Scrivere ogni giorno è diverso da…

Equilibri

…scrivere e pubblicare ogni giorno.

Il fatto è questo: ci sono un sacco di blogger che ancora oggi inseguono l’idea dello scrivere ogni giorno come unico e solo mezzo per cominciare ad essere riconosciuti. Un po’ come la fatica necessaria e assolutamente imprescindibile per poter scalare la vetta del successo.

Poetico, eh?

Così file di blogger si consumano, letteralmente, per impacchettare articoli su articoli sette giorni su sette, rispondendo e commentando a tutto spiano facendo lievitare considerevolmente l’investimento (perché di questo si tratta) di tempo, speso, e di denaro, non guadagnato, nei confronti del proprio progetto.

Investimento che spesso viene solo malamente ripagato e ancor più spesso non viene ripagato affatto, dato che la più naturale delle conseguenze -vuoi dopo qualche mese, vuoi dopo qualche anno- è di gettare la spugna allo stremo delle forze perché dopo aver dedicato (mezze?) giornate a una pubblicazione costante, di tempo rimasto per tutti gli altri fronti non ne rimane granché.

Come dire: se ti impegni al massimo per scrivere ogni giorno (per ottenere visibilità e opportunità), ma poi, proprio perché scrivi ogni giorno, non hai più tempo per lavorare su queste opportunità, allora il gioco non vale la candela.

Scrivere tutti i giorni è diverso dallo scrivere qualcosa e pubblicarlo ogni giorno.

Io stesso scrivo più bozze di possibili articoli praticamente ogni giorno, e credo di avere ad oggi un’archivio di bozze da più di cinquanta elementi che di tanto in tanto riprendo in mano.

Tuttavia, non tutto ciò che scrivo ogni giorno è certo pronto per la pubblicazione finale.
Anzi, non deve affatto esserlo.

Scrivere qualcosa (non importa la qualità finale) ogni giorno è il modo migliore per rendere fluido il processo di composizione di tutti quei post che poi sì, andranno pubblicati al momento giusto. Proprio per evitare che al momento di raggruppare le idee per il post “che davvero vale la pena mostrare al mondo” salti fuori ansia da prestazione, blocco dello scrittore e chissà quale altra strana fobia.

“Write every day. Don’t ever stop. If you are unpublished, enjoy the act of writing—and if you are published, keep enjoying the act of writing. Don’t become self-satisfied, don’t stop moving ahead, growing, making it new. The stakes are high. Why else would we write?”
–RICK BASS

Scrivere tutti i giorni è il modo migliore per ampliare, in un certo senso, la propria sensibilità alla scrittura ed evitare picchi e depressioni portati da troppo (o troppo poco) allenamento.

Scrivi spesso.
Scrivi (anche) male.
E dedica solo una piccola parte di esso al tuo blog.

foto: morgueFile

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

11 commenti

  1. Forse è arrivato il momento di cominciare a pubblicare solo quando ne vale la pena, c’è carenza di contenuti di qualità o che almeno diano uno spunto interessante per qualcosa… poi non conosco la realtà dei blogger per passione che tengono un diario virtuale da condividere, ma forse quella è un’altra storia…

  2. Sono d’accordo, e ammetto di esserci passato anche io più volte in questa fase.
    Poi ho capito – statistiche alla mano – che scrivere tanto per farlo e avere un post ogni giorno, fatto male, non porta a quasi nulla.

    E che gli unici articoli che davvero emergono dal tuo sito sono proprio quelli fatti bene, commentati e ricchi di buone info.

    Marco Famà
    marcofama.it/

  3. Ancora una volta centri la questione, ancora una volta un tuo post è chiaro e immediato e tocca un argomento “sensibile” per molti di noi…
    … ammiro il tuo lavoro e la capacità di hai di mettere nero su bianco molte delle riflessioni che un blogger prima o poi si ritrova a dover articolare nella sua attività!

    Grazie dei tuoi consigli e buon lavoro!

  4. Condivido e non condivido il tuo articolo Francesco per un motivo semplice semplice: i bloggers sono persone e le persone sono diverse l’una dall’altra.
    Che banalità che ho detto!!
    Si sarà anche una banalità, però non è da sottovalutare secondo me, in quanto lo scrivere tutti i giorni per uno che non è abituato o che magari torna a casa troppo tardi la sera per mettersi al pc ecc. potrebbe diventare controproducente.
    E poi altra cosa importante, ognuno ha il proprio stile, un tocco magico unico ed inimitabile.
    A me ad esempio piace scrivere su carta quando ho l’ispirazione; ci sono periodi nei quali scrivo praticamente tutti i giorni e ce ne sono altri nei quali possono passare settimane intere prima di prendere in mano la penna.
    E se non sono ispirato o non ho voglia di scrivere, semplicemente non lo faccio.
    Poi ho preso la (buona?) abitudine di pubblicare 1 articolo a settimana, di mercoledì; quindi magari tra domenica e martedì lo preparo e di mercoledì lo pubblico.
    Cerco di farli al meglio delle mie possibilità, di scrivere con chiarezza e di arrivare al cuore dei lettori, ma ovviamente questo non è sempre possibile ed è normale che sia così.
    Certo tenersi allenati e scrivere ogni giorno potrebbe anche essere una buona mossa, ma non deve essere mai una forzatura 😉

  5. Bellissimo post, vale per la scrittura dei blog ma non solo, anche per la creatività in genere. L’ispirazione è importante, ma la disciplina del mettersi al lavoro ogni giorno educa l’ispirazione a comparire con più costanza, anche se non proprio sempre…

  6. Io sono del parere che il tuo punto di vista e’ condivisibile Francesco e, lo e’ anche quello che riconduce ad una costanza nella scrittura…

    Dipende secondo me da diverse variabili…

    Per esempio:

    Io ho constatato in tuti i miei progetti scritti on line e off line in questi anni che la COSTANZA nella vita premia sempre prima o poi…

    Quindi sono a favore di una continuita’ che puo’ espressa in “X contenuti al giorno” o “X contenuti alla settimana.”

    Un blog un sito o qualsasi altro profilo pubblico che esula da aggiornamenti Minimi SETTIMANALI nel medio termine perde (secondo me) con il tempo,Interesse.

    E’ (sempre secondo me) auspicabile capire che E’ poco rilevante la quantita’ specifica nell’arco di tempo e nello stesso tempo e’ importante la costanza…

    La soluzione puo’ essere un equlibrio di 2-3 articoli alla settimana o di un articolo ogni 4 giorni…

    Ma anche un articolo alla settimana ci puo’ stare…

    Chi scrive solo e soltanto 2 volte al mese (per esempio) secondo me perde potenzialmente diverse opportunita’ di Garantire costanza NON tanto per una migliore indicizzazione nei motori…

    Per creare uno “zoccolo duro” di amici,utenti fidelizzati,”prospect che si fidano”, e’ necessario dare loro la possibilita’ di avere una comunicazione Continua e ben veicolata nel tempo…

    Cosa che secondo me un articolo ogni 2 settimane (o anche di piu’) puo’ creare con piu’ difficolta’…

    Questo e’ solo un punto di vista e poi e’ importante valutare quali sono gli obbiettivi del “blogger di turno”…

  7. Leggendo il post posso dire che è avete tutti ragione, discussione davvero interessante. Certo dipende molto dall’obiettivo se uno scrive per se è meglio la scelta di Umberto se uno scrive perché deve promuovere un’attività o un progetto e meglio scrivere con costanza.

  8. Ciao Francesco.
    Quando si parla di Blogging ne sento veramente di tutti i tipi, le opinioni sono le più contrastanti e disparate.
    Quello che scrivi qui posso anche condividerlo, però non condivido quando dici che scrivendo ogni giorno prima o poi si molla.
    C’è chi scrive per passione, c’è chi scrive per soldi (io appartengo alla seconda categoria), e quando scrivi per soldi ti posso garantire che più pagine pubblichi, più guadagni.
    Google non vuole solo qualità, vuole anche quantità…
    Sono d’accordo sul fatto che scrivere porti via tempo, ne rimanga poco, ma quando arrivano alla fine del mese le centinaia di euro da adsense li la soddisfazione arriva.
    Tutti hanno sempre sostenuto che il numero di pagine pubblicate non conta niente rispetto alla qualità… I blog più fruttuosi però pubblicano decine di articoli al giorno. Non importa fare nomi, li conosciamo già tutti.
    In ogni caso potete fare le vostre prove: Digitate su google l’argomento che più vi piace, guardate i blog dalla prima pagina a seguire, noterete che quelli più in alto sono quelli con più articoli pubblicati! Casualità? Non credo.
    Quindi non diciamo (o lasciamo presupporre) che pubblicare tutti i giorni sia inutile o addirittura dannoso, diciamo piuttosto che è faticoso, ma la fatica ripaga, e come se ripaga.
    Altra cosa invece è se una persona scrive per passione e per dare un’informazione sana e succosa ad un pubblico di fan accanito… Li pubblicare di continuo può rovinare la qualità.

    Era generale il tuo articolo o era riferito a un tipo particolare di blog? Che ne pensi?

  9. Sono d’accordo di più più.

    Non capisco quei blogger che stanno dietro a ripubblicare l’ultima novità, l’ultima news per riuscire ad avere un po’ di spazio su google. Per fare una cosa simile devi impegnare una quantità immane di tempo e dai un valore bassissimo ai tuoi clienti.

    Molto meglio fare un po’ di ricerca, scrivere pochi articoli ma dare valore vero ad ogni nostro articolo.