Vuoi conquistare nuovi lettori? risolvi i loro problemi!

Conquista i tuoi lettori risolvendo i loro problemi
Peshkova/Shutterstock.com

Di tanto in tanto mi capita di ricevere email dagli utenti che passano da queste parti.

Solitamente sono alla ricerca di un buon consiglio o di un qualche tipo di aiuto riguardo al loro blog.

In particolare qualche giorno fa una mail recitava pressapoco:

Aiuto! Con un Pagerank tutto sommato rispettabile e una frequenza di pubblicazione uniforme sono arrivato ad una situazione di stallo.

Il mio blog non cresce più. Si è fermato. E adesso come faccio a conquistare nuovi lettori?”

Una bella domandina! 🙂

Beh, sebbene abbia diversi argomenti da tirare fuori dal cassetto nelle prossime settimane, la primissima cosa che mi è venuta in mente è stata: sfrutta una buona comunicazione informale, e allena la tua capacità di comprendere (e risolvere) i problemi altrui.

Giaggià.
Perché proprio questi due aspetti?

Vediamo di fare un piccolo ragionamento.

  • Online puoi trovare un sacco di persone motivate;
  • Molte di queste persone perderanno ogni interesse in ciò che stanno facendo nell’arco dei prossimi 3-6 mesi;

Cosa ti distingue dal secondo gruppo di persone? Cosa stai facendo, oggi, per comunicare ai tuoi lettori che sei davvero intenzionato a portare avanti il tuo progetto?

Il fatto è che soprattutto con i blog medio piccoli non si può mai stabilire a priori se ciò che abbiamo di fronte sia frutto di hype passeggero o di una visione più ampia e duratura.

E sebbene su web i rapporti tra chi scrive e chi legge viaggino a velocità esponenzialmente più alte, è fin troppo facile isolarsi nella propria torre d’avorio scrivendo articoli più o meno buoni e ignorando tutto il resto, aspettando che qualche carattere a video (per quanto potenzialmente geniale) compia lo sporco lavoro di generare fiducia verso di noi e faccia crescere il nostro blog.

Si può fare, certo.
Funziona.
Ma è un metodo dannatamente lento.

E’ un metodo dannatamente lento che mostra presto gli scricchiolii del tempo. Senza confronto né contatto reale con ciò che si ha intorno si finisce rapidamente in situazioni in cui per quanto buona fosse l’idea iniziale, non ti consente di arrivare oltre una certa soglia.

Davvero non esiste un modo di migliorare il processo?

Oh sì che esiste: scrollarsi di dosso tutto ciò che mira a metterti su un piedistallo e tornare ad ascoltare direttamente chi ti legge.

Non è solo questione di usare il “tu” anziché il “voi” nei post. O di quanto carisma riuscirai ad infilare in ciascun articolo. Tutto ciò che mira a svincolarti dall’immagine di blogger stereotipato (che coltiva il suo orticello e non esce mai dalle sue pagine) renderà la crescita del tuo blog più veloce e costante.

E questo ci porta al succo del ragionamento.

E cioè che per relazionarti davvero con chi legge devi imparare a comprendere i suoi problemi. Comprendere cosa serve al tuo target e il modo migliore con il quale puoi fornirglielo. Essendo pronto ad allungare una mano in ambiti del tutto imprevisti. In un post, rispondendo ad una mail, in un reply di Twitter, in un commento su FriendFeed.

Perché puoi anche scrivere migliaia di ottimi post sul tuo blog tirato a lucido, ma farai veramente colpo sugli altri solo quando inizierai a risolvere i loro problemi.

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

16 commenti

  1. Risolvere i problemi di altri è possibile se si hanno abbastanza commenti.
    Oppure in alternativa si cercano problemi da risolvere in giro per la rete ^^; o si danno soluzioni a problemi teorici, che nessuno però ti ha chiesto…
    (comincio a pensare che probabilmente mi sfugge un passaggio nell’intero discorso 😀 )

  2. Scrivere articoli il più possibile utili e che possano risolvere i problemi di chi mi legge è sempre stato un mio cavallo di battaglia. Scrivere dando del tu però non mi viene per niente naturale anche se non credo di mettermi su un piedistallo se comunico da uno (me) a molti (i lettori), anzi mi sembra più naturale così.

  3. Credo proprio che hai fatto centro!
    Il tuo ragionamento e` perfetto e chiarissimo.
    Diciamo che si puo` notare anche dal traffico che ricevono i vari post che ogni persona scrive. Quando si prova a risolvere il problema del blocco di facebook nelle aziende indirizzando gli utenti a proxy anonimi si vede subito che la popolarita` di un post cresce esponenzialmente perche` abbiamo risolto un loro problema.
    Veramente giusto quello che hai detto!

  4. Ciao Francesco,

    al tuo ragionamento aggiungerei: risolvi un problema e fallo in modo personale. Internet è pieno di “how-to” anonimi, il punto è che ogni problema può avere mille sfaccettature.

    Da questo punto di vista il blog è uno strumento ideale: grazie ai commenti, la soluzione univoca che proponevi nell’articolo si arricchisce in modo dinamico, trasformandosi in confronto e crescita, sia per chi cerca la soluzione, sia per chi la offre.

    Andrea.

  5. @Matteo: Beh, è questo che valorizza un esperto: scoprire di tanto in tanto un’esigenza comune e arrivare elegantemente con una soluzione. O no? 😛

    @Stefano & Andrea: Per questo consiglio spesso di non sottovalutare ogni richiesta di aiuto che può arrivare da chi legge.

    Un singolo lettore soddisfatto in più non è qualcosa da ignorare. E’ invece un “evangelizzatore spontaneo” che può portare molto più ritorno (certo sul lungo periodo) di quanto si creda.

  6. Saggio come sempre Francesco.
    Beh, il fatto sta nel relazionarsi anche con gli altri blogger, secondo me è molto importante, è da tempo infatti che cerco di instaurare dei buoni rapporti di “vicinato” =) Con i blogger che ritengo più validi, e anche con i piccoli di oggi che magari domani potrebbero riservare delle splendide sorprese!

  7. Ciao Francesco,
    il tuo discorso naturalmente non vale solo per i blog. Per esperienza diretta ti assicuro che risolvere i problemi degli altri ha fatto di me un punto di riferimento in campo lavorativo e non solo.

    Complimenti per il post.

    Ciao

    Pasquale

  8. Il mio articolo che funziona meglio è quello relativo a un’analisi che ho portato a lezione riguardo a un esame di cinema. Ho messo a disposizione cenni teorici e (a richiesta) le slide. Ho risolto un problema: quello di alcuni studenti che si trovano a dover preparare una presentazione o vogliono capire meglio quel determinato film e ora sono il primo risultato che esce cercando su Google le parole chiave.

    Stessa cosa per un altro post riguardante cenni teorici e analisi di una fiaba famosa e studiata in università e a scuola.

    I post con finalità pratiche e di aiuto sono i più letti. Peccato che attualmente, non essendo più studente, ho meno possibilità di scriverne. Per adesso presento commenti e analisi inerenti al mio lavoro; ma prima di poter dare consigli pratici sul lavoro devo acquisire più esperienza e ora pecco da questo punto di vista.

    Il mio blog ultimamente, tra la mancanza di consigli pratici e il minore aggiornamento, è sceso molto in ascolti. Devo ringraziare questi post che accennavo poco sopra che tengono alte le pagine lette, ma stringo i denti e provo a continuare anche sulla strada della politica locale su cui mi sto appassionando, sperando di attirare i commentatori del sito su cui lavoro.

  9. Già, essere realmente utili ai tuoi lettori questo è il segreto. Non sempre è facile ma quando ci si riesce i risultati possono sorprendere.

    Si possono scrivere degli ottimi contenuti, ma se non sono relamente utili per il lettore le visite non aumentano.

    Bisogna cercare di capire quello che il lettore vorrebbe leggere, porsi dall’altra parte.

    In questo possono essere utili i forum. Frequentare i forum dello stesso settore del nostro blog può aiutare a capire quello di cui gli utenti hanno bisogno 😉 !

  10. Risolvere i problemi dei lettori è una delle chiavi del nostro Blog (non parlo di Andrealeti.it).

    Nel nostro caso l’unico modo per far immedesimare il lettore in quello che pubblichiamo.