7 cose che Supernatural (la serie tv) mi ha insegnato sul blogging

“We’ve got work to do…”

Ora rilassati, regola il volume a dovere e piazza questa traccia in sottofondo.

E se un giorno scoprissi che i mostri esistono davvero?

Che sotto il letto (o dentro l’armadio) non si cela solo un timido uomo nero ma qualche bestiaccia (nel migliore dei casi) ben più feroce e fastidiosa?

A chi rivolgersi quando le sottili barriere del “ragionevolmente credibile” cominciano ad incrinarsi in un turbinio di demoni, zombie, mutaforma, ghost e wraith dei più diversi tipi?

Ma a Sam & Dean, naturalmente. 😀

Fratelli, cacciatori di tipo un po’ particolare, ultima ancora di salvezza per chi si trovi invischiato in problemi simili. Loro (e il bagagliaio della loro Chevvy Impala ben fornito di fucili caricati a sale, coltelli che neanche John Locke, pentacoli e quant’altro) sono probabilmente la cosa migliore in cui potresti sperare.

E tra una canzone dei Kansas, degli ACDC e dei Black Sabbath, scoprirai che possono insegnare moltissimo anche sul blogging! 😀

Giusto una nota: quanto riportato qui sotto naturalmente non contiene spoiler sulla serie tv e può essere tranquillamente letto anche da chi non abbia mai messo naso dentro il complesso universo di Supernatural.

La caccia ha inizio.

1. Affronta il mondo a cuor leggero

Supernatural non fa certo sconti sulla pesantezza degli argomenti tirati in ballo di puntata in puntata. Spesso si portano alla luce tematiche che affondano nel mito, nella religione, o comunque sufficientemente terrificanti da poter definire la serie (anche) come un ottimo horror.

Tuttavia, insieme a tutto ciò trovano posto battute sagaci, intermezzi demenziali che quasi entrano nella top ten del paradossale, meta-puntate pensate per rispondere alle domande (o alle critiche) dei fan e che non per questo pregiudicano in alcun modo la qualità della serie stessa.

Il tutto in maniera estremamente chiara, decisa, netta e soprattutto diversa (e spensierata) rispetto ad un X-Files o un Fringe, che pure prendono a piene mani nell’immaginario horror collettivo.

Affronta dunque il blogging a cuor leggero: prendendo sul serio ciò che fai senza rinchiuderti volontariamente in gabbie mentali. Divertiti e fai divertire. Sempre. Qualunque sia il tono degli argomenti che affronti.

2. Apri e chiudi con un “bang!”

La serie soffre un po’ della “Sindrome di LOST®”. Ogni puntata segue infatti il saggio metodo di proporre, negli ultimi istanti prima della chiusura, il classico colpo di scena in grado di far gridare “no! ancora un minuto!” a chi si trovi di fronte allo schermo.

Unita alla classica apertura “ad effetto” ne risulta che l’intera struttura di una puntata è semplicemente un ponte (o un processo ciclico) che parte da qualcosa di forte impatto per terminare in qualcosa di scioccante in ugual modo. Perché limitare questo semplice ragionamento al solo cinema?

Nello stesso modo dovresti lavorare sui tuoi contenuti. Apri sempre “con un bang!”. Poni i migliori contenuti in apertura, lavora in cerchio per espandere il concetto e chiudi con qualcosa di così strabiliante che i tuoi lettori non possano fare altro che riservarti un posto speciale nelle loro letture giornaliere.

3. Leverage (Ottimizza)

La serie, non potendosi naturalmente definire capostipite del genere, affronta volente o nolente la sfida di mantenere alta l’attenzione del pubblico su una rosa di possibili argomenti tutto sommato… limitata. L’ambito è esattamente quello dove entra in gioco la vera capacità degli autori nel proporre storie fresche e avvincenti evitando quel brutto feeling da “hey, ma questo non è già successo?”

È un po’ quello che gli inglesi chiamano “leverage”. Uno stesso tema (o contenuto) viene reimpastato più volte sfaccettandosi per rivelare un nuovo aspetto, un nuovo approccio, un nuovo ragionamento che per motivi di trama, di spazio o di tempo non ha potuto trovare espressione.

Scopri il potere dell’ottimizzare i tuoi contenuti e i diversi canali per proporli ai lettori. Puoi portare i tuoi post molto più in là riproponendoli a dovere non solo sul tuo blog ma anche al di fuori di esso. I classici esempi: una serie di post letti al microfono possono diventare un appuntamento fisso sotto forma di podcast. I concetti chiave di questi ultimi possono diventare diapositive da riproporre su Slideshare e importare Facebook. E così via.

4. Lavoro di squadra

Nel senso che semplicemente, Sam e Dean sarebbero davvero sperduti senza la loro (fitta ma non troppo) rete di contatti in grado di cavarli d’impaccio in più di un’occasione.

Non cercare di portare il peso dell’intero mondo da solo, quando puoi piuttosto lavorare in squadra.
Chiedi quando non sai senza farti troppi problemi e allo stesso modo non essere avaro di informazioni con chiunque si rivolga a te. Personalmente, credo che si tratta di uno dei principali fattori che hanno contribuito a far crescere il mio blog. 😉

5. Insisti

Uno dei grandi temi della serie (non sto per spoilerare, te l’avevo promesso) è la caparbietà umana nel rapportarsi alle sfide che il destino propone.

Sam e Dean vengono quasi puntualmente messi alla prova in ciò che fanno, nell’impegno che hanno quasi inconsciamente preso nei confronti delle altre persone, nel loro combattere talvolta contro i mulini a vento tanto grande sembra la sfida. Ma dovendo guardare noi la questione dal di fuori, potremmo semplicemente osservare come un vincente sia semplicemente una persona qualunque che nel perseguire i propri obiettivi non si è mai arresa.

Sam e Dean non si sono mai arresi. Non vorrai mica farlo tu?

6. Alterna

Come dicevo al punto #1, in Supernatural non ci troviamo solo di fronte alla mera esposizione dei fatti che portano i fratelli Winchester dal-punto-A-al-punto-B. Invece, spesso vengono presentate al pubblico le classiche “puntate riempitive”, amate e odiate dagli appassionati di pressapoco ogni serie TV (e di cui LOST, per inciso, fa molto meno uso soprattutto nelle stagioni più recenti).

Il succo è: non tentare di mantenere alta l’attenzione nei tuoi confronti proponendo solo contenuti a cinque stelle. Alterna invece, post più lunghi e discorsivi a qualcosa di veramente succoso a mo’ di “pillar post”. Alterna brevi considerazioni a estratti di articoli altrui, riferimenti a tutorial e così via.

Riuscirai a colpire una fetta più ampia del tuo target e troverai rapidamente un equilibrio più produttivo per portare avanti il tuo blog sul lungo periodo.

7. Non attendere l’intervento divino.

Non lasciare che le cose trovino da sole la loro soluzione, nel bene e nel male.

Se Sam e Dean avessero accettato il loro destino senza combattere probabilmente non avremmo avuto dell’intera serie tv che scaturisce dai primi cinque minuti introduttivi.

No. Quale che sia la loro condizione o il “problema più grande” da affrontare (qualcuno la chiamerebbe “seguire la main storyline”) in Supernatural il tempo per piangersi addosso è poco.

Perché è meglio agire, pianificare, prevedere e ribattere colpo su colpo ad ogni possibile sfida o fallimento di cui si è protagonisti.

Gli americani lo chiamano “hustle”: lavorare molto, bene e con costanza. Da protagonisti, insomma. Senza aspettare che le situazioni viaggino per conto loro lasciandoci fuori dalla finestra ad osservarne gli effetti.

fonte: the CW

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

7 commenti

  1. Hey Francesco! Sono punti veramente interessanti ai quali, personalmente, non ci avevo mai fatto caso, forse anche perchè non sono un “blogger” con la B maiuscola.
    Credo siano considerazioni da far riflettere anche nella vita quotidiana.

    Una cosa. I Wraith sono anche nella saga di Stargate ( e nei suoi vari spin-off)…dai, tira fuori qualche appunto anche da lì se l’hai vista 😛

  2. Ciao Francesco!
    Sono nuovo da queste parti e devo dire che i pochi articoli che fino ad ora ho letto sono davvero molto ben fatti.

    Tendenzialmente sono una persona che quando vede articoli molto lunghi si sconforta un pò e magari se il tema non è proprio allettante abbandona a metà.
    Con i tuoi, e in particolare con questo, riesco invece piacevolmente ad arrivare fino alla fine, credo che questo sia sintomo di un tuo modo di scrivere molto pulito ed efficace che coinvolge.

    Naturalmente ti devo fare i complimenti in particolare per questo post perchè riuscire a fare un parallelo tra una serie televisiva e il blogging, beh, io non ci avrei mai pensato 🙂
    Al di là della particolarità del modo, sono molto interessanti i suggerimenti che per me che sto iniziando da poco a gestire un blog mi saranno molto utili 😉

    Credo proprio che ti seguiro assiduamente, intanto il posto nei preferiti te lo sei già guadagnato!

  3. Tutto giusto, bel post, dubitavo solo sul punto 6; sul mio Blog pensavo di offrire meno post alla settimana, ma qualitativamente a 4 o 5 stelle – invece forse è meglio usare la strategia tipo “un po mangia uova di lompo un po caviale”, per apprezzare meglio il caviale, ma non disdegnare le uova di lompo, che per una fascia di popolazione diversa, potrebbero piacere almeno, tanto quanto al caviale 😀

  4. Ciao, post originale e facilmente comprensibile anche da chi non ha visto la serie (almeno credo, dato che io la seguo ;), quest’idea del paragone è davvero ben riuscita!
    Il post poi in se propone delle tematiche che alle volte sfuggono ai giovani blogger, come me =P

    PS: Questo non c’entra con il post in se, ma… non puoi paragonarmi così in leggerezza The X Files con Supernatural, suvvia! E poi anche il primo non mancava di momenti un po’ più leggeri! Supernatural è un telefilm davvero ben fatto per gli standard attuali di omologazione tematica, ma The X Files è su tutto un altro livello.
    Fine off post 😉

  5. E’ una serie che ho scoperto da poco, ho incominciato a vedere qualche puntata e devo dire che è simpatica (anche se i contenuti sono triti e ritriti).

    Ottima analogia, attendo un tuo confronto tra Dante’s Inferno e il blogging 🙂

  6. Leggerti è facile e piacevole e sono colpita dal tuo modo di paragonare due argomenti che a prima vista non hanno punti in comune. Anche a me è capitato di ragionare così, ma non ho avuto successo; adesso mi sento in buona compagnia… 🙂