Non puoi ottenere ciò che non puoi immaginare

Il primo degli ostacoli tra te i risultati che vuoi ottenere

iStock.com/AarStudio

Lo ammetto: rimango sempre abbastanza colpito dal fatto che molte persone trascurino uno strumento così potente e affascinante come …la propria immaginazione.

Mi spiego:

Hai sviluppato un prodotto (o un servizio) di grande valore. Ti sei impegnato parecchio per confezionarlo, rinunciando probabilmente a molto del tuo tempo libero e spendendoci sopra energie e risorse economiche. Ma sebbene molto in gamba nel tuo settore, ti manca tutta la conoscenza dell’ambito “promozione in rete”.

E vuoi rimediare al più presto. Vuoi fare in modo che le tanto discusse tecniche di marketing in rete si mettano finalmente in moto per il tuo caso specifico per portare il tuo prodotto lontano, dargli visibilità e in ultima analisi farti staccare centinaia di fatture ripagandoti degli sforzi fatti.

Ed ecco che arrivati al punto di scegliere di acquistare un hosting per il tuo blog, stabilire una linea editoriale, studiare e sfruttare le diverse potenzialità dei social media ecco, dicevo, che tutto ciò che riesci a immaginare di ottenere è un utopico strumento (leggi blog, leggi sito, leggi lista di subscriber) preferibilmente a costo zero, da gestire nei ritagli (dei ritagli) di tempo e che dovrebbe per qualche strano motivo cominciare a lavorare al posto tuo.

Non è affatto la questione “braccine corte” che voglio prendere in considerazione oggi (no davvero 🙂 ), quanto piuttosto il fatto che sia stranamente difficile non tanto identificare gli strumenti quanto gli step necessari per raggiungere i propri obiettivi.

Ci si aspetta quasi che questo cada dal cielo da un giorno all’altro, che rivoluzioni le nostre vite e ci faccia esclamare “Hey, non me l’aspettavo proprio ma è successo a me!”.

Credo che molte persone si limitino inconsciamente nell’immaginarsi in una condizione di successo. Un po’ per scaramanzia, un po’ per non sembrare a loro stessi degli eterni bambini che sognano a occhi aperti. Non è una cosa che si adatta al marketing, sembrerebbero dire.

Ma se non riesci a espandere la tua visione, ipotizzandoti e spingendoti in ogni piccola tappa intermedia, l’unica cosa che otterrai sarà invece stress, ansia, una generale sensazione di inadeguatezza e alla fine un precoce abbandono di tutte quelle tecniche che, con un minimo di apertura mentale in più ti avrebbero portato i risultati sperati.

Le potenzialità dei tuoi progetti e i risultati che questi possono ottenere dipendono prima di ogni altra cosa dalla tua capacità di immaginarli, questi risultati.
Se non riesci nemmeno a immaginarlo, come puoi sperare di ottenerlo?

Sfaccetta i tuoi desideri. Rendili realistici, per quanto possibile.
Solo così potrai cominciare a lavorare nella giusta direzione per ottenerli.

Che ne pensi?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

9 commenti

  1. Penso che ci vuole il passo del montanaro. Ma senza una meta si cammina in tondo. Per poter sfaccettare i desideri è necessario conoscere il desiderio “principale” che non credo possa essere ridotto ad un generico “voglio fare soldi”. Dovrebbe essere qualcosa di un po’ più concreto come “voglio essere un programmatore (si, ma di che?)”, “voglio essere un avvocato (si ma di che?)”, “voglio essere un blogger (si ma di che?)”, “voglio essere un webdesigner (si ma di che?)”.

    Insomma, sapere dove si vuole andare per capire dove si sta andando ed essere in grado, se del caso, di correggere la direzione.

    Ovvio che non scende niente dal cielo: il montanaro non si trova sulla cima rimanendo a dormire a letto e sognando di camminare. Il montanaro sulla cima ci arriva dopo che alle 5 di mattina ha vinto il freddo della stanza e ha lasciato il tepore delle coperte. Quindi si è vestito ed ha affrontato il gelo del mattino e con il suo passo da montanaro nel pomeriggio è arrivato in cima.

    Così arrivi dove vuoi. Ma rimane sempre che devi sapere dove vuoi andare.

    1. Fantastico Aerendir il tuo commento! 🙂

      Credo che prima o poi ne trarrò spunto per scrivere un post sul mio blog!

    2. Un’ottima metafora! 😀

      In un certo senso quindi l’immaginazione la si sviluppa sul campo, cercando di capire di volta in volta cosa non vuoi ottenere e cosa invece sia più affine al tuo generico desiderio di successo. 🙂

  2. Credo che si possa ottenere più di quel che si può immaginare. Talvolta la realtà, nel bene e nel male, va oltre i limiti della nostra immaginazione. Se non fosse così, potremmo prevedere tutto, nel bene e nel male: ma non è affatto così, possiamo prevedere qualcosa, studiare com’è andato nel passato, ma ben poche garanzie ci sono per il futuro. In realtà non ne sappiamo niente…

  3. Hai usato il concetto di immaginazione come se tutti ne avessero una scorta garantita. Invece molte persone hanno desideri, sogni e creatività ma non immaginazione applicabile agli affari!!
    Con tutta la buona volontà di questo mondo, per molti il successo è inarrivabile perchè non riescono ad armonizzare il lavoro con la strategia.
    Per tutti quelli che sentono di avere questo gap, mi sento di dire:
    attenti, sono gli altri ad accorgersi del vostro successo e ve lo dicono chiaramente:
    Il servizio di hosting, il gestore delle affiliazioni, Google stesso e i suoi simili.
    Le statistiche e i numeri sono dei romanzi affascinanti!

  4. Come non concordare con Aerendir ed allo stesso tempo con Fabiola?
    I numeri sono una bella storia, ma fin quando non ti contattano le aziende per fare pubblicità sul tuo sito, le persone per chiederti consulenze e quant’altro i numeri restano solo numeri.

    E proprio come il montanaro che lascia il tepore delle coperte,allo stesso modo il lbogger deve studiare, sudare, lavorare, aggiornarsi e costruire passo dopo passo, scalino dopo scalino, il suo successo online, stando molto attento a tutti gli altri personaggi che di fianco a noi costruiscono i loro gradini…

    Visto che siamo in tema di metafore potremmo paragonare i blogger alla fiaba dei tre porcellini… e alle case di paglia, di legno e di cemento… quale sarà la più resistente?? Ovviamente quella costruita su delle solide fondamenta! (Il che non significa non sbagliare, ma significa saper imparare dagli errori commessi).

  5. Niente di più vero! L’immaginazione è alla base di ogni processo creativo; il punto di inizio di tutto.

  6. Mi fa piacere sia piaciuto il mio commento. A scanso di equivoci, fuor di metafora, volevo dire che si può avere tutta l’immaginazione di questo mondo, la fantasia più sfrenata e l’idea più geniale ma se non ci si rimbocca le maniche si può immaginare quanto si vuole.
    Io però se immagino di mangiare lo stomaco che brontola lo sento lo stesso.
    Questo era quel che volevo dire ed aggiungo che sono d’accordo con Fabiola per quanto riguarda l’essere notati e con Francesco per lo sviluppo sul campo dell’immaginazione poichè certamente passo dopo passo ci si accorge che magari qualcosa può esser fatta meglio, qualcos’altro va eliminato ed altre cose nuove da fare escono dal nulla.

    Però il punto fondamentale è che bisogna iniziare a fare qualcosa, anche il solo acquistare un dominio ed installare la piattaforma di blogging, ma è già qualcosa, quando vorrò scrivere potrò farlo senza dover fare tutto da zero.