A quanto sembra, ripetere un tweet non è poi così male…

O almeno…

Quanto spesso pubblicare una notizia su Twitter?
©Gonzalo Aragon/Shutterstock.com

Alzi la mano chi non si è mai chiesto: “Qual è il numero di post giusto per parlare di una notizia, sui social?”

Che tradotto significa: quanto posso interrompere le giornate dei miei lettori, su Facebook, Twitter e compagnia bella con lo stesso identico tema? Esiste un numero magico? Vale per tutti i social?

Cambia qualcosa, in termini di risultati?

Ecco. Per Twitter se l’è chiesto anche Wisemetrics, analizzando più un milione di tweet, in un post pubblicato alcuni giorni fa.

I numeri? In quel milione di messaggi, il 55% degli account ripete abitualmente i propri tweet. A dirla tutta, il 3% di quel milioncino sono “solo” tweet ripetuti. E fin qui, con la disponibilità di automatismi (ne parlavamo giusto giovedì in VETTA) non è che ci sia troppo da stupirsi.

Quello che salta agli occhi è invece la curva di attenzione per ogni tweet ripetuto. Decrescente, sì, ma non quanto ci si aspetterebbe. Rullo di tamburi: il secondo tweet ripetuto guadagna una una visibilità pari all’86% dell’originale. E solo dopo sei ripetizioni -no-dico-sei- questa scende ad un ancora dignitosissimo 67%.

C’è da dire che il timing qui sembrerebbe valere meno del solito, visti gli alti numeri considerati. Tuttavia Wisemetrics rileva come il secondo tweet (ma non i successivi) abbia ottenuto in alcuni casi più del doppio della visibilità del primo tweet. Azzeccare l’orario ha probabilmente ancora un suo perché. 🙂

Fai un salto

Il fatto è che siamo distratti.
Molto.

E i social, con il loro fiume in piena di informazioni, non ci aiutano. Un account su Twitter che segue anche solo qualche centinaio di fonti vede un ricambio così alto di tweet nel proprio wall che rende tecnicamente impossibile rendersi conto di cosa ci sia persi.

Il punto non è che la maggior parte dei tuoi utenti apprezzerà il secondo tweet di buon grado.
Il punto è che questi utenti molto probabilmente non si saranno neanche accorti del primo.

E questo gioca a nostro favore. 😀

Fanne un altro

Alcune regole d’oro per un rilancio consapevole?

  • Non fare un copia-incolla. Sì, è più veloce. No, non serve a granché;
  • Modifica sempre la tua call-to-action. Puoi usare una sfumatura nuova per ogni nuovo tweet, facendo leva su un vantaggio ogni volta diverso per chi sceglierà di regalarti un click. Ne abbiamo parlato qualche tempo fa, ricordi?
  • Aggiungi una menzione verso un utente per te rilevante;
  • Aggiungi un hashtag o varia quello già presente all’interno del messaggio.

Insomma, non avere paura di rilanciare la tua notizia, pure solo leggermente rivista, in un breve lasso di tempo. C’è sempre spazio per affrontare il tema da un punto di vista nuovo, variando quel tanto che basta del tuo tweet per rimanere interessante e focalizzato.

foto: ©Gonzalo Aragon – Shutterstock.com

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

1 commento

  1. Nell’utilizzo di Twitter mi ero accorto della riproposizione di tweet, alcuni con piccole modifiche come l’aggiunta della parola ‘archivio’, e mi chiedevo se dava dei risultati. Grazie al tuo articolo ho la risposta.
    Personalme penso valga solo per Twitter, ad esempio su G+ questo tipo di prassi non mi piace. Lo stesso anche Facebook.