Tumblr, il vero terzo incomodo nella guerra tra i blog

…e che fine ha fatto Posterous?

O almeno, questo è ciò che rileva Darnell Clayton nel suo ultimo articolo per BloggingPro.

Se infatti Blogger rappresenta ancora il network più diffuso e popolare e WordPress.com veleggia sui 19 milioni di blog, Tumblr nasconde sotto il suo essere “minimale e pratico”, 16.5 milioni di blog ospitati e il tasso di crescita più alto tra i suoi due concorrenti.

Le ragioni di questo apprezzamento?
Tre, a sentire l’autore.

  • Interazione con applicazioni di terze parti
  • Temi meno costosi e di alta qualità
  • Pieno supporto multipiattaforma al mobile

Vuoi per la natura stessa di Tumblr a categorizzare precise tipologie di articoli, vuoi perché alcuni generi di apps per mobile non aspettavano altro, è quasi normale trovare un tasto “Share on Tumblr” su applicazioni di terze parti che rendono (ri)bloggare questione di qualche click.

I temi -ma verrebbe quasi da obiettare che la struttura di un blog su Tumblr è spesso più asciutta di qualsiasi altro concorrente- sono spesso di altissima qualità a prezzi molto più contenuti. Il che non fa mai male considerando certe soluzioni grafiche che altrove vengono adottate (anche in self-hosted) per mancanza di meglio.

E poi c’è il mobile. Tornando al concetto di “contenuti categorizzati per tipo” (foto, testi, citazioni, video) applicazioni in mobilità e la stessa app ufficiale di Tumblr permettono di avere un’esperienza coerente qualunque sia il device utilizzato. E non è poco, contanto che l’app ufficiale per WordPress ha fatto per parecchio tempo sudare sette camicie a chi volesse trarne qualcosa di buono.

Ma io credo ci sia anche qualcosa d’altro.
Ed è qualcosa di più sottile, se vogliamo.

Blogger e WordPress.com fanno leva il primo sull’enorme popolarità acquisita nel tempo da Google e (dal fatto che si trattasse del primo servizio realmente conveniente all’utenza), il secondo su una struttura -quella di Automattic- solida e ragionevolmente a buon mercato anche per ospitare soluzioni commerciali.

Tumblr invece parte da tutt’altri presupposti. Cerca di colpire non tanto chi vuole usare un blog come piattaforma di promozione personale o legata a un brand. Raccoglie invece a mani basse utenti che hanno bisogno di un modo rapido, semplice ed efficace per condividere idee, appunti, immagini.E tanti saluti ai post da qualche migliaio di parole o alla costruzione di un progetto complesso con plugin e API.

Non vogliono spendere più di qualche minuto per impostare l’intera struttura. E non hanno intenzione di farsi carico di tutte le riflessioni più “pesanti” che comporterebbe aprire un blog su WordPress.com o Blogger.

Un dettaglio, per chi non è un “tech guy” qualsiasi, non da poco.

E ciononostante Tumblr torna utile anche come supporto di chi un blog, o un progetto basato su un blog, già lo ha. Con il risultato di aumentare ancora di più quel tassi di crescita così lanciato di cui scrivevo in apertura.

Viene da chiedersi, in tutto questo, come si senta Posterous… 😛

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

9 commenti

  1. Io ho sempre pensato che Tumblr sia talmente facile e immediato da permetterti di condividere online qualsiasi contenuto o idea. Spesso ne ho creati in preda a raptus di creatività 🙂
    Dato che mi piace moltissimo come piattaforma ho pensato di raccogliere i Tumblr che mi sembravano più interessanti:
    http://tumblrando.wordpress.com
    Ce ne sono davvero di fantastici 😉

  2. L’ultima riga dell’articolo è quella che mi interessa di più 🙂
    Da qualche tempo ho smesso di scrivere direttamente su tumblr e l’ho collegato all’account posterous ottenendo così una copertura su vari social network in un colpo solo.

  3. Tumblr è carino ma wordpress ti offre molte più possibilità. C’è da dire che se il blog che si intende costruire è un piccolo diario di alcuni fatti da raccontare, allora tumblr è perfetto. Cavolo ma 16.5 milioni di blog? .. sono tantissimi.

  4. In effetti anche io ho iniziato ad usare Tumblr spinta dalla curiosità e in particolare dopo aver consultato il tuo Francesco 🙂
    Concordo sul fatto che Tumblr sia un modo rapido ed efficace per condividere contenuti di tutti i tipi e almeno io ho preferito questa scelta piuttosto che aprire l’ennesimo blog su wordpress proprio perché per mancanza di tempo ho difficoltà a scrivere lunghi post. Questo invece lo trovo uno strumento veloce e più facile da gestire almeno in questo periodo 😉

    Poster us. Non lo conosco ancora ma a questo punto e’ d’obbligo farci un giro!!!

  5. Io sono convinto che per iniziare un progetto non bisogna utilizzare delle piattaforme gratuite. C’è il rischio che se il progetto funzioni sia impestato e complicato cercare di creare qualcosa di più personale, dato i limiti di queste piattaforme.

    Sul lato della crescita di Tumblr, sicuramente WordPress e Blogger avranno una carta alta in mano, e aspettano solo il momento giusto per rilanciare, così da battere o almeno compromettere la concorrenza alla sprovvista.

    Tuttavia, non ho mai visto le statistiche di queste piattaforme e devo dire che sono rimasto impressionato, tutti questi blog! Significa che molte persone che non sapevano dell’esistenza del web si stanno avvicinando sempre più a internet, scrivendo e condividendo le loro esperienze e i loro contenuti 🙂

  6. Posso capire che ad alcuni sembrerò matto, ma il blog me lo sono fatto a manella con Jekyll.
    Utilizzarlo è banale (se sei un po geek), te lo hosti su delle vm tiny dove vuoi tu, se hai bisogno di scalare è un html piano, i template te li compri a due lire da themeforest e li giochi come vuoi tu, se hai bisogno dei commenti usi FB o Disqus.

    Certo, magari ho impiegato 10 ore invece che una per configurarlo, però poi è “hands off”