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Bye bye LinkedIn Answers: il modello “domande & risposte” comincia a fare cilecca?

Domandare è lecito

Chiude LinkedIn Answers, alternative?

La notizia, passata forse troppo sotto tono, è che LinkedIn staccherà definitivamente la spina a LinkedIn Answers a partire dal 31 gennaio 2013. Cioè, da oggi.

Chiude così definitivamente i battenti quella declinazione del network rivolta a mettere in contatto esperti di tutte le nicchie tramite il più banale dei meccanismi a domanda & risposta.

Poni una domanda. Qualcuno arriva e risponde forte della propria esperienza. Tu, autore originale della domanda decreti la migliore risposta e, di conseguenza, il migliore esperto disponibile per quell’argomento.

Semplice, no?

Domandare è lecito…

Certamente: una logica tanto semplice quanto efficace, visto che alla proclamazione del migliore esperto seguiva anche l’indicazione sul profilo di quest’ultimo di un apposito badge. Una strategia di gamification chiara e soprattutto redditizia. Dimostrati esperto in LinkedIn Answers, così che anche il tuo profilo ne guadagni in efficacia.

Ora. Tu vi hai mai messo piede?

Il fatto è che se quanto raccontato sopra sembra (ed in effetti è, pardon, era) interessante, LinkedIn su questo terreno è sempre entrata in punta di piedi. Ad Answers era relegata solo una piccola voce nel sottomenù “Altro” e se al di là dell’oceano può aver preso più o meno piede, qui da noi fatico a ricordarne un reale utilizzo.

…rispondere è cortesia

Non stupisce quindi la chiusura, che lascia con l’amaro in bocca una piccola community di utenti che trovava in Answers un’efficacia non adeguatamente replicata altrove. Come dargli torto? La precisione e la varietà di nicchie coperte da LinkedIn non sono al momento raggiungibili né da un Quora qualunque, né da un pur decisamente più settoriale StackOverflow. Giusto per fare un esempio.

Perlomeno, se gli utenti avessero deciso di farne uso.

Come interpretare la cosa?
Quattro idee, gettate lì.

  • Il modello domande & risposte, a-hem, non funziona. Tutto qui. LinkedIn dispone della forse più grande rete di professionisti sotto a un unico tetto. Ha cercato di metterli in contatto con un sistema simile ma, evidentemente, questi sfruttano altri mezzi molto più intuitivi per trovare le risposte che cercano nelle loro rispettive nicchie.
  • Il modello domande & risposte funziona, ma non per tutte le nicchie. E qui mi viene in mente StackOverflow, esclusivamente rivolto alla programmazione. Le risposte che trovi là sopra non sono (sempre) quelle che una banale query su Google può darti. La complessità dell’argomento fa la differenza.
  • Tornerà redivivo e a pagamento. Answers viene chiuso per spianare la strada a una futura iterazione della stessa logica, riservata agli account Premium. Personalmente, ci credo molto poco.
  • C’è Quora all’orizzonte. Answers viene chiuso per spianare la strada a una sempre più fitta partnership di LinkedIn con Quora. Se da metà dicembre circa gli utenti del secondo possono condividere le loro risposte sotto forma di aggiornamento al primo, il futuro potrebbe ruotare intorno a una sempre più fluida integrazione dei due. Chi ha detto acquisto?

Personalmente, credo che la seconda ipotesi sia quella più veritiera. Il modello domane & risposte sopravvive al meglio solo quando la complessità del problema di fondo impone all’utente di attendere il presentarsi dell’esperto di turno.

D’altronde, nessuno vuole davvero aspettare mezza giornata per avere una risposta generica che potrebbe ugualmente trovare in un decimo del tempo su Wikipedia. Così, se da un lato Quora e portali simili risultano talvolta fortemente focalizzati su topic complessi, altre presentano una deriva al cazzeggio più puro che svaluta l’idea di fondo. O che perlomeno rende difficile farla combaciare appieno con una realtà professionale.

Hai mai mai messo piede in LinkedIn Answer?
Hai mai usato Quora, nel concreto, per risolvere un problema reale legato alla tua attività?

Come vedresti una fusione dei due, sotto a un rinato Answers? 🙂

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

5 commenti

  1. Peccato, l’ho usato un paio di volte per rispondere a richieste di chiarimenti sul funzionamento di Linkedin. Poteva essere uno strumento interessante ma molti non lo conoscevano.
    Sarà un caso, ma anche Facebook ha abbandonato la funzionalità Domande per i profili: evidentemente le persone preferiscono chiedere risposte a Google e non sui social.

  2. Il modello delle domande e risposte funziona quando è utile e piacevole da utilizzare, ma deve essere un sito dedicato solo a quello. Integrarlo in un sito, un social o un blog è fastidioso. Meglio una pagina di FAQ piuttosto. 😀

  3. Per il mio settore – protezione solare, interior design – i gruppi svolgono questa funzione. Le domande sono tuttavia sempici, ad esempio una referenza su chi produce un determinato prodotto/accessorio o discussioni e riflessioni su fiere, normative ecc…