Non posso insegnarti ad amare il tuo blog

No, in effetti no.

Trovare una buona idea per un blog
iStock.com/MarsBars

Sai, ero partito con l’idea di scrivere un lungo e dettagliato post circa le peripezie del me medesimo lavoratore del web. Poi, non appena ho capito che tutto girava intorno allo stesso concetto, ho fatto ciò che io stesso ho consigliato più volte.

Ho piallato via tutto andando al nocciolo della questione. Nocciolo che si riassume così.

Ah-hem.

“Sempre più spesso le persone mi chiedono di insegnargli ad amare i loro blog.”

Sono persone che stanno per lanciarne uno, o più frequentemente blogger che si sono bruciati nel brevissimo periodo alcune buone carte, lasciando andare un po’ a rotoli tutta la faccenda nell’attesa di trovare nuove ispirazioni.

E tra una cosa e l’altra salta fuori la richiesta: dobbiamo capire come essere attraenti. Come poter scrivere vagonate di buoni contenuti nel modo in cui [competitor] già fa. Dai, insegnaci.

Insomma, a trovare motivazione e passione.
Ad amare ciò che intendono fare.

No, no che non posso insegnarti ad amare il tuo blog.

Perché no?

Perché tutti i progetti che funzionano, là fuori, hanno una e una sola componente in comune. Vivono della passione di qualcuno che, a un certo punto, ha deciso di rendere concreto il tutto con i giusti strumenti. Passione. Se non hai alcuno stimolo in partenza, non puoi imparare ad avere passione in qualcosa.

Puoi imparare a usare nuovi strumenti.
Puoi imparare a stilare un piano editoriale e a valutare le conversioni delle tue attività in rete.

Puoi imparare a migliorare i tuoi contenuti. A perfezionarli. A renderli facilmente digeribili dal motore di ricerca di turno. Puoi imparare tutto questo. E molto altro ancora.

Perché questo è il compito di un formatore.
Aiutare le tue vere potenzialità a uscire.
A rendere visibile agli altri ciò che -per il momento- non sei in grado di far vedere da solo.

Ma non puoi chiedere a qualcun altro di insegnarti a trovare la giusta forza, il carisma, quell’idea geniale, in grado di rendere il tuo blog qualcosa di memorabile.

E ciò non si applica solo ai blog, ma anche e soprattutto a qualsiasi progetto cerchi di concentrare verso un team o una sola persona l’attenzione dei lettori. Se la passione manca alla base non c’è strumento o formazione che serva per ottenere il risultato.

Mi sbaglio?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

7 commenti

  1. Mi sa che stanotte ci siamo connessi allo stesso pensiero, ho scritto una cosa simile sul mio profilo Facebook, quindi concordo in pieno fino a straboccare. E’ vero, l’amore per il proprio blog, ma soprattutto per il proprio lavoro non è possibile insegnarli. 😉

  2. No, non ti sbagli!
    Il tuo discorso non fa una piega, alle persone si può insegnare “come crescere”, ma non si può insegnare “a voler crescere”.

    Dalla mia esperienza, ho sempre capito che anche quando qualcuno si rivolge a me per un progetto molto complesso, se dalle sue parole vedo che questa persona non è abbastanza presa dal suo stesso progetto, io non mi spreco di certo in consigli, perchè in realtà già riesco a vedere che ciò che farà sarà un fallimento.

    Ciao Francesco.

    1. Be’, però una persona, soprattutto al suo primo tentativo o dopo mille tentativi andati a male, potrebbe non essere molto convinta solo perché teme un flop, indi per cui in quel caso forse è possibile non tanto insegnarle qualcosa o darle consigli, ma farle vedere il potenziale del suo progetto che probabilmente lei già conosce, ma non se lo sa spiegare. 😉

      Credo che sì, l’amore non lo insegni, ma puoi puntare una luce affinché chi ti sta davanti veda il potenziale di un progetto e automaticamente se ne innamori, anche perché poi c’è il rischio che questo vada a cercare consensi dai concorrenti e venda a loro un prodotto spiegato male ma valido.

      E’ un discorso complesso, spero di essermi spiegata e di non aver travisato le tue parole. 😉

  3. Ragazzi. Non sono d’accordo.
    Devo un attimo dissentire dalle vostre indicazioni. O comunque, dissento dalle idee proposte nel blog. In un certo senso, si può essere tecnici -anche- in questo. E non dico, meramente, che le emozioni, l’amore, la passione per un blog non siano necessarie per ottenere sempre e comunque un prodotto originale e di qualità. Ma piuttosto, penso che in qualunque condizione di business e di strategie, ci può essere un metodo per farlo e uno per farlo meglio.

    Secondo me, non staremo neanche qui a parlarne se ciò non fosse possibile.
    In fondo, come diceva Erich Fromm ne L’arte di amare: “Amare è un arte e pertanto può essere insegnata”.

    Troppo Machiavellico?

    UomoDiNerd.

  4. E a chi non piace il proprio blog? Io personalmente ho avuto centinaia di blog, ho fatto di tutto per curarli, aggiornarli e a renderli popolari, anche se ho dovuto cederli, per poi vederli morire.