Road to vacation – come stai preparando il tuo blog alle vacanze?

Non penserai mica di andartene al mare e basta, vero?

All’alba del 20 luglio, non si può proprio più negare che le vacanze siano molto, molto vicine! 😀

Sia che tu abbia pianificato una qualche manciata di giorni lontano dal caos cittadino, sia che invece tu abbia in programma di concederti solamente una moderata valanga di tempo libero senza andartene troppo lontano, avrai forse già pensato a come sistemare in tutto questo il tuo blog.

Perché non si può certo scappare a gambe levate in direzione della più vicina spiaggia senza curarsi dei lettori che -probabilmente dalla spiaggia affianco dotata di wi-fi- attendono speranzosi il post giornaliero. Non sia mai!

D’altronde “la letteratura a riguardo ” non manca di certo; spesso in questo periodo dell’anno (a volte iniziano a comparire da maggio) si affacciano per la blogosfera numerosissimi post atti a consigliare il vacanziero blogger sulle attività migliori da mettere in pratica sul proprio blog prima, durante e dopo la meritata vacanza.

Attività del tipo:

  • Predisporre uno o più post programmati;
  • Pubblicare un “goodbye-post” che indichi chiaramente i periodi di inattività;
  • Ripubblicare qualcuno tra i tuoi migliori post;
  • Rivedere i testi del tuo layout;
  • Dare una ripulita a tag e categorie;
  • Focalizzarsi sulla ricerca di nuove fonti;
  • Ottimizzare la propria routine giornaliera trovando il tempo di sperimentare nuovi servizi

Tutte cose che come prevedibile necessitano di tempo libero, meno “ansia da post”® e le naturali idee geniali che in estate arrivano più o meno a tutti.

Qual è il tuo piano?

Cos’hai pianificato dunque? Conti di lasciare il tuo blog alla mercé dei lettori, o hai predisposto qualcosa in grado di mantenerne vivo l’interesse durante tutto il tuo periodo di assenza?

Approfitterai del maggior tempo a disposizione per ottimizzare le tue pagine?

foto: m o d e

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

14 commenti

  1. Ciao Francesco,

    gestisco due blog e in vista di un viaggio all’estero di 3 settimane in cui non avrò la possibilità di curarli e mantenerli (sembra che stia parlando di figli :-), ma un pò lo sono…) adotterò due approcci differenti, cercando poi di comprendere quale dei due risulterà più efficace.

    Dunque, per uno dei due blog ho predisposto dei post programmati, alcuni dei quali sono una rivisitazione e una ripubblicazione di post già pubblicati, con la speranza che non ci siano intoppi di nella programmazione automatica.

    Per l’altro blog, invece, molto più pigramente, mi limiterò ad un messaggio di saluto “Arrivederci tra tre settimane!”

    Confido nei consigli degli altri lettori!

    A presto
    H.

  2. Probabilmente, portatile alla mano, anche ad agosto potrei pubblicare qualche post.

    Indubbiamente i lettori saranno avvisati per quanto riguarda la “vacanza” del blog.

    Cmq la vacanza e lo svago è fondamentale, con un pò di relax le idee arrivano più facilmente e si può pianificare la ripresa magari con qualcosa di nuovo per i lettori.

  3. Ma indipendentemente dalla decisione di mettere un messaggio di concedo o programmare la pubblicazione, il problema principale secondo me resta la gestione degli utenti. Il lavoro di un blogger non si esaurisce certo con la pubblicazione (lo hai detto un sacco di volte) come fare quindi per evitare che in assenza gli spammer non invadano le tue terre e impedire che il sacro fuoco del flame bruci tutto? Ci si può fidare e lasciare i commenti aperti credendo nel buon senso degli altri o è meglio chiuderli?

    1. Che ne dici di una via di mezzo?

      Moderare i commenti da un lato, e dall’altro impegnarsi ad “aprire i rubinetti” in un preciso momento della giornata (o ogni paio di giorni)?

      1. Le vie di mezzo sono sempre le migliori, ma suppongo che dipenda in buona parte dai programmi vacanzieri che si sono fatti. Se si ha modo di collegarsi ad internet e buttare uno sguardo, non chiudere del tutto i commenti è sicuramente un ottima soluzione.

        Quella di aprire i rubinetti in un preciso momento è un idea molto bella, ma fa sorgere una nuova domanda, quale può essere un buon momento della giornata per farlo?
        Al mattino presto dubito che qualcuno stia li per noi, durante la giornata saranno tutti in spiaggia (o in giro per i monti ecc) e alla sera… bhe non staranno di certo in casa. Forse le ore pasti? (sembra quasi gli annunci degli inserzionisti del Leggo “chiamare ore pasti”)

        Forse il blog-sitter (di cui si parla qui sotto) potrebbe essere una soluzione. Non per sostituire l’autore nella scrittura dei post (per quello basta pianificare i post, sempre che non si tratti di un sito di news), ma per moderare i commenti qualora si fosse impossibilitati a farlo.

  4. Ciao Francesco, ciao a tutti.

    Il mio piano, da questo punto di vista è piuttosto semplice.

    Sto predisponendo alcuni post generici (ossia standard, come tutto il resto dell’anno), uno per settimana e presumo di pubblicarli nella prima metà della settimana. Più un post che riassuma percorsi di lettura (li chiamerò così!) tematici, con i link che riportano il lettore al singolo post.

    In questo modo prendo due piccioni con una fava: con i percorsi di lettura posso facilmente accogliere i nuovi lettori, rinviando a questi post a partire da settembre.

    Preferirei evitare il Goodbye post
    luca

    1. Idea niente male!
      Sono sicuro che la maggior parte dei blogger già disponga di una linea di argomenti da riproporre. Si tratta solo di capire quale e recuperare i giusti articoli 😉

  5. Beh, io ho libero dal 13 al 23.. ciò significa che, fino a quel momento, se voglio essere pagata, devo garantire i miei post giornalieri..e se, come già capitato, mi spostassi, mi toccherà anticipare i post in base ai giorni di assenza..e spremermi le meningi! Tempo fa leggevo di blog-sitter..chi si offre?? 😀

  6. @Socrate: leggevo un po’ di tempo fa di questa figura a tempo determinato, ma credo fosse più che altro uno scherzo, una cosa un po’ campata in aria..cioè, se nn riesci a curare tu il tuo blog lo affidi a questo che lo prende sotto le sue ali durante la tua assenza..io non credo affiderei mai le mie pagine a qualcun altro, piuttosto scrivo a manetta e programmo!

    1. Figura neanche tanto campata in aria (basta una query in Google per rendersene conto), ma imho inefficace per un semplice motivo: salvo che il blog da gestire non sia estremamente spersonalizzato (aka leggo le notizie e poco importa chi le scriva) verrebbe a mancare proprio la cosa più interessante di un blog: l’autore e il taglio che ha deciso di dare alle sue pagine.

      E soprattutto: di cosa scrive un blogsitter? lo si prevede in anticipo? Difficile. Ma allora tanto vale programmare un paio di post e risparmiare una manciata di euro dai dubbi risultati. E se i risultati non sono quelli sperati? Un blogsitter è in grado di promuovere i “propri” post con la stessa efficacia del proprietario originale?

      Un sacco di domande, lo riconosco 😛

  7. Non vado in vacanza , quindi continuerò a postare, magari con la calma agostana riuscirò a scrivere un bell’ebook sui temi che piacciono a me.