Paid, organic e owned media ai tempi di Facebook …e dei weekend

Pubblicare il venerdì su Facebook
cmo.com

Giusto un paio di giorni fa Adobe ha rilasciato il freschissimo Social Intelligence Report Q1, analisi dell’andamento dei principali social media sui fronti Paid, Owned e Earned nel primo quadrimestre 2014.

260 miliardi di impression di annunci Facebook, 226 miliardi di visualizzazioni ai post (sempre su Facebook) e 17 miliardi di visite da siti referenti.

Basteranno?
Basteranno. 🙂

Il report, liberamente scaricabile nella sua succosa forma PDF apre con un inciso: “I social media diventano più coinvolgenti con il passare degli anni”.

Non tutti.
Prevalentemente Facebook.
Ma andiamo con ordine.

Paid

Ovvero, il fronte a pagamento: campagne pubblicitarie e affini. Facebook Ads si rivela il gioiello quale si è sotto sotto sempre saputo: cresce il CTR -del 160%- e scende il CPC.

Facebook rimane e si conferma il mezzo con cui recuperare sapientemente traffico di qualità a buon prezzo rispetto ai ben più costosi AdWords e LinkedIn Ads.

Più impressioni vanno però di pari passo con maggiore competitività: conviene dunque non lasciare troppo nel cassetto ottimi spunti come il retargeting dei Facebook Ads su segmenti di pubblico personalizzati o su liste di indirizzi email.

Organic

Cosa riescono a fare i brand del loro target? Stando ad Adobe, parecchio. Sempre più aziende hanno compreso la necessità di costruire una buona esperienza sulle loro pagine, accusando poco il colpo dato dal calo della reach, appunto, organica dei contenuti pubblicati in bacheca.

Chi soffre davvero sono invece i post puramente testuali (sempre su Facebook). Poco utilizzati e scarsamente reattivi se confrontati con i redivivi link post. E a meno di non aver vissuto sotto a un sasso nell’ultimo paio di settimane, efficacissimi i video che con l’auto-play di mezzo acquistano nuova e straordinaria vitalità.

Che poi tra il guardare un video a mente spenta e sentirlo, comprenderlo e agire di conseguenza sia un’altra storia, non lo diciamo troppo forte. 🙂

Cosa ancora più interessante, il venerdì. Quanto ne scriveranno i social media manager da qui in avanti? Il venerdì è, sempre stando ad Adobe, il giorno di punta con il più alto tasso di coinvolgimento del target.

Migliore come giorno per stimolare commenti, Mi Piace e condivisioni. Fonte di un 15.7% di tutte le impression totali della settimana e responsabile di 1/4 di tutte le visualizzazioni dei video. Mica male.

Il giorno peggiore? Domenica.

Owned

Ultimo fronte, quelli dei media posseduti.

Come stanno messi i social quando parliamo di capacità di veicolare vendite? Maluccio, se escludiamo nuovamente il social di Zuckerberg.

Se è vero che i social diventano fonti sempre più forti di traffico verso siti d’informazione e intrattenimento, cala la spinta verso tutto il segmento retail. Se Pinterest e Twitter sembrano superare benino la stagione delle feste, è Facebook a tornare in cima alla piramide con un 11% di crescita.

Come dire che il piano diabolico del “se non compri annunci sul mio social non vendi” stia lentamente andando a compimento. 😛

Facebook non è morto…

…e sta in buonissima forma. Con buona pace di chi paventava la fuga dei teenagers, il minor tempo sul sito o un emergente competitor di tutt’altra forma e fattura.

Facebook è e rimane a oggi uno dei social media chiave dove coinvolgere il nostro target.
I numeri lo confermano, ora sotto con la strategia!

Puoi scaricare il Social Intellingence Report Q1 sul sito ufficiale.

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.