa 10 giorni non ho ricevuto nemmeno un email :-(…possibile? troppe quesry o sbaglio qualche passaggio?

    Un ultima cosa…se volessi cercare delle parole specifiche all’interno di Forum o siti di annunci quale sintassi dovrei utilizzare?

    Ringaziandoti per l’ascolto ti auguro una buona serata

  18. Chiropractors are educated as primary healtth care provider.
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  19. Ciao, non conoscevo molto bene le potenzialita’ di Google Alert, ma dopo aver letto il post ho deciso che lo utilizzero’ .
    Grazie Fabio.

  20. Salve. Sono arrivato qui, nella ricerca di come gestire al meglio gli alert di google.
    Li uso oramai da anni e, in questi giorni, avendo tempo, volevo raffinare le ricerche.
    Se quanto dici nell’articolo è esaustivo dell’argomento, a me pare che o io non ho capito come funzionano o c’è qualcosa che non va!. Sostanzialmente uso gli alert per seguire le azioni. Cos’ho fatto: ho inserito le chiavi di ricerca e nelle fonti ho inserito “finanza”. In questo modo NON ottengo nulla! Ho allora aggiunto a “Finanza” la fonte News e così ottengo informazioni finanziarie, ma anche argomenti sportivi o di cronaca (varia es. “Il sig x si è attaccato ai cavi ENEL rubando la corrente,” oppure “BPM: risultato favoloso per i pallavolisti”). (ENEL e BPM sono ovviamente due azioni che seguo). Per il caso ENEL non saprei come limitare le ricerche, ma per il caso BPM ho aggiunto “-sport”, ma continuo a ricevere news sportive! Quindi che faccio?
    Viceversa è interessante il discorso dell’ora, cioè l’Alert si attiva alla stessa ora in cui è stato inserito!.
    Questo però solleva perplessità perchè alimento gli alert quando ne ravvedo la necessità ma sarebbe interessante farli partire tutti alla stessa ora. Un’altra funzione che a mio avvivo manca è lo scarico su archivio tipo CVS o TXT nonchè il relativo carico: pensiamo a 200 alert da correggere. On line non finisco più, se invece avessi un supporto esterno, con pochi comandi potrei applicare una modifica massiva! Da ultimo, nella home page degli alert manca un link diretto all’help dell’argomento. buona navigazione a tutti.

  21. Ciao, ottimo articolo, che ho salvato per consultare anche in futuro 🙂
    Segnalo un problema che però googlando non son riuscito a chiarire.
    La query link: (esempio, link:www.nomesito.it) non funziona più!
    Anche se con la stessa query da Google ottengo risultati, Alert è due volte infido, innanzitutto non displeya i risultati (dicendo che non ci sono risultati per quella query) ma soprattutto non me la fa salvare dicendomi che c’ è un errore nella query (peccato che nella loro guida la query è ben presente).
    A nessun altro è successo?
    Grazie.
    Simone