Avevo scritto un lungo articolo sulla revisione delle Note da parte di Facebook. Un articolo di quelli che spiegava perché no, neanche questa volta i blog fossero da dare per morti, né si sentissero poco bene. La notiziola, in effetti, ha suscitato parecchio rumore; più di quanto fecero a suo tempo il lancio di Medium, Pulse in casa LinkedIn e tutti gli altri servizi di micro-blogging a loro ispirati.
Ma quando è Facebook a muoversi – e a muovere i suoi numeri – è naturale.
Poi ho ricominciato da zero, perché il vero succo è un altro.
Dentro quell’articolo, dicevo, tornavo anche sul tema “visibilità Vs proprietà”. Argomento di cui abbiamo parlato più volte su queste pagine e che si riduce alla semplice domanda: quanto sei disposto a sacrificare della tua proprietà in cambio di visibilità?
Sul serio: qual è il valore che dai alle due cose?
Perché questa è tutto sommato la proposta ammiccante che fa Facebook. Ecco qui uno strumento che già conosci – le note – reinventate e ripulite quel tanto che basta per essere più visibili in bacheca tra i tuoi contatti, più semplici da mettere insieme e visivamente, beh, appaganti. Pronte per essere commentate in lungo e in largo dalla tua intera rete, invece che dai soli visitatori del tuo sito.
Eppure, in tanti hanno già scritto della morte (ari-eccoci) dei blog o di perlomeno qualche segnale di debolezza. Che, hai visto mai, una volta ci prendi e hai fatto il colpaccio.
Insomma, se ti aspettavi un articolo del genere, nisba.
Qui si scrive di cosa c’è di buono nelle nuove note e se sia possibile usarle insieme al proprio blog.
Iniziamo. 😀
Alcuni pro
- Visibilità, dicevamo. Le forma delle note sono in questi giorni quel “nuovo” che tanto piace agli utenti. Un blocco più alto nella bacheca globale. Due righe di titolo e sette di testo, più i puntini di sospensione e il link del continua a leggere. Sono visivamente imponenti (al limite dell’ingombrante).
- Interazione. I commenti alla nota sono gli stessi che emergono come commento allo stato che quella nota promuove, permettendo una discussione estremamente fluida anche per chi quella nota l’ha già letta.
- Velocità. Niente più nuove pagine da caricare. La nota, quando cliccata, si apre in un popup a piena larghezza. Una volta colto il risparmio di tempo, il click su una nota anche solo per curiosità non costa (quasi) più nulla.
Qualche contro
- Proprietà, dicevamo. In particolare la proprietà del mezzo, la nota, che può cambiare forma, chiudere o chiuderti fuori senza preavviso nel momento in cui una terza parte lo ritiene più opportuno.
- Interoperabilità. Non puoi esportare le tue note in alcun modo. In particolare verso WordPress o un qualunque altro CMS. Quando e se vorrai far crescere il tuo spazio dovrai ricominciare da zero o darti da fare con un copioso copia-incolla.
- Indicizzazione. Per quanto bene possa lavorare Google nell’indicizzare le note, non avrai mai le performance e la possibilità di azione di un dominio dedicato.
- Statistiche. Semplicemente zero (almeno al momento in cui si scrive) quelle disponibili. E seguendo il filo logico di Facebook secondo cui le statistiche sono cose-da-brand riservate alle pagine (e non ai profili, che ospitano le note) non credo le vedremo a breve.
Dove pende il piatto della bilancia?
Una buona domanda.
Così, scorrendo la lista qui sopra sembrerebbe che le note siano in effetti poca cosa di fronte a un blog ben carrozzato. Statistiche, personalizzazione, indicizzazione. Coccolare il proprio pubblico nell’esatto modo in cui desideriamo. Manca, beh, quasi tutto.
Ma la questione non è questa. Fino a quando eviterai di ripubblicare contenuti già visti altrove, svilendone lo scopo, le note possono davvero essere uno strumento a costo zero per generare discussioni maggiormente strutturate. Quel pizzico in più di micro-blogging a là Tumblr che a Facebook mancava.
E che, a livello di profilo Facebook, può tornare molto comodo.
Bell’articolo Francesco.
Secondo me l’ago della bilancia rimane nel mezzo.
Fatto sta che ora le note sono completamente riviste e rese più accattivanti, potrebbero essere uno strumento in più per portare visitatori ad un blog/sito. Tutti conosciamo le potenzialità di Facebook e qualsiasi contenuto è potenzialmente un’arma virale dai grandi benefici.
I blog comunque rimangono blog (ormai “siti” di informazione a tutti gli effetti) e non credo abbiano molto da spartire con le note.
Diciamo che i blog sono la macchina e le note POTENZIALMENTE la benzina aggiuntiva da cui poter attingere.
A presto (magari con un altro guest post 😀 )