A dire il vero, gli automatismi sui social media non sono poi il male

No, aspetta, davvero?

Automatizzare la pubblicazione sui social media è giusto o sbagliato?

Ecco, alla fine è successo.

Passi mesi e mesi a promuovere quello che può dirsi un utilizzo perlomeno ragionato dei social network e poi, così, come se niente fosse, HubSpot se ne esce con un interessante reportino in cui su un campione di 3.300+ aziende presenti in rete (B2B e B2C), si evidenzia come coloro che pubblicano automaticamente i contenuti dei loro blog aziendali sui social media ottengano il 50% in più di lead rispetto a coloro che non lo fanno.

Come se non bastasse, sempre dallo stesso report si evince come le aziende che usano una social media dashboard per gestire le loro pubblicazioni arrivano a triplicare i lead rispetto a chi si ostina a gestire l’intera questione a mano.

Correlazione indica casualità?
Beh, non sempre.

Tuttavia è indubbio che il dato sia quantomeno rilevante.

Certo, un’azienda che programma con cura la pubblicazione automatica dei contenuti aziendali sui propri canali social è sicuramente più propensa di altre ad adottare e portare avanti tattiche parallele, probabilmente esse stesse vera causa di un così forte sorpasso.

D’altronde, e se per molti una pubblicazione pure automatica (quindi in un certo senso incanalata in alcuni binari ben precisi) fosse più efficiente di una gestione manuale, trattata alla fine alla rinfusa e più aperta all’errore umano?

Come dire: certo che è più semplice programmare l’invio automatico di tutti i contenuti di un blog su un social network rispetto al definire i giusti orari, pianificare una strategia migliore e più pertinente. Ma quanto questa seconda (sulla carta migliore) scelta riuscirà ad essere applicata con la giusta cura, nel tempo, adeguando gli sforzi dove opportuno?

Non è affatto detto che automatismo significhi sempre approssimazione. O no? 😛

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

3 commenti

  1. Credo che il tuo ragionamento sia corretto: ottengono di più perché più attenti ad applicare strategie e comunicazioni parallele.
    Io sconsiglio gli automatismi, certo è che i numeri di HubSpot fanno pensare.
    Da abolire, invece, l’automatismo fine a se stesso (che spesso si riscontra), il quale porta post, tweet ed aggiornamenti a vario titolo a spasso per le diverse piattaforme, le quali, però, non essendo seguite, portano alla perdita di conversazioni e possono generare feedback negativi e sfiducia.

  2. Ciao Francesco!
    Io ho temo (dico, temo) che la legge dei grandi numeri spinga verso l’automatismo – puro , ma è pur vero che bisognerebbe studiare qual è stata la nicchia di riferimento del campione studiato o quanto il mix di aziende ha uno “storico” sul Web, e in questo caso si, siamo salvi, l’automatismo è un plus alle umane strategie sociali 😉

  3. Nel tempo ho notato come gli strumenti per diffondere in automatico (dopo una programmazione manuale) i contenuti del blog, fossero un valido supporto.
    Ne esistono molti sul mercato, gratuiti e a pagamento, anche se credo che il vero successo di una pubblicazione automatica stia in una programmazione mirata che consideri orari, edit del teaser, hashtag e altro ancora.