I falsi miti del blogging: dovresti rispondere a ogni singolo commento

Più un’impresa titanica che una vera e propria strategia di crescita

flickr.com/photos/jakecaptive/48967086/

Quello che stai per leggere è un contenuto evergreen, ovvero un articolo così fantastico da non non poter rimanere troppo a lungo nell’archivio. È stato ripubblicato l’ultima volta durante agosto 2016. Buona lettura!

Questo articolo fa parte della serie “I Falsi Miti del Blogging”. Ho già scritto qualcosa a riguardo in passato: Quando un post al giorno non è tutto ciò che ti serve per avere successo e Perché il tuo blog non ha bisogno di tutto il tuo tempo libero.

Sfogliando WassupBlog mi sono trovato sotto il naso un commentatissimo articolo al vetriolo che recitava “Ecco perché non ho più intenzione di linkare a blog come Problogger e John Chow“.

Nel corpo del testo, 3 le motivazioni di cotanta sicurezza:

  • i grandi blogger non hanno poi così bisogno di altri link in ingresso
  • esistono blog ben più giovani e non ancora “isolati” a cui dare visibilità
  • i grandi blogger non interagiscono nei commenti (o alle loro citazioni su blog altrui)

Il ragionamento, per come veniva esposto, sembrava pure filare.
Un po’ carico di risentimento forse, ma alla fin fine comprensibile.

Se non che mancasse quasi totalmente la vera natura del problema.

Il falso mito

Quello che l’articolo di WassupBlog dava per scontato (ed è un approccio che si può riconoscere sfogliandone alcune pagine) è che a tutti i blogger servisse necessariamente un livello di interazione costante e a 360° per veicolare le loro iniziative di marketing.

Coprire ogni spiraglio, rispondere ed interagire con i lettori per ogni complimento, precisazione, aggiunta o citazione. Prima di tutti gli altri. Sempre.

Ma le cose stanno davvero così?

Se è vero che rispondere ad ogni singolo commento, interagire su link e citazioni e passare moltissimo tempo sui social media sono tutte attività che possono contribuire a dare una grossa spinta iniziale ad un nuovo progetto, non sono altrettanto sicuro che possano rappresentare una strategia di promozione su cui fare unico affidamento sul lungo periodo.

E la parola chiave qui è “lungo periodo”.

Credo anzi che possano rappresentare un vincolo, o più precisamente un limite. Limite dato proprio dalla necessità di dover essere costantemente presente a fare da mattatore tra le discussioni affinché queste, effettivamente, funzionino.

Sostenibilità sul lungo periodo

Se scrivi solo per hobby, quando ne hai voglia, e non hai altro scopo in mente se non quello di farti leggere dai tuoi amici o dalla tua nicchia, beh, puoi anche spendere la maggior parte della tua giornata commentando a ciclo ogni singolo contributo ricevuto.

Puoi in maniera altrettanto efficace indagare giornalmente ogni backlink ricevuto e cercare di ricambiare ogni singola citazione. E per inciso non dovresti lasciare che nessuno ti convinca su come gestire meglio il tuo blog! 😀

Ma se stai cercando di promuovere le tue pagine con un preciso obiettivo in mente, verso un target dal quale speri di ottenere qualcosa di concreto, magari proponendoti come “esperto del turismo enogastronomico”, forse un simile approccio potrebbe risultare improduttivo sul lungo periodo.

Immagina ad esempio di cominciare a ricevere un minimo di 40-50 commenti al giorno.

Se dovessi davvero iniziare a rispondere a ciascuno di essi seguendo la logica “commentare aumenta l’interazione quindi è giusto e quindi lo farò sempre e comunque”, quanto tempo (e lucidità mentale) ti rimarrebbe per poter scrivere nuovi articoli? E per indagare nuovi spiragli? E per stipulare partnership con gli operatori del settore? E per…

Davvero riusciresti a mantenere il ritmo mese dopo mese, passando sopra a impegni e imprevisti, seguendo e assecondando la crescita e la popolarità delle tue pagine?

Davvero riusciresti a svegliarti ogni mattina pensando a mente fresca a come far crescere il tuo progetto, sapendo di aver impostato una logica di interazione sul tuo blog che necessita costantemente di essere alimentata da te e soltanto da te?

Non sto ovviamente dicendo che per poter intraprendere un’azione di marketing sul tuo blog devi ad un certo punto cominciare a trascurare la community. Ci mancherebbe: sarebbe piuttosto stupido oltre che controproducente. Ma neanche dovresti basare tutta la tua attività su logiche che potrebbero non essere sostenibili da una singola persona con sole ventiquattro ore a disposizione al giorno.

E adesso: tu che approccio hai scelto?

Escludendo naturalmente le richieste dirette, credi che tutti gli altri commenti necessitino sempre e comunque di una risposta, anche quando non strettamente necessario e sacrificando altre attività?

O arriva un momento in cui si devono suddividere impegni di uguale priorità su più fronti e imporsi compromessi?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

17 commenti

  1. Well, Francesco, how I wish my Italian was better than what it is. I would like to thank you for the link to that post. I would also like to take the opportunity to say that, regardless of what all the Probloggers say, it is important to have an interaction with your commentators, as it builds a bond between them and you the blogger.

    I have maintained this regime since the birth of WassupBlog, and all I can say it that it has secured me a decent following, many who have supported me in stating my case.

    Now, I’m not saying that you are wrong in your post, I am just offering my personal view. Can I keep this up on the long term? I can’t see why not. It’s not an easy task but I believe that in the long run all the effort will pay off.

    1. Hi Sire, thanks for leaving a comment here. 🙂

      I surely admire who keeps this level of interaction with their community every day: it’s a great effort and obviously takes a lot of passion in what you’re doing.

      But I think that (to give actual results) this has also to be a reasoned choice. Otherwise would be more stress than growth 😉

      1. There is no stress if you enjoy what you are doing. There is also no need to respond to ever comment as some comment do not require a reply. The benefits over time may actually be far reaching.

        I hope to one day come to Italy, as my parents were born in the province of Latina. Italy has always held a great fascination for me.

  2. Ciao Francesco,

    trovo le tue considerazioni interessanti ed in linea con alcuni miei pensieri di questo periodo.

    Io ho sempre cercato di rispondere ad ogni singolo commento lasciato sul mio blog, ma, mi sto rendendo conto, non sempre si riesce ad aggiungere qualcosa a quanto già scritto dal lettore.

    Come certi articoli non stimolano i commenti perchè “chiudono” il discorso, anche certi commenti non lasciano molti spiragli per ribattere in maniera costruttiva. Quindi ritengo che scrivere tanto per scrivere non sia particolarmente costruttivo.

    In secondo luogo, quando si raggiungono certi numeri è difficile stare dietro a tutti i commenti e mail ricevuti.

    Lo stesso Leo Babauta (in un bel post, che ho tradotto, su <a href="http://www.guadagnosuinternet.com/blog-principianti/costruire-autentico-rapporto-lettori/"come costruire un rapporto con i lettori spiega come, fino a che il suo blog non era ancora molto seguito (10.000 iscritti al feed) rispondeva ad ogni singola mail o commento, successivamente non è più riuscito a farlo.

    Penso si tratti di una scelta personale basata su benefici/costi: io credo che i lettori abbiano bisogno di avere la percezione di essere seguiti ed ascoltati. Per raggiungere questo scopo non per forza è necessario rispondere uno per uno, ma si possono adottare altre strategie (ad es. un post settimanale in cui si risponde ad un quesito ricevuto via mail, una risposta cumulativa ogni 10-20 commenti, o altre strategie).

  3. Io sono d’accordo che non bisogna sempre rispondere a tutti i commenti, in particolare se si tratta di complimenti e basta o, cosa che odio, se l’utente usa il commento per promuovere il proprio blog.
    Devo dire però che a volte, da utente, mi aspetto una risposta e mi ‘dispiace’ se questa non arrivi.

  4. Secondo me è un modo vagamente “immaturo” di fare blogging quello di Wassup Blog. Stai bloggando per il piacere di scrivere e per condividire con i tuoi lettori o per avere indietro link e ammirazione da post illustri?

    Sopratutto se “non ti linko più e ti stacco la pace” e in fondo al post c’è una pubblicità di amazon con il libro di Darren. Se sei coerente con te stesso togli le pubblicità di questi grandi nomi che a natale non ti mandano nemmeno un bigliettino di auguri e magari puoi tornare a fare l’offeso.

    E’ naturale che blogger o siti con centinaia di migliaia di visite al giorno non potranno mai star dietro in modo completo alla parte PR del loro business. Più il loro nome è sparso per la rete, meno riusciranno a trovare tutti i piccoli e medi siti che parlano di loro.

    Bisogna inoltre pensare che ad esempio Problogger non è più il blog di Darren Rowse ma è una vera e propria azienda, e quindi si deve comportare come tale, gestendo la comunicazione all’esterno nel modo migliore possibile, dando presenza di se solo quando necessario.

    Alex

  5. Ma questi sono tutti problemi che non riguardano i grandi geni. Se scrivi cose mastodontiche che possano interessare un mastodontico numero di persone, non hai problemi di commenti o altro: molto spesso saranno gli utenti stessi a rispondere ai commenti. Chi ti segue da più tempo aiuta gli altri. Funziona così dalle parti dei grandi geni.

  6. Rispondere a tutti i commenti a volte è impossibile!

    Questo perchè non tutti i commenti necessitano di una risposta!

    Io però sono della corrente di pensiero che per dare vita ai Blog le risposte sono obbligate!

  7. Io credo che rispondere a tutti i commenti non sia affatto un falso mito. Se hai un blog nato da poco, puoi farlo benissimo, anzi devi farlo (è anche una forma di cortesia nei confronti del lettore IMHO). Se invece hai un blog letto da 10.000 persone al giorno, ovviamente non avrai il tempo materiale per rispondere. A quel punto hai perciò due possibilità: o ti affidi ad altre persone (si comincia a parlare di azienda) oppure ignori i commenti perché semplicemente NON PUOI rispondere a tutti.

    Però… immagina che brutto, un blog di un’azienda come la Fiat ad esempio, dove una persona commenta un post, affermando che il modello xy ha un cambio difettoso e… nessuno risponde…

    Mi viene giusto in mente il caso di una famosa azienda produttrice di antifurti per moto (ovviamente non faccio nomi). Ebbe un grave danno economico e d’immagine, semplicemente ignorando commenti e post negativi che giravano nella blogosfera.

    Come dice Sire, è importante interagire per costruire un legame tra te e i lettori.

    Perciò, se curi un blog per hobby puoi anche ignorare i commenti, ma se lo fai per lavoro e sei un’azienda, beh, non puoi permettertelo.

  8. Onestamente io sono indeciso ma esclusivamente per motivi che riguardano i lettori. Da un lato come lettore ho piacere ad una risposta, fosse anche solo ad un ringraziamento o un complimento. Dall’altro, sempre come lettore, mi infastidiscono i commenti inutili, quindi le risposte a commenti che non necessitano di risposta non fanno altro che complicarmi la lettura. Fortunatamente il mio blog non è ancora bersagliato di commenti e posso rimandare la decisione ma credo sia comunque importante stabilire una linea cui attenersi. Quale che sia la linea, il lettore perlomeno non avvertirà incoerenza o incostanza.

  9. Rispondere a tutti i commenti è impossibile sei un sito a traffico troppo elevato! Questo anRispondo solo a certi articoli, come questo:Ma se passate per la mia recensione di siteground