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Come aprire i tuoi articoli con il classico “bang!”

ovvero: della potenza di un buon incipit

iStock.com/Kangah

Ti racconterò un segreto.

Qualcosa che potrà cambiare radicalmente il tuo modo di intendere il blogging.

Sei pronto?

Nessuno legge per intero i tuoi post.

Già. Già.
Ma non è il caso di preoccuparsi. 😀

Ok, forse è vero che alcuni dei tuoi lettori potranno passare ore e ore a leggere i tuoi articoli, cliccando ogni singolo link e seguendo perfettamente il filo del discorso dall’inizio alla fine.

Ma tutti gli altri -ovvero la porzione più grande del tuo target- probabilmente spizzicheranno i tuoi articoli quanto basta per carpirne l’argomento generale ed eventualmente qualche tua opinione particolarmente rilevante.

Cosa significa ciò in buona sostanza?

Significa che tra un ottimo e acclamato post e una completa implosione tipografica (trad: non ti legge nessuno) esiste un margine estremamente ristretto all’interno di cui lavorare.

E se certo non puoi controllare il modo in cui i tuoi lettori scansionano ciò che scrivi, puoi almeno tentare di passare loro tutte le informazioni per te più rilevanti il prima possibile.

Agendo attraverso i due principali nodi della questione.

  • Titolo
  • Introduzione

Se dello scegliere le giuste parole chiave per i tuoi titoli abbiamo già discusso altre volte, oggi vorrei invece scendere più in profondità sull’importanza di un buon incipit per i tuoi post e i diversi modi che hai di proporlo ai lettori.

Della potenza dell’incipit

C’è chi pensa che post ricchi di contenuto si facciano leggere da sé. Che una selezione di 20 o più elementi, per il solo sforzo compiuto nell’assemblarla, non richieda ulteriore impegno da parte di chi scrive nel commentare adeguatamente il materiale presente rendendolo appetibile a chi si avvicini ad esso.

Che il lettore, dopotutto, sappia cavarsela da sé.

Io invece sono convinto che senza un buon incipit anche il migliore dei tuoi post rimanga inutilmente castrato nelle sue potenzialità.

Pensa ad esempio a:

  • Roundup e selezioni omogenee
  • Interviste
  • Guest post
  • Comparative “1 Vs 1”
  • Post al vetriolo

situazioni in cui al di là di quanto raccontato nel tuo articolo dovresti prenderti il tempo per lanciare adeguatamente il lettore nel vivo della discussione senza lasciare che faccia da sé lo sforzo iniziale di sentirsi coinvolto in essa.

Un buon incipit è in grado di trasmettere la passione di chi scrive in chi legge. Di sorprendere, di far ridere, di far gridare allo scandalo ma mai di lasciare indifferente lo stato d’animo altrui.

Come fare dunque?

  • Rimani sul personale – Non mi stancherò mai di ripeterlo. Attingere ad un’esperienza personale, ad una storia, contribuisce a portare nel concreto l’argomento, introducendo un prezioso elemento in grado di distinguere il tuo post da un qualsiasi altro surrogato.
  • Sfrutta la formattazione avanzata – Nel tuo incipit sei libero di usare a piena potenza corsivi, grassetti, link in maggiore evidenza, testo più grande. Sfrutta fino in fondo le possibilità del tuo editor per far risaltare il tuo primo paragrafo anche al lettore meno attento.
  • Guarda il tuo post dall’esterno – Utilizza il primo paragrafo anche per “posizionarti all’esterno” di quanto hai scritto. Aggiungi commenti, riferimenti, citazioni o semplice materiale che non ha trovato posto nella stesura successiva.
  • Poni una domanda – Come spesso avrai notato, sono proprio le domande a stimolare una migliore risposta in termini di interazione. Ricorda che i lettori là fuori hanno spesso una disperata voglia di commentare ciò che leggono. Solo, devono trovare il giusto appiglio.
  • Porta numeri e statistiche – Ma ricorda che in questo caso saper valutare le proprie fonti e confrontarle tra loro è fondamentale per poter ottenere un buon effetto.

Le prime righe che proponi ai lettori sono ciò che di più importante hai a disposizione per ottenere i risultati che insegui e cominciare a venire riconosciuto al di fuori del tuo blog.

Non vorrai mica sfruttarle a metà? 😛

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

6 commenti

  1. Di solito cerco di riassumere il contenuto dell’articolo nell’incipit così da far capire subito al lettore di cosa si parlerà, tuttavia proverò qualcuno dei tuoi suggerimenti e ti saprò dire se avranno effetto o meno 😉

  2. Ottimo spunto di riflessione. Anche per questo articolo hai scelto un ottimo incipit, che incolla gli occhi sullo schermo: la foto! 🙂

  3. hai perfettamente ragione,io lavoro così,sui tutorial di massimo interesse posso divulgarmi,perchè è interesse del lettore eseguire ed imparare.

    Il resto delle segnalazioni o delle rubriche vengono racchiuse in un riassunto brevissimo dove cerchiamo di far parla da sole le immagini,chiaramente il nostro e più semplice trattandosi di inspiration web design,però concordo pienamente con ciò che dici,troppe volte trovo articoli su fare i soldi con il blog o contenuti di consulenza web/blog che realmente stufano dopo 30 righe lette,pur portando il massimo rispetto per il lavoro fatto dal writer chiaramente,credo che bisogni concntrare i concetti.

  4. Hai ragione!! Neanche io leggo i blog per completo… i miei occhi vanno sui titoli e sulle frasi sottolineate