Le aziende non conoscono il potere dell’influenza. ma dovranno farlo.

Cosa Misurano Davvero Klout, Kred e Tutti gli Altri?

Come migliorare influenza social network

È di Brian Solis il report “The Rise Of Digital Influence“. L’analista di Altimeter Group ha deciso di sintetizzare in 33 pagine lo stato attuale della cosiddetta influenza sui social network.

Alzi la mano chi non ha mai messo piede in Klout. O in uno dei tanti -sono ben 14 quelli analizzati da Brian- servizi equivalenti e più settoriali dedicati al misurare il potenziale sociale di un brand.

Tre quindi le “R” che a dire dell’autore diventa fondamentale considerare: Reach, Relevance e Resonance. In base all’attenzione che un brand vorrà investire nell’analizzare la propria potenza distributiva, rilevanza pura o risonanza (il tempo di permanenza in rete di un’azione) diversi saranno i tool più indicati.

  • Cos’è l’influenza, e come si rende qualcuno influente?
  • Chi è influente sui social, e perché lo è?
  • Come riconosco il “potenziale di influenza”?
  • Come si lega il passaparola a un business come il mio?
  • Come misuro l’interazione con i miei clienti più influenti?

Ecco ciò che Brian cerca di definire, partendo da tre basi.

  • I brand agiscono al contrario. Cercano di far salire il punteggio senza invece soffermarsi sul comprendere come quel punteggio viene generato. Che accidenti vuol dire “56” su uno dei tanti tool disponibili?
  • I dati di questi network peccano di precisione, ma la precisione stessa sarà allo stesso tempo il più importante fattore che vedremo crescere nei prossimi tempi. E che giocherà un ruolo rilevante per influencer e utenti finali.
  • I brand dovranno adottare un approccio a lungo termine per l’utilizzo di questi tool. Non potranno venire usati come semplici “contatori” ma dovranno far scaturire una maggiore consapevolezza in chi ne farà uso.

Il report è liberamente disponibile su SlideShare (o direttamente qui sotto), anche per il download; è facilmente fruibile anche a chi non digerisca un inglese troppo tecnico e presenta in coda un ottimo appendice in cui ognuno dei 14 network analizzati -tra cui Klout, Kred, PeerIndex, TweetLevel e TweetReach per citarne alcuni- viene descritto per potenzialità e peculiarità. Buona lettura! 🙂

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

6 commenti

  1. Francesco, non centra nulla con l’articolo ma… perché il tuo ritratto là in alto ha la sciarpa? xD

    1. Hehehe 🙂 È la variante invernale, che con i 22° toccati oggi a Torino mentre tornavo in auto, credo potrà essere lasciata nel cassetto per un pezzo. 😛

  2. Ciao Francesco come va? Purtroppo anch’io sono tremendamente off-topic ma non sapevo come chiedertelo altrimenti… ho deciso di tornare da intensedebate alla gestione interna dei commenti… ora ho fatto tutto e funziona bene, però vorrei implementare il rispondi al commento come te, nel senso che non mi deve caricare una nuova pagina ma dovrebbe aprire il box (immagino con ajax) giusto sotto il commento a cui si risponde… spero di essermi spiegato, non è semplice 😉

    Non riesco a capire come fare, c’è qualcosa in particolare da fare? Grazie mille Antonio

    1. fatto… scusami, mi sono riletto per benino la tua guida del 2008!!! Ora funziona alla perfezione, mi mancava lo script da inserire sopra wp_head…

  3. Ecco appunto… dovranno farlo.
    DOVRANNO in un futuro… Per ora rimandano e continuano a rimandare. Si preoccupano solo di registrare un indirizzo, o un nome. E poi lo lasciano lì…

    Ancora non hanno capito bene che lasciare una pagina facebook vuota non è che aiuti troppo il brand… Ci sto’ provando in ogni modo a farglielo capire. Vi assicuro che è quasi frustrante.

    Ne ho parlato anche sul mio ultimo articolo sul blog. I social non sono più un’opzione possibile per le aziende: sono un dovere nei confronti del pubblico, delle persone e dei clienti. Non siete d’accordo?