Perché promuovere l’iscrizione al feed RSS?

Da un lettore: “Spingere il tuo feed RSS non minimizza le pagevies” ?

Alcuni giorni fa ho ricevuto una mail da parte di un lettore che mi chiedeva consigli su proprio blog.

Non è poi una cosa così strana, dopotutto. Ma tra le domande ce n’è stata una mi ha colpito particolarmente ed è riuscita (devo dire la verità) a prendermi in contropiede.

La domanda:

“Ma perché spingi l’iscrizione al feed RSS nel layout e negli articoli? Non ti fanno perdere pageviews e click sugli ads? Che senso ha invitare i lettori a non tornare sulle tue pagine permettendogli di sfruttare il tuo contenuto senza darti nulla in cambio?”

Così, quella risposta trova oggi maggiore spazio all’interno di questo articolo. 😀

1. Preferisco creare una base solida

Spingendo l’iscrizione al feed RSS, cerco prima di ogni altra cosa di creare una base (solida e fidelizzata) di gente interessata a ciò che scrivo piuttosto che al mio blog come mero contenitore.

Se questo va ad intaccare il conto delle pageviews, beh, amen. I vantaggi si vedono invece dove l’interesse suscitato si converte in una maggiore risposta a tutto tondo qualunque sia il media utilizzato per trasmettere il contenuto. Che si tratti di un tweet, Facebook o un thread su FriendFeed, una community già fidelizzata al di là delle semplici pagine viste manifesta una maggiore risposta e interazione su ciò che hai da dire.

E non è poco.

2. Dovendo scegliere, non mi preoccuperei di diffondere apertamente i miei contenuti senza chiedere “nulla in cambio”

È vero, un iscritto al feed riesce a leggere i tuo contenuti senza nemmeno dare uno sguardo ai tuoi banner (argh), senza essere obbligato a cliccare a destra e a manca, senza godere di rimandi extra come post correlati o menù di navigazione.

Ma davvero conta?

La verità è che promuovere il tuo feed RSS è il primo passo per focalizzare persone davvero interessate a ciò che scrivi. Non appena i numeri lievitano leggermente (per esperienza posso ricordare intorno alla centinaia di unità), ecco che i tanto agognati commenti e pageviews ritornano a fare capolino e le discussioni prendono vita.

Dare (molto) per ricevere (in futuro).

3. Alla fine di tutto, ci sono pure le pageviews

Il che porta ad un’altra conclusione. Utenti iscritti al feed e davvero motivati nel leggere i tuoi contenuti sono anche coloro che maggiormente saranno interessati negli sviluppi del tuo blog. Ecco quindi tornare di nuovo le visite spontanee per “sentire che aria tira sul blog”, per leggere il nuovo eBook di cui tanto si scriveva, per prendere spunto da scelte di layout messe in pratica in loro assenza.

Insomma una tipologia di utenti attiva che non solo arriva, clicca due link e riparte di corsa memorizzando un tempo di lettura per pagina di due secondi scarsi, ma veri e propri lettori disposti a seguirti durante un periodo di tempo molto più prolungato. Persone alle quale puoi effettivamente sperare di proporre qualcosa di concreto (aka monetizzare la fiducia stabilita) invece di parlare al vento.

4. Le pageviews sono solo numeri, la fiducia resta

C’è bisogno di commentare? 😀

Ogni mese “l’ansia da statistica®” rischia di farti perdere preziosi anni di vita in stress e previsioni di traffico. Spingere il tuo feed RSS ti mette al riparo dalle mille oscillazioni del traffico di un buon blog. Ti dà modo di fornire un servizio utile ai tuoi lettori pensando ad essi come al nocciolo duro della tua community.

Ti dà modo di concentrarti non solo su coloro che arrivano, leggono e ripartono, ma anche su chi considera il tuo blog così importante da spendere del tempo ad aggiungerlo alla propria collezione di fonti.

E le pageviews, fidati, seguiranno il loro corso. 😉

Cosa rappresenta per te?

Cosa rappresenta per te il tuo feed? Mero accessorio o pilastro portante della tua community?
In che modo ne pubblicizzi l’iscrizione?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

12 commenti

  1. ———————————————–
    Cosa rappresenta per te il tuo feed?
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    un metodo ulteriore per fidelizzare i miei lettori, oltre l’iscrizione alla newsletter o ai servizi di social network.

    Un metodo lento e constante per incrementare la fiducia nel mio blog e di conseguenza della mia immagine in rete, che mi sarà poi utile quando offrirò materiale a pagamento di qualità.

    ———————————————–
    Mero accessorio o pilastro portante della tua community?
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    La seconda che hai detto ;).
    C’è un motivo per cui tu stesso hai inserito in bella vista il numero di abbonati al tuo feed, la possibilità di far parte di una community di lettori, l’invito a seguire il blog perchè già molti altro lo fanno.

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    In che modo ne pubblicizzi l’iscrizione?
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    Mettendo nella parte più alta del blog tutti i metodi per seguire il progetto, senza tornare a visitarlo ogni giorno, dalla newsletter ai feed.

    Citando, quando creo una rubrica a puntate, ai piedi del post, la possibilità di seguire la rubrica a cadenza fissa invitando il lettore a seguirmi tramite feed o newsletter.

    Offrendo un regalo a coloro che si iscrivono al feed, direttamente nel loro aggregatore rss, inserendo un ebook da scaricare, una teleconferenza audio etc.

    (per motivi di incompatibilità il plugin di wordpress che utilizzavo per inserire del codice html o del testo da poter essere visualizzato ai piedi degli articoli all’interno dell’aggregatore non lo sto più utilizzando, ma l’idea era molto buona).

  2. Beh, io offro una caramella per chi si iscrive al mio feed, provare per credere 😀 no dai, i feed sono importantissimi, è difficile ricordarsi a memoria tutti gli indrizzi dei blog, poi con aggregatori che ti permettono di catalogare, e di aggiungere nella loro lista dei preferiti.

    Poi adesso, adsense ti permette di inserire pubblicità nei feeds, però secondo me non è una grande scelta, insomma, chi ti segue attraverso il canale rss deve essere trattato con un po’ di riservo, riguardo il visitatore casuale che è interessato alla guida che hai fatto e basta.

  3. Si esatto i feed rappresentano un privilegio per il lettore che è iscritto,quindi non mi sembra assolutamente giusto metterci dentro la pubblicità di adsense.

    Naturalmente sono importantissimi e mi stupisco che molti blogger non curano fino ion fondo questo aspett

  4. Beh credo che per ogni blogger sapere di avere un certo numero di lettori “fedeli” sia una bella soddisfazione ed una buona dose di adrenalina nello scrivere nuovi post. Sapere che ciò che scrivi verrà letto da molti, dà più carica per dare il meglio di se e cercare di essere chiari nell’esporre i concetti desiderati. E poi sono perfettamente d’accordo con te: chi sta troppo dietro alle statistiche sbaglia! Dimostra di avere paura di perdere quel poco che è riuscito ad accumulare!

  5. Feed RSS, amico o nemico? Direi che la domanda è assolutamente retorica, è lo strumento principale che unisce Blogger e lettori. E’ il modo ideale di diffondere i propri contenuti in modo regolare e farli arrivare all’interno della sfera di utilizzo quotidiana dell’utente generico. I feed sono a mio avviso uno dei pochi modi effettivi per fidelizzare un utente abituandolo a consultare il nostro materiale.

  6. I Feed sono indiscutibilmente utili e nel mio sito sono pubblicizzati alla fine di ogni post, barra laterale etc.
    Devo dire però che preferisco la pubblicazione in anteprima, proprio per veicolare gli utenti direttamente nel sito.

  7. “Le pageviews sono solo numeri, la fiducia resta”

    La chiave del segreto di un blog è in questa frase?

    E come andare dal medico. Se ti fidi ritorni…

  8. Ciao,
    io non ho alcuno scopo di lucro ma, per scelta, _non_ utilizzo FeedBurner e non incoraggio la sottoscrizione dei feed. Tra l’altro, di ciascun post, distribuisco nei feed solo il primo paragrafo o 255 caratteri, a seconda di qual è il testo più breve.
    Volevo sapere: i collegamenti al feed vengono contati come visite a tutti gli effetti? Ad esempio, vengono contati come visite (magari di durata istantanea) da un sistema come quello di Histats? O sono “trasparenti”? E ai fini della collocazione nelle ricerche attraverso i motori di ricerxca, come vengono considerati?
    The Journal

    1. Ciao Journal,
      in effetti l’idea dietro a FeedBurner è proprio questa: riuscire ad avere una visione più chiara di come viene utilizzato il nostro feed.

      Feed che di suo non viene tracciato dai tool di analitica come Google Analytics o Histats (nel feed non c’è nessun tipo di tracciamento incluso come già accade nelle singole pagine del blog) e quindi non va a sommarsi alle visite “reali” avvenute da browser.

      Lato SEO, l’argomento non si pone. Gli RSS sono solo un’altra strada con cui dai modo ai tuoi lettori di fruire dei tuoi contenuti. Gli spider prenderanno invece sempre e solo in considerazione ciò che trovano sulle pagine HTML del tuo sito.

  9. La questione è che se oltre adsense abbiamo altre fonti di reddito quali una nostra prestazione o consulenza, conviene fidelizzare il cliente il più possibile, se invece è solo adsense il nostro guadagno, diciamo che manteniamo in ogni caso una buona reputazione