I social media dovranno diventare un’abilità, non solo un lavoro

Aziende, web e social media

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Più mi trovo a lavorare con aziende che spingono (a più livelli) per promuoversi sfruttando la rete e i social media, più mi rendo conto di una cosa.

Mi rendo conto che tutte le attività di cui spesso scriviamo su queste pagine dovranno necessariamente diventare un’abilità condivisa. Una capacità comune di affrontare (anche piccoli) compiti chiave in maniera autonoma e soddisfacente, piuttosto che ostinarsi a considerare il web sociale come un qualcosa su cui lavorare a compartimenti stagni.

  • Produrre contenuti, anche minimi, per la propria nicchia.
  • Condividerli comprendendo le peculiarità di ogni network usato.
  • Tracciarne i risultati.
  • Veicolare internamente informazioni e favorire la crescita interna.
  • Comprendere il funzionamento delle più basilari tecniche di engament.

Ed essere in grado di fare tutto questo in maniera trasversale, legandolo a doppio filo a qualunque altra attività in azienda e non considerandolo solo qualcosa su cui un qualche settore “lavora per ottenere qualcosa di indefinito” (e poi si comporta e si relaziona internamente con logiche vecchie non appena si riesce a fuggire da esso).

Il cambiamento è lento, ma dal mio punto di vista …costante.

Arriverà il momento (molti non lo auspicano) in cui il ruolo del consulente non sarà più quello di educare la maggior parte dei suoi clienti, ma finalmente di dialogare con essi una volta che questi sono riusciti a fare propri gli strumenti, costruendo così qualcosa che parta da un gradino più alto.

Nel momento in cui il lavorare con i social media diventa un’abilità condivisa in azienda, i benefici arrivano a tutti i livelli. Le strategie che puoi costruire procedono meglio e più spedite. Perché le abilità di base vengono contaminate da capacità e ambizioni personali, pescando nelle peculiarità del singolo per diventare semplicemente più forti.

Diffondere una sana cultura del web e dei social media è uno dei primi passi da considerare per chi mira a portare la propria azienda in rete nei prossimi tempi.

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

3 commenti

  1. Quello delle abilità condivise è un problema annoso nelle aziende, soprattutto nel campo informatico, dove storicamente tutte le innovazioni apportate sono state sempre viste da molti come qualcosa di imposto più che di condiviso. Spesso questo atteggiamento ha portato al fallimento di progetti informatici. Tutto cuò si sta verificando anche oggi cone i nuovi media. Di solito si ha a che fare con gli opposti, tipo persone che credono di sapere già tutto di informatica o del web, citando figli o nipoti geni del computer oppure persone che respingono a priori e per partito preso qualsisasi tipo di innovazione o procedura, che li porti a cambiare il proprio metodo di lavoro. Ovviamente è anche vero che si possono incontrare situazioni molto positive e collaborative, dove chi non sa cerca di imparare e chi già sa cerca lo scambio di informazioni costruttivo.