Cos’è che ti separa dai risultati che cerchi?

Alla via così. Spesso, ma non sempre.

Come raggiungere risultati con un blog

Tutti quanti cerchiamo dei risultati.

Nel lavoro che facciamo ogni giorno e a livello più personale.

Quando lavoriamo per altri e quando decidiamo di gettarci in un’avventura in solitaria.

Il fatto è che non sempre raggiungere i risultati che ci si è dati è questione così lineare; indipendentemente dagli sforzi fatti, un cattivo approccio al nostro progetto può compromettere di molto la sua riuscita.

Spesso, le cause non sono nulla di così imprevedibile e si riducono al:

  • non riuscire a definire un buon progetto (così da viaggiare invece a vista);
  • non aver definito, o trovato, un budget degno di questo nome;
  • non essere riusciti a disporre del tempo che preventivavamo (ah, la procrastinazione);
  • aver trovato parner sbagliati;
  • non aver trovato partner;
  • non aver fatto le dovute ricerche in termini di interesse verso l’argomento in cui ci siamo gettati.

Ancora una volta, il semplice “lavorare a lungo, lavorare sodo” rischia di essere un mero dispendio di tempo fine a sè stesso se incappiamo in uno (o più, argh) di questi …inconvenienti.

Percezione

Spesso ancora il problema non è neppure così facilmente identificabile: ciò che ci separa dai nostri obiettivi è talvolta un misto di difficoltà risolvibili con maggiore impegno, altre un qualcosa che non possiamo controllare direttamente.

  • la mancata definizione di obiettivi misurabili;
  • la cattiva definizione degli obiettivi misurati;
  • il cambio di percezione / il calo di interesse nei confronti della tua nicchia.

Così, se nel migliore dei casi può capitarti di avere tra le mani un infoprodotto pronto alla distribuzione e scoprire che l’aria che tira in rete non è delle più adatte per solleticare l’argomento, nel peggiore dei casi puoi scoprirti con un blog, o un progetto più vasto, che langue e tarda a partire per qualcosa che forse neppure dipende da te.

Così, oggi ti voglio chiedere: quale credi sia il più grande problema che ti impedisce di raggiungere i risultati che cerchi sul tuo blog?

O quale credi sia stato lo scoglio più difficile da superare nel tempo? 🙂

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

5 commenti

  1. Io credo che il limite maggiore e’ quello che ci poniamo da soli, io almeno mi entusiasmo facilmente per nuove idee, ma poi la paura e la mancanza di partner mi bloccano.

  2. Io credo che la paura più grande che ci blocca sia la paura di fallire quindi, magari, abbiamo a disposizione tutto ciò che ci serve, magari abbiamo un buon infoprodotto tra le mani, siamo esperti nel settore e sappiamo esattamente le azione da compiere per raggiungere gli obiettivi ma… eppure non riusciamo a “tirar sù” quella benedetta ancora che ci permette di salpare e lasciare il porto sicuro….

    Servirà un po’ di autostima in più? 🙂
    Un abbraccio da Luisa – Tempo Di Agire

  3. Io ho mille progetti in mente, tutte cose fattibilissime con un bel po’ d’impegno e tanto lavoro.
    Non ho bisogno di grandi budget, ho tutto quello che mi serve.
    L’unica cosa che manca è il fattore tempo, quel maledetto!
    Devo fare i siti per i clienti (per campare), curare il blog (per passione), e i ritagli di tempo per portare avanti i miei progetti sono davvero pochi.
    Spero di riuscire a lavorarci durante l’estate.

    Eppure vedo persone che riescono a fare di tutto e di più, come se le loro giornate invece che 24 avessero 50 ore, quindi credo che alla base ci sia un problema di organizzazione.

  4. Il nostro problema è stato il lavoro superficiale dei collaboratori. Quando poi si sono resi conto che bisognava lavorare se ne sono scappati… Inoltre non c’è stata risposta a richieste di investimenti di tempo, di poche ore, che avrebbero portato anche a guadagni. Per il momento lavoriamo in 2 con in più alcuni collaboratori che hanno dato disponibilità, ma lavoriamo come se fossimo solo in 2 (per evitare i problemi pregressi)